Poste Italiane, in arrivo nuovi aumenti delle tariffe postali

Poste Italiane ha inviato all’AGCOM una nuova proposta di aumento delle tariffe postali. Verrebbe ripristinata la corrispondenza ordinaria (eliminata nel 2006) raddoppiando i costi, ovvero passando da 0,45 € a 1,00 €, e con tempi di spedizioni di 5 giorni. A dicembre 2014 molte tariffe postali erano già state aumentate. Secondo Federconsumatori e Adusbef gli aumenti sono inammissibili e ingiustificati.

Poste Italiane, in arrivo nuovi aumenti delle tariffe postali

Torna la corrispondenza ordinaria, soppressa a maggio 2006, con costi raddoppiati ovvero a 1,00€ anziché 0,45€. Per la posta prioritaria la situazione è ancora peggiore, passando da 0,80€ a ben 3,00€ e con un sistema di tracciabilità informa dov’è l’invio ma che non costituisce certificazione.

Sono gli aumenti delle tariffe postali che Poste Italiane ha proposto all’AGCOM, e che secondo Federconsumatori e Adusbef “appaiono in forte contrasto non solo con il servizio offerto, a dir poco scadente tra ritardi e mancati recapiti che causano enormi danni ai cittadini, ma anche in relazione all’andamento dell’inflazione, il cui tasso medio nel 2014 è stato dello 0,2%, in netta frenata rispetto al 2013”.

D’altronde, le tariffe postali erano già state aumentate a dicembre 2014. A partire dal 1° dicembre, in effetti, sono entrati in vigore i nuovi prezzi per tutte le missive che prevedono affrancatura, raccomandate e pacchi ordinari per l’Italia o per l’estero, aumenti decisi dalle Poste in conformità con l’AGCOM.

Ecco i rincari delle tariffe postali in vigore a partire dal 1° dicembre 2014:

  • Posta prioritaria, buste fino a 20 gr: +10 cent;
  • raccomandata fino a 20gr: +40 cent;
  • pacco ordinario per l’Italia fino a 10 Kg scende a 9 euro;
  • pacco ordinario per l’Italia oltre a 10 kg aumentano a 12 euro;
  • pacchi internazionali: aumenti vari a seconda del Paese di destinazione;
  • notifiche degli atti: taglio di 60 cent;
  • assicurate e prodotti spediti online rimangono invariati.

Risparmiare sulle utenze domestiche

Per far fronte ai rincari, un’alternativa è quella di tagliare le bollette di casa. Al riguardo, con le offerte energia elettrica e gas del mercato libero è possibile ridurre complessivamente di oltre 330 euro all’anno la spesa per luce e gas, mentre è possibile evitare di pagare oltre 200 euro all’anno scegliendo una tariffa ADSL e telefono con cui non si paga il canone Telecom.

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