L’ecobonus è un’agevolazione che consiste in detrazioni dall’Irpef o dall’Ires ed è concessa nel caso vengano effettuati interventi che aumentano il livello di efficienza energetica degli edifici. Nel caso in cui l’abitazione abbia anche necessità di ristrutturazione vi è un’ulteriore incentivo del 50% che rappresenterà una diversa voce di spesa ma che permetterà comunque di risparmiare decine di migliaia di euro (anche fino a 100mila euro). Ancora di più valutando le numerose offerte di energia elettrica di operatori del mercato libero.
Tra i lavori che possono usufruire dell’incentivo vi sono:
- la riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento
- il miglioramento termico dell’edificio (come ad esempio coibentazioni – pavimenti – finestre, comprensive di infissi)
- l’installazione di pannelli solari
- la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale.
- l’installazione di dispositivi multimediali per il controllo da remoto degli impianti di riscaldamento, produzione di acqua calda e climatizzazione nelle unità abitative (termostati intelligenti e domotica).
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L’obiettivo dell’incentivo
L’obiettivo è abbastanza evidente e si concentra nel migliorare la spesa energetica derivante dagli edifici. Come si sa purtroppo vecchi edifici costruiti senza rispetto delle (oggi) più basilari considerazioni ambientali sono dei colabrodo. L’obsolescenza degli impianti e le cattive coibentazioni comportano elevate spese energetiche che si possono quantificare anche in più di mille euro all’anno. Legambiente definisce così lo stato di numerosi edifici italiani: “Edifici colabrodo da un punto di vista energetico che, per ottenere un’adeguata climatizzazione, contribuiscono enormemente all’inquinamento delle città”.
Il Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, vuole puntare sulla riqualificazione energetica degli edifici condominiali. In questo caso sempre Legambiente giudica la proposta vincente: “Va nella giusta direzione per rilanciare l’economia: rilanciando il settore edilizio, in crisi da tempo”, ha commentato Edoardo Zanchini, vicepresidente nazionale di Legambiente.
Un fondo per l’incentivo energetico
Quello che si sta valutando è la creazione di un fondo che potrebbe oscillare tra i 4 e i 5 miliardi costituito da Cassa depositi e prestiti utile a garantire l’avvio dei lavori per i condomini che non dovessero rientrare nell’ecobonus. Sul quotidiano La Repubblica, viene chiarito che “il fondo anticiperà una parte dei soldi alle società specializzate nei lavori di riqualificazioni, il 65%, e il 10% del costo sarà anticipato dai condomini che pagheranno il resto in bolletta come per il canone Rai, con un piccolo interesse”.
Incentivo fiscale a rata unica
Il Governo vorrebbe rendere anche più veloce la detrazione. Quello che ciò viene “restituito” in 10 rate avverrà probabilmente in futuro in un’unica soluzione. Sara Moretto tra le firmatarie della proposta di legge afferma: “Oggi lo strumento delle detrazioni fiscali sconta il limite della durata nel tempo della loro effettiva fruizione ed esclude totalmente le fasce incapienti, ovvero i soggetti a più basso reddito. Non va sottovalutato inoltre l’effetto di porre un freno al ricorso al lavoro nero che ancora oggi offre la percezione di una ‘convenienza’ più immediata, preferibile al rimborso decennale. Rimane infatti ancora attrattivo, per alcuni, lo sconto immediato in cambio di una parziale non fatturazione dei lavori. La proposta mette in campo un’opportunità che intende superare questi limiti”.