Rc auto: la differenza tra contraente, assicurato e conducente

Nel settore delle assicurazioni auto ed, in particolare, per le polizze RC Auto vi sono terminologie ben precise che vanno ad identificare i vari soggetti coinvolti nella scelta di un'assicurazione, nella sua sottoscrizione e successivo pagamento e nello sfruttamento dei vantaggi offerti dalla polizza assicurativa. Ecco, quindi, le differenze tra contraente, assicurato e conducente per quanto riguarda il mondo delle assicurazioni auto. 

Rc auto: la differenza tra contraente, assicurato e conducente

Quando si parla di assicurazioni auto, è importante prestare molta attenzione ai termini utilizzati per identificare i vari soggetti coinvolti nella sottoscrizione di una polizza RC Auto. Dalla scelta della polizza alla sua sottoscrizione e sino allo sfruttamento di tutti i vantaggi inclusi nella copertura assicurativa, i soggetti ad essere coinvolti potranno essere diversi.

Ricordiamo, prima di procedere oltre, che per ridurre al minimo i costi della polizza RC Auto è consigliabile confrontare online i preventivi delle varie compagnie presenti sul mercato italiano. Per procedere a tale confronto è possibile consultare il comparatore di SosTariffe.it, inserendo i propri dati, tramite il box qui di sotto:
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Vediamo, quindi, di seguito tutte le differenze tra i vari soggetti legati ad una determinata polizza RC Auto di una vettura.

Assicurato: il Proprietario di un veicolo

L’assicurato è il Proprietario del veicolo. Si tratta, di fatto, dell’intestatario del mezzo. Il suo nominativo compare sul libretto di circolazione e sul PRA (il Pubblico Registro Automobilistico gestito dall’ACI). Si tratta di un ruolo molto importante. Il Proprietario del veicolo, infatti, può essere definito come il soggetto che ha più “poteri” e che ha un’influenza diretta sul costo dell’assicurazione stessa.

Il Proprietario è, infatti, il titolare dell’attestato di rischio collegato al veicolo assicurato, della classe di merito e dello storico assicurativo. Da notare, inoltre, che è compito del Proprietario del veicolo effettuare il pagamento del bollo del mezzo che possiede.

Contraente

Il Contraente è il firmatario della polizza assicurativa di una determinata vettura. Si tratta, quindi, del soggetto che deve provvedere al pagamento, in un’unica soluzione o con modalità rateale, della polizza assicurativa stessa.

Rispetto all’Assicurato, ovvero al Proprietario del veicolo, il Contraente presenta meno prerogative in quanto non possiede e non ha influenza sull’attestato di rischio. Di fatto, quindi, questo soggetto ha il compito di pagare la polizza RC Auto. Si tratta, quindi, di un ruolo destinato ad occupare funzioni fiscali e contabili. 

E’ importante sottolineare, inoltre, che la polizza assicurativa si basa sul profilo di rischio del proprietario del veicolo e non sul profilo di rischio del contraente. Come detto, infatti, questo soggetto non va ad influenzare in modo diretto una determinata polizza RC Auto che sarà legata a doppio filo al soggetto assicurato, ovvero al proprietario del veicolo.

Nel calcolo del premio della polizza, il contraente viene conteggiato solo se è peggiorativo, ad esempio quando questo soggetto è un neopatentato mentre il proprietario è un adulto già da tempo patentato. Quest’aspetto non rappresenta una regola fissa ma una consuetudine portata avanti da diverse compagnie assicurative.

La variazione del nominativo del Contraente di una polizza RC Auto può essere effettuata ogni anno, senza alcun problema e senza perdere eventuali vantaggi maturati. Come detto, si tratta di un soggetto che ricopre un ruolo fiscale e contabile.

Il Proprietario ed il Contraente possono essere due soggetti differenti. A titolo d’esempio, evidenziamo il caso di un veicolo di proprietà di un genitore che viene concesso in comodato d’uso ad un figlio. In questo caso, nel caso in cui il figlio si occupi della manutenzione del mezzo risulterà fiscalmente corretto che sia esso stesso ad intestarsi la polizza RC Auto andando così a sfruttare tutti i vantaggi fiscali. Il Proprietario, in questo caso il genitore, dovrà continuare a pagare il bollo del mezzo

Conducente: l’utilizzatore finale del mezzo

Il Conducente, definito anche come l’utilizzatore finale, è un termine che si riferisce a chiunque guidi il mezzo in modo lecito. Come prescritto dalla legge, infatti, chiunque può guidare liberamente qualsiasi mezzo se autorizzato dal suo proprietario e, naturalmente, se in possesso dei requisiti di guida ovvero della patente di guida che permette di poter prendere il controllo di un mezzo.

E’ importante sottolineare, quindi, che, a prescindere dall’identità del Conducente, la copertura assicurativa del mezzo sarà sempre e comunque valida e garantita se vi è l’autorizzazione del proprietario ed il soggetto alla guida ha i requisiti.

Ricordiamo che è importante sottoscrivere la garanzia accessoria “infortunio conducente” per coprire gli eventuali danni registrati da un determinato utilizzatore del veicolo, diverso dal proprietario, a seguito di un sinistro in cui il mezzo è stato coinvolto.

E’ importante sottolineare l’esistenza, prescritta dalla legge, della figura dell’Utilizzatore Abituale, ovvero di un individuo che ha a disposizione un veicolo, di cui non è il proprietario, in modo continuativo per più di 30 giorni. Questa figura viene indicata sul libretto di circolazione.

L’assenza di tale indicazione comporta una multa che può superare i 3 mila Euro. Un caso esemplificativo di Utilizzatore Abituale è rappresentato da quelle situazioni in cui un veicolo viene concesso in comodato d’uso da un’azienda ad un proprio dipendente.

Un caso particolare da tenere ben presente è rappresentato dallo scenario in cui la polizza auto preveda l’opzione “Guida esperta” che, di solito, vincola il Proprietario a concedere il mezzo esclusivamente a conducenti “esperti con almeno 26 anni di età e con patente di guida conseguita da almeno 2 anni (questi dati variano, di poco, a seconda della compagnia assicurativa).

Se si ha una polizza “Guida esperta” ma il conducente è un neopatentato, la copertura assicurativa continua ad essere valida, come prescritto dalla legge, ma, in caso di sinistro, la compagnia potrebbe applicare delle franchigie, anche molto elevate. E’ fondamentale, quindi, controllare attentamente il contratto assicurativo per verificare i rischi.