Il nuovo Governo Draghi ha stoppato il Reddito di cittadinanza e con esso anche le Pensioni di cittadinanza sono in stand-by, queste però non sono le uniche novità riguardo al tema pensioni Aprile 2021. In attesa di capire come il nuovo premier e i suoi ministri decideranno di modificare una delle misure che ha riscosso maggior successo in questo anni (almeno tra i percettori).
Non è ancora chiaro quale sarà la versione del Reddito di cittadinanza 2.0, e quindi delle Pensioni. Se i requisiti ISEE saranno confermati potranno percepire questo supporto economico:
- famiglie con ISEE inferiore a 9.360 euro, con patrimonio immobiliare inferiore a 30 mila euro e patrimonio mobiliare fino a 6 mila euro (per persone single) o 10 mila euro (famiglie)
- sono previsti incrementi fino a 7.500 euro se nelle famiglie sono presenti disabili o persone non autosufficienti
Per le Pensioni di cittadinanza il requisito richiesto per poter presentare domanda e ottenere il sostegno è un reddito di 9.360 euro. Per avere gli assegni come pensionati di cittadinanza si deve avere almeno 67 anni, questa pensione può essere riconosciuta a persone solo o che convivono con soggetti non autosufficienti o disabili.
Le date INPS di pagamento pensioni Aprile 2021
A Dicembre 2020 l’INPS ha pubblicato una circolare in cui ha chiarito quali siano i nuovi criteri per i rinnovi delle pensioni Aprile 2021, degli assegni minimi, delle prestazioni di welfare o per i contributi per l’accompagnamento alla pensione. La circolare è la n.148/2020.
Viste le difficoltà legate alla pandemia i governi che si sono succeduti hanno ritenuto opportuno anticipare il pagamento delle pensioni e degli assegni o vitalizi, in modo da poter supportare le famiglie e i cittadini più in difficoltà .
In linea generale stando alle disposizioni introdotte gli assegni saranno versati sui conti correnti o postali a partire dal primo giorno bancabile, le uniche eccezioni sono state rispetto ai pagamenti dei mesi di Gennaio e Febbraio – versamenti avvenuti rispettivamente il 2 Gennaio e il 30 Gennaio.
Ha fatto seguito poi a questo documento un’ordinanza del capo della Protezione civile, Borrelli, che ha stabilito di anticipare i termini di pagamento anche delle prestazioni previdenziali anche per i mesi di Marzo, Aprile e Maggio.
Nella circolare n. 740 del 12 Febbraio 2021 si specifica che la decisione è stata presa: “Allo scopo di consentire a Poste Italiane S.p.A. la gestione dell’accesso ai propri sportelli dei titolari del diritto alla riscossione delle predette prestazioni, in modalità compatibili con le disposizioni in vigore adottate allo scopo di contenere e gestire l’emergenza epidemiologica da COVID-19, salvaguardando i diritti dei titolari delle prestazioni medesime”.
Secondo quanto stabilito quindi le pensioni di Marzo sono state versate a partire dal 22 Febbraio, le pensioni Aprile 2021 verranno versate il 26 Marzo e quelle di Maggio 2021 saranno anticipate al 26 Aprile. Se l’INPS rispetterà questi termini i pensionati potranno ritirate il proprio assegno in base al seguente ordine e secondo questo calendario:
- cognomi dalla A alla B ritiro il 26 Marzo
- chi ha un cognome che inizia per C o D il 27 Marzo
- da E a K ritirano il 29 Marzo
- 30 Marzo vengono pagate le pensioni dalla L alla O
- i cittadini che hanno un cognome dalla P alla R ritiro il 31 Marzo
- i cognomi da S a Z avranno l’assegno il 1 Aprile
La circolare ha chiarito quali saranno anche le scadenze di pagamento dei prossimi due mesi. Per sapere con precisione in quale giorno potrete recarvi agli sportelli per il ritiro del vostro assegno Poste.it pubblica sempre un calendario aggiornato qualche giorno prima delle date indicate dal Governo.
Come richiedere l’accredito sul conto corrente
Per evitare file e assembramenti, e quindi per tutelarvi dal possibile contagio del virus, potete farvi accreditare la pensione Aprile 2021 sul conto corrente o sulle carte con IBAN. Chi ha già attivato il servizio di accredito riceverà la pensione il primo giorno del mese, fanno eccezione solo i mese in cui il primo del mese coincide con un festivo.
Per potere avere l’accredito sulle carte o sul conto corrente non dovrete fare altro che scaricare il modulo che trovate a questo indirizzo dell’INPS (inps.it/nuovoportaleinps) e compilarlo con i vostri dati personali e quelli del conto bancario o postale. La stessa domanda si può rivolgere alla propria banca.
Assegni annuali e semestrali, come funzionano
Non tutti i soggetti che hanno diritto alla pensione ricevono gli assegni mensili. Ci sono anche alcune persone che hanno dei trattamenti minimi che vengono corrisposti con cadenze diverse. Dato che gli assegni per questi cittadini sono di importi molto esigui, vi va da 0,01 a 75 euro, queste pensioni vengono versate in un unico accredito che può essere pagato ogni sei mesi o una volta l’anno.
La circolare INPS di Dicembre ha specificato quali saranno nel 2021 i termini previsti per il pagamento delle pensioni a calcolo tra il 2% e il 15% dei trattamenti minimi. Il meccanismo di calcolo di questi importi si basa sul loro mensile e il saldo avviene con rate di 6 mesi. Le scadenze fissate per il 2021 sono:
- gli assegni che coprono il periodo Gennaio-Giugno 2021 di importi tra 10 euro e 75 euro sono stati accreditati il 5 Gennaio 2021
- il 1° Luglio 2021 avverranno i pagamenti delle pensioni con importo mensile lordo da 10,01 euro a 75 euro per il periodo Luglio-Dicembre (compresa la tredicesima)
- per importi da 0,01 euro a 10,00 euro il versamento delle rate annuali (che comprendono la tredicesima) è avvenuto entro il 5 Gennaio 2021
Quali saranno gli importi minimi delle pensioni
Gli assegni minimi e le pensioni sociali avrebbero dovuto subire dei piccoli ritocchi, ma secondo le ultime notizie questo ricalcolo dei trattamenti minimi nella sostanza sarà pari a zero.
L’INPS con la messaggio n. 173/2021Â ha inviato alcune precisazioni sulle perequazioni delle pensioni, secondo questa nuova tabella ecco quanto percepiranno i lavoratori socialmente utili, i pensionati con la minima e altri soggetti che hanno diritto ai trattamenti previdenziali:
- per lavoratori autonomi e dipendenti la minima è 515,58 euro
- vitalizi 293,90 euro
- pensioni sociali 379,33 euro
- assegni sociali 460,28 euro
- LSUÂ 444,52 euro
- superminimi 548,70 euro
Il massimo dell’adeguamento previsto è pari all’1,25%, questa rimodulazione sarà applicata a chi ha diritto alla pensione minima e chi riceve un assegno pensionistico fino a 3 volte il valore della minima. I soggetti che invece hanno diritto ad una pensione che va da 3 a 5 volte la minima la perequazione sarà dell’1,125%. Il resto delle pensioni sarà ricalcolata con un coefficiente dello 0,937%.
Non riceveranno questi incrementi pensionistici questi soggetti che hanno le proprie casse professionali o chi rientra in alcune classi speciali, ecco chi è escluso:
- chi riceve indennizzo per la cessazione dell’attività commerciale (INDCOM)
- coloro che hanno diritto a prestazioni a carattere assistenziale o alle pensioni per le vittime di atti di terrorismo e delle stragi
- pensioni di vecchiaia in cumulo a formazione progressiva
- prestazioni a carico delle assicurazioni facoltative e pensioni a carico del fondo clero ed ex ENPAO
- prestazioni di accompagnamento a pensione come l’Apesocial (non subisce adeguamenti)
Quali funzioni si possono fare con INPS online
Per poter comunicare con l’INPS per inoltrare i dati sui trattamenti pensionistici, inviare i documenti per modificare i dati di versamento delle pensioni o per chiedere la simulazione del proprio assegno pensionistico. Si potrà accedere al sito dell’ente che si occupa di previdenza sociale con lo SPID o con la CIE 3.0. In passato era stato attivato un PIN dispositivo, questo sistema però è stato progressivamente abbandonato in favore delle identità digitali.
Tra le funzioni digitali che l’INPS ha messo a disposizione dei cittadini ci sono:
- simulatore pensioni
- domande Quota 100
- scaricare certificazioni
- Apesocial
- la richiesta dei bonus asili nido
- bonus 600 euro
- maternità o paternitÃ
- Cassa integrazione
- Borse di studio
Se non avete ancora attivato lo SPID dovrete richiederlo ad uno degli emittenti convenzionati: Poste, Aruba, Infocert, Sielte ID, TIM ID, ecc… Per poter inoltrare la richiesta di questo servizio di identità digitale vi saranno richiesti i dati della carta di identità o del passaporto, l’indirizzo di residenza e domicilio e il codice fiscale. Lo SPID da Marzo è divenuto, tra l’altro, l’unico mezzo per comunicare con gli uffici della Pubblica amministrazione.
Cassetti cittadini e aziende
Un altro servizio che può essere molto utile è il Fascicolo previdenziale del cittadino, accedendo a questa pagina potrete controllare i vostri dati previdenziali: contributi versati, reddito, simulazione pensione futura, certificazioni sanitarie.
Ci sono anche dei cassetti per le varie tipologie di aziende che permettono il controllo degli estratti conto, della situazione debitoria, delle comunicazioni inviate, e consentono una comunicazione bidirezionale tra impresa e istituto. Collegandosi a queste pagine, sia i cittadini che le aziende, possono anche rivolgersi al canale di Aiuto online per ottenere chiarimenti su come inviare le comunicazioni telematiche all’ente.
Il Cassetto del cittadino è il canale che permette anche di visualizzare l’esito della propria domanda di pensione. Accedendo voi potrete sapere quindi se è stata accolta o respinta, potrete anche richiedere verifica del vostro passato e presente contributivo e previdenziale. Chi ha già ottenuto l’approvazione con il Fascicolo potrà accedere ai dettagli sulle prestazioni e potrà anche gestire le deleghe.