La fibra in Italia, ieri e oggi
Una cosa è sicura: non è facile – e non lo sarà – dotare l’Italia di un’infrastruttura in fibra ottica efficiente e capillare. Vuoi per pure motivazioni geografiche, vuoi per cause politiche come la mancanza di interesse delle istituzioni e le lungaggini burocratiche congenite, fino alle ineluttabili realtà sociali (con ampie zone dello Stivale quasi abbandonate a sé stesse), l’Italia rimane un fanalino di coda a livello europeo soprattutto per quanto riguarda la banda ultralarga, dopo aver recuperato un po’ di terreno nelle ormai datate ADSL.
Ciononostante, qualcosa si sta muovendo. La velocità media delle connessioni in fibra aumenta, così come la capillarità di una copertura che continua ad avere punti deboli (specie nelle zone montuose e nelle isole) ma che presenta significativi miglioramenti rispetto a qualche anno fa.
Adesso i 300 Mbit/s in download, massima velocità raggiungibile in Italia (sufficienti per scaricare un film in alta definizione in un minuto o due), non sono più soltanto una prerogativa di Milano, e anche le velocità di upload, cruciali per servizi come il cloud e la telepresenza, diventano più competitive se rapportare al resto d’Europa.
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La fibra ottica ormai costa quanto l’ADSL per la maggior parte degli operatori, anche se ovviamente è disponibile solo per una frazione di utenti, comunque in crescita. Rispetto a un paio d’anni fa, quando l’Osservatorio di febbraio 2014 di SosTariffe.it analizzò la situazione, i prezzi sono comunque scesi: se oggi una connessione in fibra ottica ha un costo che (al netto delle promozioni speciali che hanno una durata limitata, in genere di 12 mesi) oscilla dai 29 euro a poco più di 40 euro, meno di 24 mesi fa la forbice era tra i 40 e i 60 euro.
Come si formano i prezzi della fibra
La discriminante, di solito, è la presenza o meno di tariffe con telefonate comprese senza scatto alla risposta, anche se bisogna ricordare che c’è anche da tenere in considerazione il contributo di attivazione, sempre più spesso pagato in rate mensili invece che in soluzione unica, e l’eventuale attivazione di una nuova linea.
Altro fattore: la velocità massima raggiunta dalla fibra ottica è spesso valida solo per il primo anno, trascorso il quale, per continuare ad usufruire del servizio alla stessa velocità, è necessario pagare una quota aggiuntiva, che di norma ammonta a 5 euro. Altrimenti la velocità della fibra ottica scende fino a raggiungere quella di una normale ADSL.
Sicuramente cresciuti sono invece i servizi aggiuntivi, che vanno ad arricchire dei pacchetti già piuttosto competitivi in termini di offerta. Ecco le tipologie di “bonus” più comuni aggiunte dai diversi operatori alla loro connessione:
- Telefonate gratuite, verso fissi o mobili, con solo scatto alla risposta o tutto incluso
- Mesi in omaggio (in genere 6 o 12, a seconda dell’offerta) con un operatore di tv streaming
- SIM Dati per continuare a navigare anche in mobilità
- SIM di telefonia mobile con un certo quantitativo di minuti, SMS e dati
- Modem incluso
Il fatto è che non si tratta di una situazione statica; in altre parole, non si tratta di raggiungere una velocità specifica per poi potersi “rilassare”. Le nuove applicazioni richiedono sempre più banda, e il rischio, se si cresce a un tasso tanto inferiore rispetto alla media europea, è quello di rimanere costantemente indietro e di perdere sempre più terreno.
Netflix, ad esempio, ha inaugurato lo scorso 22 ottobre la tv streaming ad altissima definizione, in grado cioè di sfruttare appieno le caratteristiche dei nuovi televisori Super HD: per questi ci vogliono almeno 25 Mbit/s, il che taglia fuori tutte le ADSL e quasi anche le linee fibra a 30 Mbit/s. Il tutto ipotizzando che in quel momento non si faccia altro, eventualità piuttosto rara nel mondo dell’Internet delle Cose.
L’offerta di Vodafone
Vodafone offre due tariffe per la fibra ottica (Super Fibra e Super Fibra Family), che si differenziano per l’inclusione di tutte le telefonate senza scatto alla risposta o meno.
Particolarmente conveniente è Super Fibra, che a un costo di 25 euro per sempre (a volte 25 euro al mese per un anno e poi 29 euro) è una delle più economiche e complete tra le tariffe fibra attualmente in Italia.
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L’offerta garantisce una connessione a Internet con fibra ottica fino a 300 Mbit/s nelle città di Milano, Torino e Bologna, altrimenti 100 o 30 Mbit/s a seconda della zona (anche qui, dopo un anno, è necessario pagare 5 euro in più al mese per mantenere questa velocità, che altrimenti si riduce a 20 Mbit/s). In più ci sono la chiamate verso fissi con solo scatto alla risposta, una SIM Dati da 1 GB per navigare in mobilità e il modem Vodafone Station Revolution.