Che cos’è Optima Italia
Il nome più atteso, Free Mobile di Iliad, arriverà solo nel 2018, ma fino a quel momento continueremo a veder esordire piccoli e medi operatori low cost nello scenario della telefonia mobile in Italia, destinato e diventare sempre più affollato con lo spazio lasciato libero dalla fusione di Wind e 3.
In qualche caso si tratta di vecchie conoscenze: ad esempio Optima, la società ribattezzata la “Google del Sud” fondata dai due giovani imprenditori napoletani Danilo Caruso e Alessio Matrone, e che oggi è una multiutility in crescita, attiva nell’offerta integrata B2B e B2C di energia, fibra ottica e telefono.
Il ritorno dopo l’addio del 2015
Optima, che dal 2012 al 2015 tentò l’avventura della telefonia mobile su rete 3, dovrebbe infatti tornare a offrire SIM da operatore virtuale grazie a Effortel, enabler che opera sotto rete Vodafone, con la possibilità teorica di partire subito con servizi molto competitivi, come la connessione sotto rete 4G.
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Lo scorso 31 marzo infatti Optima Italia ha ottenuto l’autorizzazione per operare come ESP MVNO a livello nazionale dal Ministero dello Sviluppo Economico, e ha già comunicato agli altri gestori la data prevista di inizio fornitura del servizio di portabilità del numero mobile e del credito residuo. Ancora nulla, naturalmente, sulle tariffe, ma l’adempimento di queste operazioni fa ipotizzare un esordio non troppo lontano nel tempo.
Dopo l’arrivo di Kena Mobile, e in attesa di Vectone Mobile, CloudItalia, il nuovo MVNO di Vodafone a naturalmente di Iliad, insoma, il panorama delle offerte per smartphone e telefonini sta per arricchirsi di un nuovo protagonista.