POS obbligatorio: nuovo limite per i pagamenti con carte, ecco cosa cambierà

Tra le novità della Manovra finanziaria ci sarà spazio anche per una serie di modifiche al meccanismo che regola il POS obbligatorio e i pagamenti con carte e bancomat, in sostituzione del contante. Nell'ultima bozza della Legge di Bilancio viene, infatti, fissato l'importo limite superato il quale per gli esercenti e i professionisti non è possibile rifiutare il pagamento tramite POS. Ecco i dettagli completi.

In 30 secondi

La Manovra fisserà un nuovo limite per il POS obbligatorio:
  • gli esercenti potranno rifiutare pagamenti al POS per importo inferiore ai 60 euro
  • resta vietato il rifiuto dei pagamenti sopra ai 60 euro
  • le sanzioni potrebbero sospese in vista di un nuovo decreto che dovrebbe riformulare il meccanismo
POS obbligatorio: nuovo limite per i pagamenti con carte, ecco cosa cambierà

Il tema del POS obbligatorio e dei pagamenti con carta di credito, debito o prepagata, in sostituzione dei contanti, continua ad essere di grande attualità. Commercianti, professionisti e artigiani sono tenuti a mettere a disposizione dei loro clienti un POS per accettare pagamenti elettronici e, nello stesso tempo, ad accettare questo tipo di pagamenti, in sostituzione del pagamento in contanti, a prescindere dall’importo.

La nuova Manovra finanziaria, però, cambia le carte in tavola introducendo un nuovo limite per i pagamenti con POS che, una volta approvata la legge, entrerà in vigore dal 1° gennaio 2023. Inizialmente, l’importo indicato dalle prime bozze era di 30 euro ma ora il progetto è di incrementare ulteriormente tale limite. Ecco le novità in merito alla questione:

Pagamenti con carte e bancomat e POS obbligatorio: le novità in arrivo

POS OBBLIGATORIO E PAGAMENTI CON CARTE: COSA CAMBIERA’ CON LA MANOVRA
1. Viene fissato un nuovo limite minimo di 60 euro superato il quale i pagamenti con carta non possono essere rifiutati
2. Sotto i 60 euro sarà possibile, per gli esercenti, richiedere esclusivamente i pagamenti in contanti
3. Resta l’obbligo di munirsi di POS mentre le sanzioni in caso di pagamenti rifiutati (oltre la nuova soglia) potrebbero essere sospese in attesa di un nuovo meccanismo

L’ultima bozza della Manovra finanziaria fissa a 60 euro il limite oltre il quale gli esercenti non possono rifiutare i pagamenti con carte in sostituzione dei pagamenti in contante. Superato tale limite, in caso di rifiuto da parte dell’esercente, scatteranno le sanzioni. Al di sotto dei 60 euro, quindi, commercianti, negozianti e artigiani non saranno più obbligati ad accettare pagamenti con carta di credito o bancomat (nome comune con cui si indica la carta di debito collegata al conto corrente).

L’attuale normativa che regola i pagamenti con POS prevede una sanzione, in caso di rifiuto da parte del commerciante, di 30 euro più il 4% dell’importo della transazione rifiutata. Da notare, inoltre, che le sanzioni potrebbero essere sospese, in attesa di un decreto attuativo del Ministero competente che sarà chiamato a riformulare la struttura del meccanismo sanzionatorio. 

Il meccanismo è stato introdotto dal Governo Draghi come parte centrale del programma per la digitalizzazione del Paese e per il contrasto all’evasione fiscale. Il provvedimento del nuovo Governo, invece, punta ad ammorbidire il sistema del POS obbligatorio, andando a fissare una soglia più alta per l’importo dei pagamenti che i commercianti non possono rifiutare di accettare con POS.

Cosa cambia per i consumatori con le nuove norme su POS e pagamenti con carte e bancomat

Una volta che la Manovra finanziaria sarà stata definita, il nuovo meccanismo entrerà in vigore per regolamentare i pagamenti in negozio e al POS. In sostanza, con il nuovo limite, i commercianti non saranno obbligati ad accettare pagamenti con carta o bancomat al di sotto dei 60 euro. Solo dopo aver superato quest’importo, infatti, scatteranno le sanzioni legate alla normativa del POS obbligatorio.

Per i consumatori, quindi, diventerà più difficile effettuare piccoli pagamenti con carte e sarà necessario ricorrere in modo più frequente al pagamento in contanti, con tutte le possibili complicazioni che ne conseguiranno, a partire dalla necessità di avere a disposizione una liquidità sufficiente per i pagamenti. Si tratta di un “ritorno al passato” che elimina la svolta verso i pagamenti elettronici voluta dal precedente Governo.

Lato consumatori, diventa necessario assicurarsi di poter azzerare il costo del prelievo di contante in modo da poter prelevare all’ATM senza dover affrontare commissioni più o meno elevate che andranno ad incidere sulle spese complessive. L’azzeramento delle commissioni può essere ottenuto facilmente. Basta puntare su di un conto corrente a zero spese.

Questo tipo di conti prevede in abbinamento una carta di debito gratuita che può essere utilizzata per prelevare all’ATM senza commissioni. Il prelievo senza commissioni può essere di tre tipologie:

  • sempre senza commissioni a prescindere dall’ATM e dall’importo
  • senza commissioni superato un certo importo (generalmente 100 euro)
  • senza commissioni se effettuato all’ATM della propria banca

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Ricordiamo che l’apertura di un nuovo conto corrente può avvenire direttamente online (in alcuni casi è possibile effettuare l’autenticazione anche tramite SPID) a seguito di una procedura di pochi minuti. Richiedere un nuovo conto è sempre un’operazione gratuita. Azzerare i costi del conto corrente e delle carte di pagamento (anche per il prelievo) è possibile e consente di eliminare tutti i costi legati alla gestione del denaro.