Roaming Europa 2017: verso l'abolizione

Sono in arrivo novità per il roaming in Europa, già a partire dal 2017. Da metà anno non ci saranno più costi aggiuntivi per il roaming internazionale all’interno dell’Europa. Per le telefonate e il traffico dati in entrata e in uscita dall’EU, verranno applicate le tariffe nazionali.

Roaming Europa 2017: verso l'abolizione

Cos’è il roaming

Si parla di roaming sempre in riferimento a chiamate (anche da linea fissa), SMS e traffico dati internazionale. La parola indica la situazione in cui il proprio telefono si connette a una rete diversa da quella nazionale. Questo comporta un aumento dei prezzi per le telefonate, sia per i costi al minuto che per lo scatto alla risposta, ma anche per gli SMS e per il traffico dati. La modalità “roaming” si può attivare o disattivare sul proprio telefono quando si è in altri paesi ma, se la si disattiva, ovviamente non si può chiamare o connettersi, ad esclusione delle telefonate verso i numeri di emergenza.

Quando quindi ci stiamo informando sui costi di un operatore per il servizio di telefonia mobile all’estero, le tariffe per il roaming si riferiscono ai costi aggiuntivi, che variano sia a seconda della zona, che dell’operatore e in base al proprio piano telefonico: ce ne sono alcuni che comprendono chiamate all’estero verso alcune zone.

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L’intesa per l’abolizione del roaming europeo

Già da alcuni anni è in corso un processo di abbassamento dei prezzi per il roaming, decisione che fa parte di una strategia di integrazione dell’Unione, la quale mira ad abbattere le frontiere digitali tra i diversi paesi.

I prezzi del roaming per la telefonia mobile e fissa sono gradualmente calati nel corso degli anni, ma solo da giugno 2017 saranno totalmente eliminati.

  • L’abolizione sarà possibile grazie a un ingente taglio delle tariffe all’ingrosso, che garantirà agli operatori di telefonia mobile risorse sufficienti affinché, questo mancato introito sul traffico internazionale, non comporti un aumento generale delle tariffe nazionali e si trasformi in uno svantaggio per i consumatori.
  • Questa duplice attenzione, anche verso gli interessi degli operatori, riguarda la volontà del Parlamento Europeo di progredire con la tabella di marcia dell’Agenda Digitale, una delle 7 iniziative all’interno della Strategia EU2020 per la Crescita Intelligente, Sostenibile e Solidale (progetto decennale a cura dell’UE). Tra gli obiettivi per il 2020, quello dello sviluppo e dell’innovazione tecnologica tramite l’abbattimento delle barriere digitali europee, che per alcuni paesi sono ancora alte, oltre che motivo di decrescita economica.
  • Gli operatori di telefonia mobile, anche grazie all’accordo sull’abolizione del roaming dati, potranno concentrare le proprie risorse sull’innovazione delle reti, incrementando la loro velocità e stabilità e investendo sulle tecnologie di nuova generazione, come ad esempio il 5G.

Eurotariffa: il prima e il dopo

Un osservatorio dello scorso anno sul tema, a cura di SosTariffe.it, ha ipotizzato alcuni profili di consumo in roaming, quantificandone indicativamente la spesa.

Tra questi prendiamo in considerazione quello di un utente che si reca all’estero in Europa e che utilizza il cellulare con un’intensità “media” per la durata di una settimana (sia per le telefonate, che per il traffico dati): la spesa media simulata si aggira approssimativamente intorno ai 40 euro. Per un profilo di consumo superiore si oltrepassano gli 80 euro.

Stiamo parlando quindi di grossi aumenti per l’utilizzo del cellulare negli altri paesi Europei, che possono arrivare a 5 volte tanto per i paesi fuori dall’UE.

Con la proposta di abolizione del roaming, per lo stesso utente che viaggia in Europa, non ci saranno aumenti: si potrà chiamare e utilizzare il cellulare per connettersi a internet tranquillamente, come se si fosse in Italia, senza il timore di alcuna sorpresa e indifferentemente per il roaming TIM, Vodafone, Wind o altri.

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Ricordiamo che questa intesa per l’abolizione del roaming, raggiunta tra Parlamento, Consiglio e Commissione EU, non riguarda i paesi fuori dall’Unione. Consigliamo quindi di controllare sempre offerte, promozioni e condizioni del proprio operatore per il roaming extra-europeo in occasione di viaggi fuori dal continente.

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