Petrolio crollato del 53%: ma perché la benzina è scesa solo del 14%?

In un anno, il prezzo del petrolio è crollato del 53%, mentre la benzina e il gasolio non sembrano essersi adeguati al ribasso. In effetti, i carburanti sono scesi soltanto del 14%. Nel frattempo i margini delle compagnie salgono, ma secondo l'UP i prezzi industriali sono in linea con quelli europei.

Petrolio crollato del 53%: ma perché la benzina è scesa solo del 14%?

Nomisma Energia, si legge su La Stampa Economia, società indipendente di ricerca in campo energetico e ambientale, calcola ogni giorno il «prezzo ottimale» della benzina e del gasolio, considerando il margine lordo per litro in 24 mesi e il prezzo dei carburanti sul mercato internazionale. Stando ai calcoli della società, il prezzo effettivo della benzina nel nostro Paese supera di  5,9 centesimi quello ottimale, mentre la differenza tra il prezzo del gasolio attuale è quello ottimale è di 6,1 centesimi.

Non sono d’accordo con questi calcoli le compagnie petrolifere federate nell’UP, che affermano che i calcoli ufficiali del Ministero dello Sviluppo sono più bassi, rivendicando inoltre che «il prezzo industriale di benzina e gasolio in Italia è sostanzialmente allineato coi prezzi europei».

Tuttavia, un anno fa (6 gennaio 2014) il petrolio costava 0,49 euro al litro (convertendo il barile in litri e i dollari in euro al tasso di cambio di allora, spiega La Stampa), mentre attualmente il litro di greggio costa 0,28 euro. Il margine lordo sul prezzo finale della benzina, quindi, è passato da 0,199 a 0,235 euro per litro.

Si può risparmiare sulla benzina

Bisogna fare attenzione e si può pagare molto di meno per i rifornimenti. Il presidente di Nomisma Energia Davide Tabarelli spiega che «fino a un passato recente i listini dei carburanti variavano entro una decina di centesimi, adesso si arriva a 40. Se uno sta attento, al distributore può pagare il gasolio 1,30 euro e la benzina 1,40. Ma se non ci bada, se accetta la modalità “servito” e si rifornisce ai distributori più costosi, arriva a spendere 1,70 per il diesel e 1,80 per la verde».

Attenzione ai distributori no-logo: secondo Tabarelli, «certi no-logo fanno pagare di più. La garanzia del risparmio si ha nelle stazioni di servizio dei supermercati e quando le compagnie fanno delle promozioni».

Risparmia anche sulle bollette

E’ possibile anche ridurre le spese domestiche in maniera significativa cambiando fornitore. Ad esempio, nel caso di una famiglia con 2-3 figli, con una buona tariffa energia elettrica si possono risparmiare quasi 150 euro/anno in bolletta, più altri 140 euro con alcune delle tariffe gas del mercato libero.
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E non solo: scegliendo una tariffa ADSL senza canone Telecom si possono risparmiare quasi 200 euro all’anno, e preferendo un conto online anziché uno tradizionale allo sportello, la spesa per il conto può essere di 0 euro invece di 130 a 160 euro all’anno.

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