Privacy dei minori, nuovo allarme sulle app che “rubano” i dati

Stando a quanto afferma una recente analisi compiuta dal Garante della Privacy, su 35 siti oggetto di campione, ben 30 raccoglierebbero informazioni personali sui minori, e in 25 casi sarebbe obbligatorio effettuare una procedura di registrazione.

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I dati di cui sopra sono tuttavia solo un piccolo spunto della marea di statistiche informative elaborate all’interno del “2015 GPEN Sweep – Children’s Privacy”, l’ultima indagine dedicata alla protezione dei dati personali dei bambini online svolta dal Global Privacy Enforcement Network, e in grado di evidenziare alcune valutazioni piuttosto allarmanti su ciò che accade durante le attività di navigazione dei bimbi sulla rete.

In particolare, su 35 siti ed App presi in considerazione dal Garante italiano, in 30 casi verrebbero raccolti dati identificativi del minore, e in 25 casi si è reso necessario procedere alla registrazione inserendo almeno l’indirizzo di posta elettronica. Ancora, in 20 casi è stato necessario inserire il proprio nome, mentre in 13 casi è stato necessario consentire l’accesso a foto e video presenti sullo smartphone, sul tablet, sul pc.

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Ancora, la stessa statistica ha informato che ben 19 tra siti e app registravano l’indirizzo IP, 18 l’identificativo unico dell’utente, e 11 richiedevano la geolocalizzazione del dispositivo di telefonia mobile utilizzato dal bambino.

In aggiunta a tali informazioni, già di per sé piuttosto proficue di riflessioni (e non tutte certamente prive di risvolti negativi), il Garante ha reso noto che in 23 dei casi esaminati è stata prevista la condivisione con altri soggetti dei dati personali raccolti, e che sempre in 23 casi (tra siti e App), era prevista l’inclusione di banner pubblicitari di terze parti (in alcune fattispecie, su temi che non erano inerenti al mondo dell’infanzia). In 22 casi, infine, il minore è stato reindirizzato fuori dal sito o dalla App che si stava utilizzando.

Per quanto infine concerne l’informativa privacy, il Garante informa come sono molto pochi i siti e le App in cui è presente una sezione chiara e completa. Sono identicamente molto pochi i siti che possono essere utilizzati compiutamente senza la richiesta di dati personali, e che possano adottare strumenti utili per aiutare i bambini a non diffondere involontariamente o meno i propri dati personali.