Rimborso Wind 28 giorni: modulo e rimborso

WindTre è stata condannata dal Tribunale di Milano a risarcire i clienti che tra giugno 2016 e l'aprile del 2018 hanno pagato la bolletta ogni 28 giorni e non a 30 giorni come sarebbe stato corretto. Ecco dove trovare il modulo della richiesta e l'entità del rimborso

Rimborso Wind 28 giorni: modulo e rimborso

Settimana scorsa il Tribunale di Milano, accogliendo la causa promossa dal Movimento Consumatori, associazione che si occupa anche della tutela dei diritti degli utenti di telefonia mobile, ha condannato WindTre a rimborsare i clienti che tra il giugno 2016 e l’aprile del 2018 hanno pagato la bolletta ogni 28 giorni e non alla scadenza dei 30 giorni come sarebbe stato corretto con una tariffazione mensile. L’operatore dovrà informare gli utenti interessati dal provvedimento attraverso una pubblicazione sul proprio sito e una campagna sui quotidiani nazionali. Non solo, WindTre ha l’obbligo di accogliere le domande di rimborso entro 30 giorni dalla ricezione delle richieste per il rimborso Wind 28 giorni e inviare un’informativa dettagliata in fattura per gli utenti di rete fissa una lettera ai suoi ex clienti Wind.

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Siamo soddisfatti del risultato ottenuto che premia gli sforzi profusi negli ultimi quattro anni dalla nostra associazione e dall’Agcom per opporsi a una pratica commerciale scorretta, ingannevole, contraria alla diligenza professionale e idonea a falsare il comportamento economico dei consumatori. Ora, vigileremo affinché Wind adempia a tutti gli obblighi informativi prescritti e soprattutto affinché attivi una procedura per accogliere le richieste di restituzione dei corrispettivi di telefonia fissa versati da tutti i consumatori coinvolti“, ha dichiarato Alessandro Mostaccio, segretario generale del Movimento Consumatori.

Rimborso Wind 28 giorni:

Il rimborso Wind 28 giorni è una pratica messa in atto da diversi operatori in passato che prevedeva di effettuare la fatturazione mensile a 28 giorni e non a 30 giorni. In questo modo i provider hanno potuto riscuotere 13 bollette per la rete fissa o il pagamento di un mese aggiuntivo per i contratti Ricaricabile di telefonia mobile invece di 12. Tutto questo nonostante nei termini dell’accordo stipulato con i clienti fosse chiaramente scritto che si trattava di una tariffazione mensile. Si tratta quindi di una pratica illegale ma soprattutto viola il rapporto di fiducia che dovrebbe esistere tra gli utenti e il proprio fornitore di servizi di rete fissa e mobile.

Nel giugno 2016 anche WindTre ha iniziato a fatturare a 28 giorni e dopo un’estate di proteste l’anno successivo l’Autorità per le Garanzia nelle Comunicazioni (AGCOM) aveva chiesto ai maggiori operatori di tornare alle bollette a 30 giorni. Nel dicembre del 2017 il Parlamento ha approvato una legge ad hoc per imporre ai gestore di rete fissa e mobile a tornare alla corretta fatturazione a partire dall’aprile del 2018. A seguito dell’entrata in vigore del provvedimento, però, diversi operatori hanno compensato aumentando il prezzo dei propri abbonamenti, ovvero applicando una rimodulazione unilaterale dei termini del contratto sottoscritti con i propri clienti.

Nel gennaio del 2020 l’Autorità Garante della Concorrenza (AGCM) ha quindi comminato una multa complessiva di 228 milioni di euro a WindTre, Vodafone, Fastweb e TIM accusandoli di avere stipulato “un’intensa anticoncorrenziale” per aumentare il costo delle proprie offerte. Gli operatore avevano quindi presentato ricorso contro la sanzione e il TAR del Lazio il 12 luglio 2021 ha annullato le multe, sostendendo che il provvimento promosso dall’AGCM non presentava “elementi indiziari, gravi precisi e concordanti, tali da delineare un quadro sufficientemente chiaro“.

Il Tar del Lazio va in soccorso dei gestori telefonici e considera un ‘caso’ che tutti insieme abbiano attuato manovre per evitare le sanzioni dell’Antitrust. – ha commentato la senzenta il CodaconsAl Consiglio di Stato le cose cambieranno, ma soprattutto resta l’obbligo per le compagnie telefoniche di restituire 350 milioni di euro a 12 milioni di utenti, come disposto dall’Agcom, per l’illegale pratica delle bollette a 28 giorni“.

Rimborso Wind 28 giorni: modulo e rimborso

Per richiedere il rimborso Wind 28 giorni si deve compilare in ogni parte l’apposito modulo disponibile accedendo all’Area Clienti sul sito di WindTre o dall’app WindTre utilizzando le stesse credenziali. In alternativa, è possibile richiedere assistenza da parte di un operatore e maggiori informazoni su come effettuare la richiesta di rimborso chiamando il numero 159. Il servizio è gratuito ad esclusione delle chiamate dall’estero. E’ inoltre possibile ottenere supporto per il rimborso Wind 28 giorni in un qualsiasi punto vendita dell’operatore o richiedere assistenza in forma scritta inviando un’email o PEC a servizioclienti159@pec.windtre.it alla casella postale Wind Tre S.p.A. CD MILANO RECAPITO BAGGIO Casella Postale 159 – 20152 Milano (MI). Vi ricordiamo che il risarcimento dovrà essere corrisposto dall’operatore entro 30 giorni dalal ricezione della richiesta.

Per quanto riguarda l’entità e la tipologia del rimborso Wind 28 giorni o, il gestore consente di richiederlo sotto forma di storno in fattura ma propone anche promozioni in collaborazione con i propri partner selezionati, che stando a quanto afferma l’azienda possono essere “di valore superiore a quanto previsto dalla suddetta delibera“, e offerte come Gigabyte aggiuntivi o un prezzo scontato per l’acquisto di uno smartphone.

Wind Tre ti informa che, con riferimento alla delibera AGCOM n.269/18/CONS, – si legge in una pagina dedicata al rimborso Wind 28 giorni sul sito dell’operatore – relativa al ristoro della clientela sul tema della fatturazione a 28 giorni della telefonia fissa e convergente, accedendo all’Area Clienti è possibile conoscere le soluzioni di ristoro a te riservate. Potrai scegliere tra numerose proposte di Partner selezionati, molte delle quali di valore superiore a quanto previsto dalla suddetta delibera, nonché soluzioni proposte WINDTRE quali ad esempio GIGA gratuiti o sconti per l’acquisto di telefoni. Il catalogo sarà in continuo aggiornamento con eventuali variazioni delle soluzioni offerte, alcune soggette a disponibilità limitata. Ti ricordiamo che, laddove tu lo preferissi, potrai scegliere di richiedere, in alternativa, il ristoro tramite storno in fattura. Ti ricordiamo che la tua scelta sulle modalità di restituzione dei giorni erosi non implica acquiescenza di Wind Tre alla delibera AGCOM n.269/18/CONS ed alle precedenti sul medesimo tema. Una volta effettuata, questa scelta non potrà essere modificata. Con la scelta alternativa al ristoro tramite storno in fattura, tu accetti di rinunciare espressamente e inequivocabilmente alla restituzione dei giorni erosi nel periodo decorrente dal 23 giugno 2017 fino al ritorno alla fatturazione su base mensile e non avrai più nulla a che pretendere da Wind Tre“.