Ristori zone rosse: tutti i contributi pubblici di Novembre 2020

La seconda ondata della pandemia di Covid-19 ha obbligato il Governo ad adottare nuove misure restrittive, con una serie di DPCM che hanno limitato gli orari di diverse attività commerciali. Alcune attività sono state completamente sospese. L'obiettivo delle misure del Governo è di ridurre l'aumento dei contagi che da diverse settimane continuano a diffondersi. Le nuove misure restrittive si accompagnano a diversi ristori previsti per le imprese colpite dalle limitazioni. Ecco quali sono i ristori in arrivo per le zone rosse.

Ristori zone rosse: tutti i contributi pubblici di Novembre 2020

La crescente diffusione del COVID-19 in Italia ha costretto il Governo ad una serie di misure restrittive, con la chiusura temporanea di diverse attività e le limitazioni di orario di altre. Il Paese è stato diviso in zone rosse, arancioni e gialle con la possibilità, per le Autorità regionali, di fissare ulteriori zone rosse all’interno dei territori di propria competenza ed in base all’andamento dell’epidemia.

Per contrastare le conseguenze economiche di questo secondo lockdown è stato emanato il decreto Ristori seguito poi dal Ristori-bis, firmato questa settimana dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e successivamente pubblicato in Gazzetta Ufficiale. I nuovi decreti mettono a disposizione delle imprese italiane più colpite dall’emergenza  una serie di importanti agevolazioni.

L’obiettivo dei nuovi decreti è garantire un sostegno concreto a tutto il sistema economico italiano in un periodo di estrema difficoltà. I danni causati dal primo lockdown di circa due mesi sono stati notevoli e un secondo lockdown rischia concretamente di causare danni irrimediabili per il tessuto economico italiano. I decreti Ristori intervengono, quindi, con una serie di misure di sostegno per le imprese.

Le nuove misure previste dal Governo includono una serie di contributi a fondo perduto per un gran numero di attività d’impresa (sono 130 i codici ATECO coinvolti). Da notare anche la sospensione del versamento dei contributi per il mese di novembre per le attività nelle zone rosse che sono state costrette alla chiusura dagli ultimi DPCM.  Con il Ristori-bis, inoltre, le misure vengono estese anche alle zone arancioni, aree caratterizzate da diverse limitazioni.

Le misure previste per le imprese

I nuovi decreti del Governo intervengono in misura concreta a sostegno delle imprese italiane colpite dalle nuove misure restrittive fissate prima dal DPCM del 24 ottobre e poi da quello del 3 novembre per la tutela della salute in connessione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.

In particolare, il Governo fissa una serie di ristori per tutte le attività colpite dalle restrizioni. Sono in arrivo, infatti, dei contributi a fondo perduto per tutte le categorie (individuate da uno specifico elenco di codici ATECO) colpite dalle restrizioni.

In merito ai contributi a fondo perduto, il nuovo decreto Ristori-bis va ad ampliare il raggio d’azione delle misure con un incremento ulteriore del 50% rispetto alla quota precedentemente indicata, che passa quindi dal 150% al 200%. Da segnalare anche un aumento delle attività coinvolge nei ristori con l’introduzione di diversi ulteriori codici ATECO.

L’elenco delle attività coinvolte dalle nuove misure introdotte dal Governo con gli ultimi decreti è molto articolato. Il numero di attività che potranno accedere ai ristori previsti dal decreto è esteso e comprende buona parte delle attività commerciali le cui operazioni sono state ridotte o bloccate completamente dalle misure restrittive.

Per l’elenco completo dei codici ATECO è possibile consultare tutti i dettagli sul decreto pubblicato nella Gazzetta Ufficiale. Cliccando sul link qui di sotto, infatti, è possibile consultare il testo integrale del decreto dello scorso 9 novembre.

Subito dopo il testo sono presenti tutti gli allegati con gli elenchi completi dei codici ATECO e relative descrizioni delle attività coinvolte. Da notare che per ogni codice ATECO, il testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale indica chiaramente anche la percentuale del ristoro prevista dal decreto.

Consulta l’elenco di tutti i codici ATECO coinvolti dal decreto »

Da notare che il nuovo Ristori-bis prevede uno stanziamento di oltre 400 milioni di Euro per ulteriori aiuti che potrebbero arrivare con il passaggio in zona arancione e in zona rossa delle attività commerciali attualmente in zona gialla. La situazione epidemiologica è in costante evoluzione e, per il prossimo futuro, sono già previsti dei fondi aggiuntivi per poter espandere la platea di attività da sostenere con i dovuti ristori.

Da segnalare, inoltre, che per tutte le attività economiche e professionali soggette agli ISA delle zone rosse è previsto lo slittamento al 30 aprile 2021 per il versamento del secondo acconto IRPEF, IRES e IRAP previsto per fine novembre. Anche per le attività di ristorazione delle zone arancioni è previsto lo slittamento al prossimo mese di aprile del termine di versamento delle imposte.

Tra le novità previste per le attività commerciali c’è la possibilità di sfruttare un credito di imposta per gli affitti commerciali di ottobre, novembre e dicembre 2020. Da segnalare anche la cancellazione della seconda rata IMU, prevista per il mese di dicembre, nel caso in cui i proprietari degli immobili e delle relative pertinenze siano anche gestori delle attività ivi esercitate.