Pagamenti elettronici: ci saranno multe nel 2022 per chi non li accetta?

Sono in arrivo novità per quel che riguarda i pagamenti elettronici con le carte, negli ultimi anni sono cambiate molte cose rispetto alle commissioni per gli acquisti con il POS per clienti ed esercenti. Ecco quali sono i regolamenti del bonus bancomat e della nuova normativa per negozianti e professionisti sui pagamenti con carte

Pagamenti elettronici: ci saranno multe nel 2022 per chi non li accetta?

Alla tua domanda: “Posso pagare con carta” dal 2023 i negozianti e i professionisti non potranno più risponderti di no. Il Parlamento ha infatti approvato un nuovo provvedimento proprio nei giorni scorsi, il Decreto 152/2021 all’articolo 19/ter stabilisce nuove regole rispetto all’obbligo di accettare i pagamenti elettronici con POS. Il nuovo atto del Governo è solo un nuovo adeguamento a quanto stabilito già nel 2014 sull’accettare i pagamenti con le carte.

Finora, nonostante l’obbligo di accettare bancomat e carte fosse già in vigore, non erano previste delle sanzioni per quegli esercenti e professionisti che si rifiutavano di accettare i pagamenti POS dei clienti. L’azione fa parte di diverse strategie adottate dagli ultimi Governi per incentivare l’uso degli strumenti tracciabili e per ridurre i pagamenti in contanti.

Le sanzioni per chi non accetta pagamenti elettronici

Dal 2023 se chiederai di pagare con carte e l’esercente si rifiuterà di accettare le transazioni le multe potranno andare da 30 euro al 4% dell’importo del pagamento negato. La multa sarà quindi proporzionata alla spesa, se il pagamento è pari a 50 euro la sanzione sarà pari a 32 euro mentre per importi minimi da 1 a 30 euro pagherai comunque 30 euro di multa.
In passato i commercianti potevano rifiutare i pagamenti inferiori a 30 euro, ma con la Legge di Stabilità 2016 il Governo ha portato la soglia a 5 euro. I professionisti e i negozianti si sono spesso lamentati per le commissioni applicate sugli acquisti POS, ma con il nuovo bonus bancomat gli esercenti e chi possiede una partita IVA potrà contare su detrazioni fiscali e contributi per abbattere le spese di servizio.
La guida approfondirà entrambe le decisioni del Governo per ridurre l’uso del contante e incentivare i pagamenti elettronici. Le nuove sanzioni per chi rifiuta i pagamenti con le carte sono state approvate a maggioranza in Parlamento ed è inserita tra le misure del Decreto Recovery Fund. Il provvedimento adesso è nelle mani del Senato che dovrà dare il suo parere entro il 5 Gennaio.

Sono ormai molti anni, dal 2014, che vige in Italia l’obbligo di avere il POS e di accettare i pagamenti con le carte, ma l’assenza di una sanzione per chi non rispettava la norma in vigore ha portato molti esercenti e professionisti a ignorarla. Quante volte ti è capitato di sentirti dire che non potevi pagare con il POS?

Da quando il Governo ha messo in atto le sue azioni per incentivare l’uso delle carte come strumento di pagamento sono aumentate le transazioni con le carte. Dal 2014 al 2021 le operazioni con POS sono passate da 657 milioni a 1,6 miliardi, le somme transate sono raddoppiate da 40 miliardi di euro a 80 miliardi di euro.

Secondo quanto dichiarato a Wired da Ivano Asaro, direttore dell’Osservatorio Innovative payments della School of management del Politecnico di Milano: “In pochi anni è stato fatto un grosso lavoro. Prima molti contratti prevedevano una commissione fissa più una a percentuale, ma oggi molte banche hanno tolto le quote fisse, lasciando solo quelle variabili che possono essere più o meno alte”.

Bonus bancomat

Per quanto riguarda invece il bonus bancomat, ecco quali sono gli aggiornamenti su questa misura. Per incentivare i negozianti e i professionisti ad accettare i pagamenti con carte l’iniziativa del Governo ha stabilito l’azzeramento delle commissioni per gli esercenti quando i clienti pagano con POS. Questa misura è in vigore dal 1° Luglio 2021 al 30 Giugno 2022.

Per chi non si è ancora attrezzato con un dispositivo per i pagamenti POS può ottenere uno sconto sulle spese per l’acquisto o il noleggio dei dispositivi. L’importo della tua detrazione fiscale applicata dipenderà dal dispositivo che decidi di usare e dai tuoi incassi. Se gli incassi dell’attività in un anno rientrano tra i 200 mila euro e 1 milione di euro, il bonus sarà pari al 40%, per profitti fino a 5 milioni di euro il contributo sarà del 10%. Lo sconto massimo che si può ottenere è del 70% ed è pari a 160 euro, il bonus si applica alle attività con incassi fino a 200 mila euro.

Come funzionano i pagamenti POS carta di credito

I commercianti pagano un canone e delle commissioni su ogni transazione effettuata con il POS. Sul sito della società Axerve, gruppo che si occupa di pagamenti POS e di e-commerce, sono riportati i risultati di una ricerca che mostra quali siano i costi medi stimati per avere un POS per un esercente.

La spesa da sostenere per un’attività per il POS può andare da 2 mila a 5.400 euro circa in un anno, quasi il 2% dei guadagni effettivi dei negozianti vengono spesi per questo strumento. I costi complessivi possono anche essere maggiori, non esistono stime precise però perché rispetto alla spesa totale vanno considerate sia voci fisse che variabili. Il canone per esempio rientra nei costi fissi, così come l’installazione e il contributo minimo per transazione; tra i costi variabili invece ci sono le spese di commissione a percentuale imposte gli istituti.

Per gli utenti che vogliono pagare con le carte è invece necessario innanzitutto scegliere se usare una carta di debito o di credito, le prime sono carte che attingono al conto corrente mentre quelli a credito sono strumenti di pagamento i cui importi possono essere rimborsati a credito. Le carte di credito possono essere richieste da utenti maggiorenni, residenti in Italia e con un conto corrente attivo.

I documenti da presentare quando fai domanda per attivare una carta ad un emittente che non sia la tua banca sono:

  • copia e numero documento d’identità
  • codice fiscale
  • documentazione relativa al reddito (busta paga, pensione o dichiarazione dei redditi)
  • residenza
  • permesso di soggiorno (per stranieri)

I migliori strumenti per i pagamenti elettronici

Per legge gli emittenti e gli esercenti non possono caricare i costi del POS sui clienti, anche se non sono previste commissioni quanto effettui un acquisto questo non significa che non esistano carte più convenienti di altre per te. Per trovare la carta più adatta alle tue abitudini di spesa e prelievo puoi utilizzare il comparatore di SOStariffe.it. Tra gli elementi che possono fare la differenza per gli utenti ci sono il costo del canone o il plafond (ci sono carte con limiti di spesa fino a 3 mila euro o personalizzabili), le condizioni su prelievi e anticipi di contante e per gli acquisti in valuta straniera.

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Ecco quali sono le caratteristiche migliori carte di credito disponibili a Settembre:

Carte Tipologia Canone Limiti spesa e prelievo Commissioni Servizi Requisiti
DOTS carta di debito con IBAN gratuito 999 euro al mese

prelievo massimo 250 euro al giorno
prelievo in Italia e in UE gratis

prelievi zona extra UE 3,45 euro
App per gestire i tuoi risparmi

carte virtuale

buono di benvenuto da 10 euro
Maggiore età e un indirizzo di residenza in Italia
Carta N26 carta conto gratuita 5.000 euro al mese

2.500 euro di prelievo (sempre di importi presenti sul conto)
prelievi 2 euro per ogni operazioni in Italia e in UE App

puoi pagare con lo smartphone

carta virtuale
Apertura conto N26
Tinaba carta conto gratuito 12.500 euro al mese

soglia massima prelievo giornaliera 250 euro
2 euro minimo per ogni prelievo App

estratto conto online gratuito

puoi pagare con Google Pay e Samsung Pay
Maggiore età e residenza in Italia
Widiba Carta Classic carta di credito 20 euro l’anno 1.500 euro al mese 2 euro per ogni prelievo in Italia o all’estero Notifiche Push delle operazioni

Estratto conto online gratis (cartaceo ti costa 1 euro)
Accredito sul conto mensile di almeno 800 euro o una giacenza media di 3 mila euro
Widiba Carta Gold carta di credito 50 euro l’anno 3.000 euro al mese

Nessun limite
minimo 2 euro per ogni prelievo o il 4% dell’importo Notifiche Push

SMS di avviso delle operazione compiute
Addebito minimo di 800 euro su conto corrente o patrimonio da 3.000 euro
American Express Carta Verde carta di credito 75 euro l’anno

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1,25 euro commissione minima su prelievo da ATM  o 3,9% dell’importo prelevato
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