Sono in molti gli anziani stremati dalla crisi e dal carovita. La pensione non sempre permette di poter vivere in maniera serena oppure impedisce la possibilità fare acquisti di una certa consistenza. Una soluzione potrebbe essere rappresentata dal rilancio del prestito vitalizio ipotecario, la cui modifica normativa è stata approvata dalla Commissione Finanze e Tesoro del Senato.
Alla luce di questa novella, tale forma di finanziamento è riservata a chi ha più di 60 anni ed ha almeno un immobile di proprietà su cui costituire un’ipoteca. Il richiedente potrà in questo modo ricevere la liquidità di cui ha bisogno (nei limiti del valore dell’immobile, ovviamente) rivolgendosi ad una banca o ad un intermediario finanziario, senza perdere la proprietà e senza dover lasciare casa. E’ questo l’aspetto principale che lo distingue dalla nuda proprietà.
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Inoltre è prevista la possibilità per gli eredi di recuperare l’immobile su cui grava l’ipoteca, estinguendo il credito della banca, con la possibilità di concordare la modalità di rimborso graduale di interessi e spese, anziché corrisponderle contestualmente alla scadenza del finanziamento. Nulla toglie, però, che il debito possa essere estinto in un’unica soluzione.
“È importante spiegare le novità previste dal testo che mette a disposizione dei cittadini una via alternativa per l’accesso alla liquidità”, ha commentato il Presidente della Commissione Mauro Maria Marino. “Il prestito vitalizio ipotecario – ha aggiunto – nella sua nuova formulazione, si presenta sicuramente come una possibilità concreta ed importante per molti italiani. Uno strumento che può sostenere in modo non indifferente quella larga fetta di pensionati che, pur avendo beni immobili, soffrono una carenza di liquidità a causa delle basse pensioni”.