Si va verso la societarizzazione dei call center di Telecom Italia

Con un comunicato alle organizzazioni sindacali (Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil), Telecom Italia ha annunciato oggi che provvederà a una razionalizzazione delle sedi territoriali di Caring Services, costituendo inoltre una società distinta per l'erogazione dei servizi di caring alla clientela Telecom, sulla base degli accordi siglati il 27 marzo del 2013 con gli stessi sindacati.

Si va verso la societarizzazione dei call center di Telecom Italia

La decisione arriva dopo che i lavoratori avevano bocciato con un referendum l’accordo Telecom – sindacati del 18 dicembre scorso. Una nuova società, dunque, con l’obiettivo di unire alla qualità del servizio reso l’efficienza necessaria affinché la nuova realtà aziendale sia competitiva con il contesto del settore di riferimento.
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Come fa notare Telecom nella sua nota, il mercato dei call center in Italia sta attraversando una forte crisi e la competizione tra gli operatori del settore si fa sempre più serrata. La razionalizzazione del Caring porterà anche alla chiusura di alcuni presidi e al ricorso al telelavoro.

Nell’accordo bocciato dal referendum dei lavoratori (sono oltre 9.000 quelli che gravitano attorno all’universo dei call center Telecom) prevedeva che non ci sarebbe stato scorporo dei call center fino al 2017 e sarebbero rimaste aperte 41 sedi su 52, con il trasferimento dei lavoratori dalle sedi chiuse a quelle limitrofe. Il settore Caring di Telecom gestisce anche le attività del 187, del 119 e i vari servizi di gestione del customer care che riguardano la fatturazione e il credito della clientela.