Cambiare abitudini, così si risparmia subito
Consumare meno energia, riducendo le spese di riscaldamento e condizionamento, è più facile di quanto di solito non si pensi. Naturalmente bisogna accettare di cambiare alcune delle nostre abitudini più comuni, ma è un piccolo prezzo da pagare per i benefici che deriveranno dal risparmio energetico domestico sul fronte del risparmio e della salute. Con un po’ di perseveranza e qualche scelta oculata potremo alleggerire le bollette relative alle nostre forniture anche di qualche centinaia di euro: vediamo come fare.
Trovare il fornitore giusto
Cambiare fornitore di gas (e naturalmente di energia elettrica) passando dalla maggior tutela al mercato libero, oppure cambiando operatore sul mercato libero, è uno dei modi più semplici per cominciare a risparmiare da subito sulle bollette. Oggi infatti sono presenti numerose tariffe particolarmente vantaggiose, con tante novità che di sicuro non facevano parte della dotazione standard di un contratto negli anni precedenti: ad esempio le assicurazioni contro i guasti domestici. Inoltre è vantaggioso scegliere una nuova tariffa con il blocco del prezzo del gas valido per 1, 2 o 3 anni, in modo da non avere sorprese in caso di aumento del costo relativo alla materia prima.
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Quali sono i migliori interventi sulla casa
L’investimento più oneroso, ma anche quello che nel corso degli anni darà maggiori soddisfazioni, è quello relativo agli interventi sulla casa, per ridurre le dispersioni di calore d’inverno e le rientrate di calore in estate attraverso pareti, pavimento e tetto, limitare le fughe di aria calda attraverso vetri e infissi e sfruttare al meglio l’impianto di riscaldamento ed eventualmente di condizionamento.
In altri termini, è necessario coibentare la casa per assicurarci di non spendere un patrimonio in riscaldamento durante l’inverno (quando uno scarso isolamento fa letteralmente “fuggire” il calore di casa) o in energia elettrica durante l’estate (sempre a causa dell’isolamento non ottimale, la temperatura interna si avvicina pericolosamente a quella esterna).
Per evitare invece le fughe di aria calda la soluzione migliore sono i doppi vetri alle finestre. Tutti questi interventi, comunque, migliorano la vivibilità della casa e hanno anche positivi riflessi sulla nostra salute, visto che gli spifferi vengono eliminati alla radice.
Occhio al termostato e al condizionatore
Per quanto riguarda il riscaldamento, è inutile negarlo: al netto degli interventi per il risparmio energetico sulla casa, sono le nostre abitudini a cambiare decisamente sia il nostro profilo di spesa che il nostro benessere. In particolare, durante l’inverno è inutile tenere il riscaldamento autonomo a più di 18 °C centigradi, o tenerlo acceso durante la notte: un maglione in più, o una coperta, saranno sufficienti per tenerci al caldo senza esagerare con la spesa.
In più una temperatura troppo alta dentro casa, se non c’è un’umidificazione corretta, porta a secchezza delle mucose e mal di gola (vi sarà sicuramente capitato di dimenticare il riscaldamento acceso a una temperatura elevata durante la notte e svegliarvi con la gola indolenzita). Pare anche che il caldo non aiuti… chi è a dieta: un ambiente di questo tipo infatti non stimola il nostro organismo a bruciare energia per tenerci alla temperatura ottimale.
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Come combattere la disomogeneità delle condizioni termiche
Il primo passo da fare, quindi, è quello di un ripensamento del nostro rapporto con il riscaldamento, anche se sulle prime sarà difficile. Non va sottovalutata però l’inefficienza di alcune situazioni dove le condizioni termiche sono disomogenee: accade ad esempio tra una stanza e l’altra, tra un piano e l’altro e in locali che ad esempio sono esposti a nord. Se questi locali sono più freddi degli altri, come spesso accade, tenere la temperatura a un determinato livello in tutta la casa significa che per mantenerli a quel livello anche tutte le altre stanze verranno riscaldate inutilmente, surriscaldandole e causando così ingenti sprechi.
La soluzione è una valvola termostatica applicata a ogni radiatore, per regolare in automatico l’afflusso di acqua calda ai termosifoni. Installarle al posto delle vecchie valvole manuali è molto semplici e il costo è abbordabile: in particolare, se il radiatore è un modello abbastanza recente, con 30 euro circa per dispositivo è possibile dotare la casa di questi apparecchi; altrimenti, se è necessario sostituire l’intera valvola perché il termosifone è piuttosto vecchio, il costo sarà circa il doppio.
Infine, da non sottovalutare l’idea, per chi ne ha la possibilità, di installare dei collettori solari che permettono di produrre acqua calda sfruttando il calore del sole, arrivando a sostituire in tutto o in parte lo scaldacqua elettrico a gas. In questo modo i consumi di energia per il riscaldamento dell’acqua sanitaria vengono notevolmente ridotti. Come regola generale, per non sovradimensionare inutilmente l’impianto, questo non deve produrre più del 75% del fabbisogno di acqua calda: dopo questa percentuale infatti il costo aumenterebbe parecchio senza portare a un corrispondente risparmio di energia.
Il risparmio energetico domestico in cucina
Anche in cucina è possibile (e doveroso) risparmiare sul gas. Le regole per una cottura dei cibi rispettosa del risparmio energetico sono piuttosto semplici: in primo luogo, bisogna sempre utilizzare i fuochi più adatti come dimensioni alle padelle e alle pentole, per non sprecare inutilmente calore; i coperchi, poi, possono velocizzare di molto la cottura, così come la pentola a pressione. Imparate anche a spegnere il fuoco qualche minuto prima del dovuto, ad esempio preparando la pasta, lasciando che questa si cuocia nell’acqua bollente senza che il fuoco sotto sia più acceso.