Rimborso cartelle esattoriali pagate: arriva la pace fiscale del Decreto Sostegni

L’ultima bozza del Decreto Sostegni contiene delle novità importanti sul rimborso delle cartelle esattoriali pagate: ecco quali sono tutti i cambiamenti che dovrebbero riguardare la nuova pace fiscale e il saldo e stralcio 2021

Rimborso cartelle esattoriali pagate: arriva la pace fiscale del Decreto Sostegni

Rimborso cartelle esattoriali pagate: all’interno dell’ultima bozza del DL Sostegni sono presenti alcune novità sul saldo e stralcio 2021. La pace fiscale firmata da Mario Draghi dovrebbe infatti portare:

  • all’annullamento delle cartelle esattoriali emesse tra il 2000 e il 2015, aventi un importo inferiore ai 5.000 euro;
  • al rimborso di coloro i quali hanno già pagato tali cartelle allo Stato.

L’Agenzia delle Entrate ha stimato che le cartelle in questione corrispondono al 70% di tutti i crediti totali per i quali è attesa la riscossione, che sono pari a un importo di 667 miliardi di euro. Di tale cifra:

  • 344 miliardi sono relativi al periodo compreso tra il 2000 e il 2010;
  • 333 miliardi, invece, riguardano gli anni compresi tra il 2011 e il 2015. 

Oltre ad azzerare i debiti dei contribuenti, saranno nella pratica erogati anche i rimborsi per gli eventuali pagamenti già effettuati, i quali rientrano nel provvedimento di saldo e stralcio. Quali sono le condizioni da rispettare? E quali i cambiamenti che sono stati introdotti rispetto alle regole sulla pace fiscale previste in precedenza? 

Quali sono le cartelle esattoriali che rientrano nel saldo e stralcio

La nuova pace fiscale 2021 avrà una duplice funzione:

  • da un lato cercherà di alleggerire le tasche dei contribuenti italiani, che sono già fin troppo appesantite da una situazione economica di profonda crisi;
  • dall’altro ci sarà la volontà di facilità l’attività dell’Agenzia delle Entrate in relazione alla riscossione delle vecchie cartelle esattoriali. 

Le cartelle esattoriali non sono altro che dei solleciti di pagamento ricevuti da parte dell’Agenzia delle Entrate, all’interno delle quali sono indicati i debiti contratti dal singolo cittadino nei confronti dello stato, come per esempio quelli relativi al mancato pagamento di multe, TARI, il bollo auto, e così via. 

Nello specifico, il condono previsto nel nuovo Decreto Sostegni prevede la cancellazione totale dei debiti di importo inferiore o pari a 5.000 euro, che sono stati contratti nel periodo compreso tra il 2000 e il 2015. 

La differenza fondamentale tra la nuova pace fiscale e le precedenti consiste nel fatto che in questo caso non sono stati inseriti requisiti di reddito, mentre in precedenza l’annullamento dei debiti era possibile soltanto per i contribuenti con reddito annuo ISEE inferiore ai 25.000 euro

I requisiti da soddisfare, questa volta, riguardano unicamente:

  • l’importo massimo del debito contratto;
  • la data alla quale fa riferimento il debito. 

Cosa sapere sul rimborso delle cartelle stralciate

Un’altra novità del Decreto Sostegni è quella per la quale non ci sarà soltanto il saldo e stralcio delle cartelle esattoriali, ma il rimborso per coloro i quali hanno già sostenuto i pagamenti di tali cartelle. 

Tale rimborso, che sarà erogato dall’Agenzia delle Entrate, sarà per tutti? La risposta è no, nel senso che in questo momento è previsto soltanto per coloro i quali effettueranno il pagamento delle cartelle esattoriali dopo l’entrata in vigore del nuovo Decreto. 

Ricordiamo che:

  • il DL Sostegni non è ancora stato approvato e non è quindi entrato in vigore;
  • non si conosce quando avverrà effettivamente il rimborso delle cartelle esattoriali che rientrano nel saldo e stralcio 2021. 

Cosa fare per ricevere i rimborsi

Il fatto che i rimborsi saranno erogati soltanto a chi pagherà i debiti contratti dopo l’approvazione del Decreto Sostegni non è comprensibilissimo, nella misura in cui è molto probabile che i contribuenti attendano lo stralcio dei debiti invece di pagarli per poi attendere l’arrivo di un rimborso da parte dell’Agenzia delle Entrate. 

Nella bozza, si legge proprio che i contribuenti che avranno pagato i propri debiti prima dell’Entrata in vigore del DL Sostegni non avranno diritto a ricevere alcun rimborso. In più. s0no previste anche altre condizioni per poter avere accesso ai rimborsi. 

Nello specifico, i contribuenti non dovranno avere altre pendenze, quindi nell’ipotesi in cui si abbiano altre cartelle esattoriali da saldare, che non rientrino per importo o data in quelle relative al saldo e stralcio 2021, non si potranno ricevere eventuali rimborsi. 

Pace fiscale 2021 in sintesi

Ricapitolando quanto detto finora e ricordando che le informazioni fornite fanno riferimento alla bozza del DL Sostegni:

  • la pace fiscale 2021 non sarà più applicata, come in passato, sulla base del reddito dei contribuenti che hanno contratto dei debiti;
  • saranno cancellate soltanto le cartelle relative al periodo compreso tra il 2000 e il 2015;
  • le cartelle esattoriale oggetto del saldo e stralcio saranno esclusivamente quelle che non superano la cifra di 5.000 euro

Quando si paga la Rottamazione ter

La pace fiscale 2021 ha introdotto anche una proroga della Rottamazione ter, che non prevede né sconti né cancellazioni: deve essere pagata in un’unica soluzione o a rate, se non si vuole incorrere in more o sanzioni. 

Il decreto Cura Italia aveva già spostato la scadenza di tale rottamazione al 1 marzo 2021 e in seguito era stata ipotizzata una nuova scadenza al 30 aprile 2021. I contribuenti hanno a propria disposizione 60 giorni di tempo per sostenere i pagamenti senza incorrere in sanzioni, a partire dalla data di scadenza. 

Stando all’ultima bozza del DL Sostegni, invece, la scadenza della rottamazione ter dovrebbe corrispondere:

  • al 31 luglio, per le rate del 2020;
  • al 30 novembre, per le rate del 2021. 

Cos’è la rottamazione quater

Per quanto riguarda, invece, la rottamazione quater, si tratta di una novità che dovrebbe essere inserita nella pace fiscale 2021 e che dovrebbe riguardare le cartelle che non possono rientrare nel saldo e stralcio, in particolare quelle che sono state emesse fino al 2019

Tra le ipotesi principali relative alla rottamazione quater, ci sono:

  • il fatto che sarà erogata solo per gli inadempimenti involontari;
  • che la sua erogazione sarà prevista solo per le partita IVA e per i debiti iscritti a ruolo nel periodo compreso tra il 2017 e il 2019

A proposito delle partite IVA, potrebbero rientrare nella rottamazione quater soltanto quelle che hanno avuto un calo del fatturato pari al 33% a causa dell’emergenza coronavirus. 

Decreto Sostegni: quali sono le altre novità

Oltre alla pace fiscale e al saldo e stralcio 2021, all’interno della bozza del Decreto Sostegni sono contenute delle novità relative ai nuovi ristori, per i quali è previsto un indennizzo pari a 11 miliardi. 

Tale cifra sarà calcolata sulle media delle perdite mensili che ci sono state tra il 2019 e il 2020, e potrà prevedere risarcimenti che vanno dal 20% al 60%. Sono stati inoltre stanziati 1,5 miliardi per sostenere il fondo per gli autonomi e i liberi professionisti e 600 milioni per il fondo Montagna. 

La bozza contiene anche:

  • lo stanziamento di 4 miliardi per il piano vaccini, dei quali 700 milioni serviranno all’acquisto di nuovi vaccini, 400 milioni per il trasporto e la logistica, 200 milioni per la produzione in Italia, 1 miliardo per la struttura commissariale e 50 milioni per gli ospedali covid;
  • 300 milioni destinati alla scuola;
  • 130 milioni per il corpo di polizia;
  • 60 milioni per i test nel mondo sportivo.

Si è parlato anche del blocco dei licenziamenti fino al 30 giugno 2021 per la Cig ordinaria e di un possibile blocco selettivo fino alla fine dell’anno per i lavoratori che non sono coperti da protezioni, in attesa della riforma degli ammortizzatori sociali. 

Gli altri finanziamenti in arrivo

Sono poi stati ipoteticamente previsti 400 milioni per il fondo occupazione, 170 milioni per un fondo dedicato al trasporto aereo, 1,5 miliardi per i lavoratori stagionali e un’indennità pari a 2.400 euro per i forfettari. 

Dovrebbe essere riformato anche il reddito di cittadinanza, per il quale è stato previsto un incremento di 1 miliardo relativo all’ampliamento della platea, ed estesa anche la platea del reddito di emergenza (con possibilità che lo stesso accada anche per i chi è in scadenza NASpI). Dovrebbe essere prorogato fino a fine anno anche il contratto per i navigator previsti dall’Anpal. 

I finanziamenti riguarderanno anche i musei, le attività dei centri storici, le fiere e i catering. Nello specifico, è previsto lo stanziamento di:

  • 400 milioni per il fondo musei;
  • 100 milioni per il comparto turismo;
  • 100 milioni per il settore delle fiere e dei congressi;
  • 100 milioni per il commercio nei centri storici;
  • 150 milioni per le fiere internazionali;
  • 100 milioni per il settore del catering.

Potrebbero esserci anche 100 milioni riservati al terzo settore e altri 100 milioni destinati ai lavoratori fragili.