Scadenze fiscali gennaio 2021: adempimenti obbligatori ed eventuali proroghe

Con l’inizio del 2021 sono in arrivo tasse e scadenze fiscali, a causa del Coronavirus e di alcuni cambiamenti imposti negli scorsi mesi alcune date relative agli adempimenti sono cambiate. Ecco quali sono le prime scadenze delle imposte da pagare e le proroghe legate all’emergenza

Scadenze fiscali gennaio 2021: adempimenti obbligatori ed eventuali proroghe

La pandemia ha avuto degli effetti importanti anche a livello economico, il primo lockdown totale di Marzo 2020 e le successive chiusure e riaperture hanno prodotto notevoli difficoltà alle attività italiane. In Italia il Coronavirus ha manifestato i primi segnali di diffusione in anticipo rispetto al resto delle nazioni europee e degli altri paesi avanzati.

Un rapporto della Consob sull’andamento economico della crisi ha evidenziato come le limitazioni imposte alle imprese abbiano colpito “il 34% della produzione e circa il 27% del valore aggiunto (su dati ISTAT Nota Mensile n. 3/2020)”. Come riportato inoltre dall’Istituto di statistica: “Per il primo trimestre del 2020 mostrano che il Pil ha registrato un calo pari al 5,3% rispetto al trimestre precedente e al 5,4% nei confronti del primo trimestre del 2019”.

I settori più colpiti sono stati quelli del turismo (con tutto l’indotto di servizi, intrattenimento e della ristorazione), del manifatturiero e le attività di export. La natura dell’economia italiana spiega la forte contrazione del Pil (Prodotto interno lordo). Le stime della Banca d’Italia e del FMI hanno registrato una riduzione del commercio globale intorno al 10%, lo stesso valore di perdite si è avute nel 2009.

Gli aiuti per imprese e famiglie

Per poter sostenere le imprese e i cittadini in difficoltà a causa di questa contrazione legata alla pandemia sono stati varati una serie di provvedimenti. Si tratta di iniziative di diverso tipo, come bonus, prestiti a fondo perduto, ristori per le imprese e i liberi professionisti e sussidi per le famiglie.

Tra i supporti forniti ad aziende e famiglie c’è stata anche una proroga sui pagamenti di diverse tasse e utenze. Nei mesi della pandemia i provvedimenti contenuti nei Dpcm del Governo hanno inoltre stabilito sospensioni di bollette e proroghe per imposte e scadenze fiscali. Tra le altre misure è anche stato decido si mettere in stand by le cartelle esattoriali.

50 milioni di cartelle esattoriali in partenza

Secondo quanto riportato su la Repubblica in questi giorni adesso i nodi vengono al pettine, in questi mesi si sono accumulate 50 milioni di cartelle esattoriali e lo Stato dovrà sbloccarle a breve. Stando a quanto scritto sul quotidiano, si stanno valutando degli invii scaglionati di queste cartelle o degli avvisi di accertamento da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Si dovrà trovare una soluzione che tenga conto della necessità di incassare da parte dello Stato, ma si dovrà anche di evitare di andare ad appesantire con nuova pressione fiscale le categorie più colpite dalla crisi. Si teme addirittura che la consegna di milioni di cartelle in contemporanea possa creare problemi di ordine pubblico.

Le scadenze fiscali del 2021, proroghe e modifiche

Questo il contesto generale in cui si apre un nuovo anno fiscale. Per Gennaio 2021 sono previste le prime scadenze e il calendario delle imposte da versare ha subito alcune modifiche date le continue proroghe, sospensioni e le esenzioni stabilite dai Decreti anti Covid del 2020.

Diverse categorie di privati e imprese pagheranno nel Marzo 2021 i versamenti dell’acconto IVA che in genere devono essere effettuati entro Dicembre 2020. Anche i contributi IRPEF (slittati a Settembre 2021 per chi compila il 730) e il pagamento dei contributi previdenziali sono stati soggetti a sospensioni per aiutare le aziende colpite da questi mesi di chiusure. Le partite IVA che hanno subito perdite di un terzo delle proprie entrate nei primi sei mesi del 2020, rispetto al 2019, avranno fino al 31 Aprile del 2021 per versare IRPEF, IRES e IRAP.

I cittadini potranno inoltre ricevere un conguaglio IMU, e avranno tempo fino al 28 Febbraio per saldare l’imposta, dato che la tassa inviata è stata calcolata sulle aliquote 2019. I Comuni infatti non hanno aggiornato per tempo le quote per l’anno 2020. Per chi ha imprese legate al settore turistico/alberghiero o del mondo dello spettacolo e dell’intrattenimento godono di un esonero e potranno non versare l’IMU il 16 Giugno 2021, questo è quanto previsto dalla nuova Legge di Bilancio.

Le imposte da pagare a Gennaio

I cittadini e le imprese da Gennaio dovranno tornare a pagare una serie di imposte. Questo mese la prima scadenza prevista stando a quanto riportato sul sito dell’Agenzia delle Entrate è il versamento dei contributi a colf e badanti. I pagamenti previdenziali per i collaboratori domestici devono essere effettuati dai datori di lavoro ogni trimestre, quindi:

  • entro il 10 Gennaio 2021
  • tra il 1° e il 10 Aprile 2021
  • nei primi 10 giorni di Ottobre 2021
  • tra il 1° e il 10 Gennaio 2022

Come riportato sul sito del CAF il pagamento può essere fatto tramite la piattaforma INPS, tramite il proprio conto corrente, negli uffici postali o con PagoPA o anche nei punti SISAL.

Tra il 15 e il 17 Gennaio sono previste altre scadenze per partite IVA e per le aziende. A metà mese le partite IVA dovranno emettere e registrare le fatture elettroniche e tradizionali differite, mentre il 16 Gennaio è l’ultimo giorno utile per liquidare i contributi IVA del mese.

Il 15 Gennaio è anche la data in cui le Associazioni sportive dilettantistiche e le società senza scopo di lucro in regime forfettario devono i proventi del 2020. Chi invece deve versare i contributi ai propri dipendenti ha tempo fino al 17 Gennaio per effettuare il pagamento all’INPS.

Tributi sospesi, ecco quando scade la prima rata

Il 18 Gennaio è uno dei giorni più intensi per quanto riguarda le scadenze fiscali di Gennaio 2021, ecco quali sono gli appuntamenti con il Fisco:

  • Versamento delle ritenute e delle imposte sostitutive IRPEF per i sostituti d’imposta
  • I sostituti d’imposta devono anche versare le ritenute operate nel mese di dicembre per redditi da lavoro dipendente, autonomo o su provvigione
  • Versamento delle ritenute su canoni e incassi o su corrispettivi pagati per chi effettua attività di intermediazione immobiliare
  • Banche e Poste devono versare ritenuti sui bonifici effettuati il mese precedente
  • Società di intrattenimento devono pagare imposte sulle attività svolte il mese precedente (esonero)
  • Tobin Tax – versamento imposte sulle transazioni finanziarie

Sempre il 18 Gennaio è fissato anche il pagamento della prima rata, pari al 50%, dei tributi sospesi nel 2020, ai sensi degli articoli 126 e 127 del Decreto Legge Rilancio, per lavoratori autonomi, liberi professionisti titolari di partita Iva, iscritti o non iscritti in albi professionali, per gli imprenditori, gli artigiani e commercianti, gli agenti e rappresentanti di commercio, le società di persone e soggetti equiparati, le società di capitali e enti commerciali, gli enti che non svolgono attività commerciali.

Il modello del documento per effettuare il pagamento si può scaricare dal sito dell’Agenzia delle Entrate o su Fisconline. Dopodiché vi basterà accedere al vostro profilo online e potrete pagare l’F24 direttamente dal proprio servizio di internet banking.

Se non avete ancora attivato questa opzione o se volete aprire uno dei migliori conti correnti online che offrono questi strumenti di gestione da remoto potete utilizzare il comparatore di SOStariffe.it. Lo strumento vi permetterà di conoscere in pochi secondi i costi e le condizioni delle principali banche, potrete anche personalizzare la ricerca per individuare il prodotto più adatto alle vostre esigenze.

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Le tasse di fine mese e i controlli fiscali

Gennaio sarà anche il mese in cui le partite IVA dovranno pagare l’imposta di bollo per le fatture emesse nel 4° trimestre 2020 e in cui gli enti agricoli e non commerciali dovranno versare IVA su acquisti intracomunitari. Il 31 Gennaio inoltre le imprese industriali ed edili dovranno presentare le domande per Cassa integrazione all’INPS.

Sempre entro l’ultimo giorno del mese i privati dovranno inviare eventuali domande di esonero del pagamento del canone RAI per il 2021. Ed il 31 sarà anche la scadenza per l’invio dei dati su rimborsi di spese sanitarie e veterinarie per il 2020.

Gennaio è anche il mese dei controlli ed infatti il 20 Gennaio le Agenzie di somministrazione del lavoro devono inviare una comunicazione riassuntivi di tutti i rapporti instaurati, prorogati, trasformati e cessati nel mese precedente. Mentre il 25 Gennaio è la data in cui è prevista la presentazione delle delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi rese nel mese precedente nei confronti di soggetti UE da parte degli operatori intracomunitari.

La tassa automobilistica

Gli automobilisti sanno bene che il bollo auto non rispetta una precisa scadenza fiscale, questa imposta regionale sul possesso dell’auto infatti deve essere versata annualmente ma la data non è la stessa per ogni cittadino. Il bollo deve essere pagato entro l’ultimo giorno del mese successivo all’immatricolazione della vettura o del precedente versamento della tassa.

Questo significa che se il bollo è scaduto a Dicembre il cittadino avrà fino al 31 Gennaio per saldare il conto con l’ACI, tramite il servizio PagoPA oppure presso le ricevitorie SISAL o recandosi alla Motorizzazione. La tassa è gestita dalla Regioni che possono imporre delle proprie regole e delle scadenze, per esempio in Piemonte e in Lombardia gli automobilisti con bollo scaduto a Dicembre 2020 dovranno effettuare il rinnovo entro il 20 Gennaio 2021.

Chi non paga questa tassa non può circolare e rischia multe anche fino a più di 1.600 euro (se si è recidivi e non si regolarizza la propria posizione).