Riduzione affitti per covid 19: cosa fare con l'Agenzia delle Entrate

L'emergenza sanitaria in corso si è rapidamente trasformata in emergenza economica. Il Governo ha predisposto specifiche misure per arginare le conseguenze economiche della pandemia di Coronavirus ma il numero di famiglie e imprese che si trovano in difficoltà è in costante crescita. Per quanto riguarda gli affitti, non ci sono provvedimenti specifici in grado di garantire un sostegno diretto a famiglie e imprese. E' possibile raggiungere l'accordo tra inquilino e proprietario per una riduzione temporanea degli affitti. Ecco cosa fare con l'Agenzia delle Entrate per registrare quest'accordo. 

Riduzione affitti per covid 19: cosa fare con l'Agenzia delle Entrate

Tra le principali conseguenze dell’emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del Coronavirus troviamo le difficoltà economiche in cui versano molte famiglie e imprese a causa del blocco delle attività commerciali e produttive, necessario come misura contenitiva alla diffusione ulteriore dei contagi, che va avanti oramai da oltre un mese in tutta Italia con un evidente effetto diretto sul tessuto economico del Paese.

Il Governo ha messo in atto diverse misure per sostenere l’economica, dal Decreto Liquidità per l’accesso a finanziamenti agevolati all’indennità per i lavoratori autonomi e sino ad arrivare alla possibilità di sospendere le rate del mutuo sulla prima casa, ma non prevede un sostegno concreto e diretto per gli affitti delle abitazioni e dei locali commerciali, un elemento che rischia di trasformarsi in una vera emergenza nazionale nel giro di poche settimane.

L’unico strumento previsto per affrontare le difficoltà economiche di questo periodo è rappresentato dalla possibilità di richiedere la riduzione concordata del canone di locazione per un periodo di tempo predeterminato. Gli inquilini ed i proprietari possono, infatti, raggiungere un accordo per ridurre temporaneamente il canone dell’affitto in modo da superare il momento di difficoltà anche considerando l’assenza di sostanziali strumenti alternativi.

Per gli inquilini, il vantaggio dell’accordo è evidente. A causa dell’emergenza, infatti, sono sempre di più le famiglie e le imprese che non possono pagare l’affitto e la possibilità di ottenere un accordo sulla riduzione del canone è senza dubbio un’occasione importantissima per affrontare nel migliore dei modi l’emergenza sanitaria ed economica che stiamo vivendo.

Per i proprietari, optare per l’accordo di riduzione, è ugualmente vantaggioso. In questo modo, infatti, si avrà la certezza di avere un’entrata fissa mensile anche durante l’emergenza (il rischio di canoni non pagati è molto alto in questo momento). Da notare, inoltre, che registrando all’Agenzia delle Entrate la riduzione dell’affitto sarà possibile ridurre anche le tasse da pagare derivanti dal contratto di locazione. Il proprietario, infatti, pagherà le imposte esclusivamente sul canone effettivamente riscosso (dopo l’accordo tra le parti) ottenendo quindi vantaggi ulteriori ed andando a ridurre il carico fiscale da affrontare nel corso dei prossimi mesi.

L’aspetto della registrazione dell’accordo tra le parti è fondamentale in quanto consente al proprietario dell’immobile di poter evitare il pagamento di tasse extra (anche per quanto riguarda l’anticipo sulle tasse per il prossimo anno). Considerando la particolare situazione d’emergenza, la registrazione all’Agenzia delle Entrate prevede una procedura agevolata.

Come vedremo di seguito, infatti, l’intero iter può essere completato in modalità digitale (compresa la firma sull’accordo tra le parti da allegare al modulo di registrazione). Solo dopo la fine dell’emergenza, sarà possibile completare la procedura in modo “tradizionale” recandosi presso l’Ufficio dell’Agenzia delle Entrate presso cui è stato registrato il contratto di fitto per allegare i documenti aggiuntivi.

Ecco, quindi, come fare per comunicare all’Agenzia delle Entrate la riduzione dell’affitto e quali documenti bisogna allegare per poter ultimare la registrazione dell’accordo che permetterà all’inquilino di risparmiare sul canone stesso ed al proprietario di avere la certezza di un’entrata mensile fissa (sebbene inferiore al canone originale) e di pagare meno tasse sull’affitto.

Come comunicare all’Agenzia delle Entrate la riduzione dell’affitto

La procedura per comunicare all’Agenzia delle Entrate la riduzione dell’affitto a seguito dell’accordo tra le parti è molto semplice e può avvenire (per questo periodo d’emergenza) seguendo un iter completamente digitale. Il primo step da seguire è rappresentato dalla stesura di un accordo privato tra il proprietario e l’inquilino.

In questo caso, non ci sono moduli specifici da compilare ma va redatto un documento in cui si chiarisce la natura dell’accordo e si identificano sia le parti coinvolte (inquilino e proprietario) che il contratto di locazione a cui fa riferimento l’accordo di riduzione. E’ importante prestare la massima attenzione nella compilazione di tale accordo ed inserire tutti i dati richiesti.

Questo documento deve, infatti, contenere:

  • i riferimenti del contratto di locazione per cui è stato raggiunto l’accordo sulla riduzione del canone
  • i dati anagrafici delle due parti, ovvero l’inquilino e il proprietario, che firmeranno l’atto
  • il canone annuale previsto dal contratto di locazione prima dell’accordo per la riduzione
  • il canone annuale ridotto e concordato tra le due parti
  • la durata della riduzione (espressa in mesi) del canone di locazione concordata tra le parti
  • la data di stesura dell’atto e la firme dell’inquilino e del proprietario dell’immobile

La riduzione concordata del canone va indicata in modo completo e preciso. Facciamo un esempio:

  • canone annuo di locazione previsto dal contratto pari a 12.000 Euro (canone mensile pari quindi a 1.000 Euro)
  • riduzione mensile concordata di 500 Euro
  • durata della riduzione mensile concordata pari a 6 mesi
  • canone annuo di locazione per il 2020 (considerando la riduzione concordata) pari a 9.000 Euro, dato che si ricava dal canone annuo di locazione sottratta la riduzione mensile concordata moltiplicata per il numero di mesi

Completato questo passaggio preliminare, sarà necessario comunicare l’accordo all’Agenzia delle Entrate procedendo anche con la registrazione del nuovo canone annuale considerando la temporanea riduzione frutto dell’accordo stesso. Per effettuare tale comunicazione è necessario compilare il modello 69.

Tale modello, che può essere scaricato rapidamente dal sito dell’Agenzia delle Entrate in versione PDF compilabile, andrà poi inviato (anche in questo caso in modalità digitale) all’ufficio dell’Agenzia presso cui è stata effettuata la registrazione del contratto di locazione per cui si vuole segnalare il raggiungimento dell’accordo sulla riduzione.

Segnaliamo che nella sezione linkata da cui è possibile scaricare io modello 69 relativo alla registrazione da comunicare all’Agenzia delle Entrate sono presenti, per tutti i contribuenti, anche le informazioni dettagliate in merito alla compilazione dei relativi moduli da seguire per poter inviare in modo corretto il modulo stesso.

Da notare che l’invio di tale documentazione (accordo tra le parti e modello 69) può avvenire tramite una normale casella di posta elettronica. Non è necessario, infatti, utilizzare una PEC per inviare la documentazione all’Agenzia delle Entrate in quanto, dopo la fine della fase di emergenza e con la riapertura al pubblico degli uffici, sarà possibile recarsi presso l’ufficio a cui è stata inviata la documentazione per consegnare una copia cartacea dell’accordo e del modello 69.

E’ importante sottolineare, inoltre, che questa procedura va seguita sia in caso di affitto ad uso abitativo che in caso di affitto ad uso commerciale. C’è poi da evidenziare che non ci sono differenze per quanto riguarda il regime fiscale scelto per il proprio contratto di locazione (tassazione ordinaria o cedolare secca). Si tratta, quindi, di una procedura disponibile per tutti che può essere seguita per comunicare rapidamente l’accordo di riduzione del canone all’Agenzia delle Entrate.

L’agevolazione legata alla riduzione del canone di locazione rappresenta, ad oggi, l’unico strumento per inquilini e proprietari per poter affrontare l’emergenza sanitaria ed economica in corso. Molti inquilini, sia famiglie che imprese, rischiano di non essere in grado di pagare l’affitto in queste settimane mentre molti proprietari rischiano di non poter riscuotere il canone e di dover pagare tasse su importi che non ricevuti.  Con la registrazione dell’accordo tramite l’Agenzia delle Entrate si potranno eliminare questi rischi ed affrontare al meglio questo particolare momento d’emergenza sanitaria.

Come contattare l’Agenzia delle Entrate

Per individuare i canali di contatto (in particolare la casella di posta elettronica) messi a disposizione dall’ufficio dell’Agenzia dell’Entrate a cui fare riferimento per comunicare la registrazione dell’accordo di riduzione del canone di locazione è possibile consultare l’apposita sezione del sito dell’Agenzia delle Entrate che offre ai contribuenti la possibilità di accedere a tutti i contatti dei vari uffici sparsi sul territorio nazionale.

Ricordiamo, inoltre, che, anche in considerazione del particolare periodo d’emergenza, è possibile richiedere assistenza telefonica tramite l’apposito servizio messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate. I contribuenti hanno la possibilità di contattare uno dei numeri riportati qui di sotto e richiedere informazioni aggiuntive su tutte le varie operazioni da svolgere e sulle comunicazioni da inviare all’Agenzia in questo particolare periodo d’emergenza sanitaria.

Ecco i numeri dell’Agenzia dell’Entrata a cui fare riferimento.

  • numero verde 800 90 96 96 (per chi chiama da telefono fisso)
  • 06 966 68 907 (per chi chiama da telefono cellulare)