Quanto costa la bolletta?
Dal 1° febbraio cambia la fatturazione per tutti i clienti TIM, l’ex Telecom sia ADSL che fibra ottica. Chi non aderisce al conto online e vuole la bolletta cartacea dovrà pagare in più 2 euro, IVA inclusa, ogni mese, comprensivi delle spese di spedizione della bolletta stessa (ed eventualmente del bollettino postale).
La motivazione è spiegata nel comunicato dell’azienda: l’obiettivo è infatti quello di «per incentivare l’utilizzo del servizio gratuito di ricezione on line della fattura in formato esclusivamente elettronico». Va ricordato, infatti, che la bolletta online rimane assolutamente gratis.
Chi deve pagare?
Chi è cliente ADSL o fibra ottica di TIM e ha attiva la domiciliazione bancaria o postale, nonché un indirizzo di posta elettronica associata al servizio (con i domini @alice.it o @tim.it), non deve preoccuparsi di nulla. Il servizio di ricezione delle fatture esclusivamente in formato elettronico, per chi non l’avesse ancora scelto, verrà infatti attivato in automatico. In questo modo sarà possibile ricevere via mail la possibilità di visualizzare la fattura nella sezione MyTIM Fisso del sito di TIM, con conseguente eliminazione della fattura cartacea e dei relativi costi.
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E chi invece non ha la domiciliazione bancaria attiva, oppure non dispone di un indirizzo e-mail associato al servizio oppure a scelto di non aderire al Conto Online? In tutti questi casi rimarrà la bolletta cartacea, ma in questo caso da febbraio si troveranno addebitati i 2 euro in più ogni mese.
Per chi è cliente solo voce, invece, nessun problema, perché in questo caso non sono previste variazioni di alcun tipo.
Come si fa a non pagare?
Per evitare l’invio della bolletta cartacea e quindi dei 2 euro relativi, è necessario passare al Conto Online. Per farlo bisogna attivare la domiciliazione dei pagamenti; nel caso non si disponesse di un indirizzo di posta elettronica associato al servizio, basta richiederne uno sul sito TIM direttamente dalla linea ADSL o fibra ottica di casa. Il servizio di domiciliazione bancaria può essere attivato in modo del tutto gratuito e online.
In alternativa si può cogliere l’occasione per cambiare operatore e approfittare di una delle tante offerte disponibili sul mercato libero. In questo caso non è necessario effettuare il recesso dal servizio: basta scegliere il nuovo fornitore e penserà lui a effettuare tutte le operazioni del caso.
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Quali sono i modi per attivare la domiciliazione bancaria?
Per attivare la domiciliazione bancaria ed evitare così l’addebito dei 2 euro si può agire direttamente online, registrandosi alla sezione MyTIM Fisso e, dopo aver effettuato la login, entrare in La mia Linea > Riepilogo e selezionare “Modifica” accanto alla voce “domiciliazione bancaria”; oppure tramite app, andando alla sezione «I miei dati».
Ancora, è possibile scaricare il modulo di richiesta dalla sezione “Modulistica” del sito TIM.it, compilarlo e inviarlo (fronte/retro) al numero di fax indicato sul modulo stesso, oppure contattare il Servizio Clienti al 187 o rivolgersi alla propria banca.
Come fare per il diritto di recesso?
Qualora invece si volesse esercitare il diritto di recesso e chiudere il contratto, bisogna inviare una comunicazione scritta entro il 31 gennaio 2016 all’indirizzo “Telecom Italia Servizio Clienti Residenziali, Casella postale n. 211 – 14100 Asti” oppure via fax al numero gratuito 800.000.187.
Infatti, per la comunicazione di recesso per mancata accettazione di variazioni unilaterali delle condizioni non è obbligatorio l’invio tramite raccomandata A/R ed è previsto anche l’invio tramite fax. Rimane necessario allegare una fotocopia del documento d’identità del cliente titolare del contratto da cessare.