Offerte di telefonia legate all'inflazione: WINDTRE lancia le prime tariffe

Dopo le anticipazioni delle scorse settimane, questa settimana si registra il "debutto ufficiale" delle offerte indicizzate all'inflazione per la telefonia mobile e la telefonia fissa. Il primo operatore a lanciare tariffe con una clausola che prevede l'adeguamento automatico del canone all'inflazione è WINDTRE che ha appena rinnovato il suo listino di offerte con nuove proposte che includono questa nuova clausola. Ecco come funzionano le nuove offerte indicizzate all'inflazione, almeno nella versione proposta da WINDTRE, e cosa cambia per gli utenti finali.

In 30 secondi

Come funzionano le offerte legate all'inflazione di WINDTRE:
  • il canone mensile viene adeguato ogni anno in base all'andamento dell'indice dei prezzi al consumo ISTAT
  • l'aumento è pari ad almeno il 5% ed entra in vigore nel primo trimestre dell'anno
  • l'adeguamento all'inflazione non è una rimodulazione unilaterale
  • le offerte già attive, sia per la telefonia mobile che per quella fissa, non seguiranno questo meccanismo
Offerte di telefonia legate all'inflazione: WINDTRE lancia le prime tariffe

La crescita dell’inflazione registrata nel corso degli ultimi mesi sta avendo un impatto netto sull’economica ed anche il settore delle utenze deve fare i conti con la tendenza all’aumento dei prezzi. Da questa nuova esigenza nascono le tariffe indicizzate in base all’inflazione per la telefonia mobile e il settore delle offerte Internet casa. Nelle scorse settimane, l’amministratore delegato di TIM aveva anticipato l’arrivo di offerte indicizzate entro la fine dell’anno in corso.

Ad introdurre, per la prima volta in Italia, questo tipo di tariffe è, però, WINDTRE che ha appena rinnovato la sua gamma di offerte con il lancio di nuove soluzioni tariffarie “arricchite” da una nuova clausola che consentirà all’operatore di adeguare il canone mensile dell’offerta attiva all’inflazione, andando a fissare una percentuale minima di rincaro. Un’eventuale modifica delle condizioni tariffarie entrerà in vigore soltanto nel primo trimestre del 2024.

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Ecco i dettagli completi:

Come funzionano le offerte indicizzate all’inflazione presentate da WINDTRE

LE OFFERTE INDICIZZATE ALL’INFLAZIONE SPIEGATE IN 5 PUNTI
1. Il canone mensile di una tariffa “indicizzata” si adegua ogni anno in base all’andamento dell’inflazione
2. Il riferimento è l’indice nazionale dei prezzi al consumo FOI dell’ISTAT
3. Il rincaro previsto è pari ad almeno il +5% su base annua e entra in vigore ad inizio anno (il primo rincaro è fissato per gennaio 2024)
4. L’adeguamento all’inflazione non è una rimodulazione
5. Per le offerte già attive non è prevista l’applicazione di questo meccanismo salvo modifica unilaterale del contratto da parte dell’operatore (con possibilità di recesso senza costi per il cliente)

A chiarire il meccanismo che regolerà le offerte indicizzate all’inflazione è lo stesso operatore. Le offerte disponibili sul sito WINDTRE presentano ora una nuova dicitura. Tra le caratteristiche delle offerte fibra, infatti, è opera possibile individuare la voce Adeguamenti in cui si legge il seguente messaggio:

Da gennaio 2024, in caso di variazione annua positiva dell’indice nazionale dei prezzi al consumo FOI rilevata da ISTAT nel mese di ottobre dell’anno precedente, WINDTRE ha titolo di aumentare entro il primo trimestre dell’anno il prezzo mensile del Servizio di un importo percentuale pari alla variazione di tale indice o comunque pari almeno al 5%. L’adeguamento non costituisce una modifica contrattuale ai sensi dell’art. 13 delle Condizioni Generali di Contratto e, pertanto, non conferisce al Cliente diritto di recesso senza costi dal Contratto. Per ulteriori dettagli verifica le Condizioni Generali di Contratto.

Anche per quanto riguarda la telefonia mobile viene introdotta una nuova dicitura, questa volta chiamata Clausola Istat in cui si può leggere:

Da gennaio 2024, in caso di variazione annua positiva dell’indice nazionale dei prezzi al consumo FOI rilevata da ISTAT nel mese di ottobre dell’anno precedente, WINDTRE ha titolo di aumentare entro il primo trimestre dell’anno il prezzo mensile del Servizio di un importo percentuale pari alla variazione di tale indice o comunque pari almeno al 5%, senza che ciò comporti diritto di recesso senza costi dal Contratto come meglio descritto nelle Condizioni Generali di Contratto.

Le caratteristiche delle offerte indicizzate all’inflazione sono chiare. Sulla base dell’indice dei prezzi al consumo FOI, infatti, WINDTRE si prepara ad adeguare periodicamente il canone mensile delle sue offerte con un incremento pari ad almeno il 5%. L’aumento dipenderà dalle rilevazioni Istat del mese di ottobre e entrerà in vigore nel primo trimestre dell’anno successivo. Di conseguenza, per le nuove offerte attivate oggi, il primo adeguamento arriverà non prima di gennaio 2024.

Per quanto riguarda il nuovo listino di offerte WINDTRE, per la fibra ottica, si registra l’introduzione di un’offerta senza variazioni per 24 mesi che va ad affiancare l’offerta “standard” ma proponendo un costo più alto di 9 euro al mese. Tale offerta prevede ugualmente un adeguamento all’inflazione dopo 24 mesi. Al momento, non sono state introdotte opzioni alternative con prezzo bloccato per la gamma di offerte di telefonia mobile da parte dell’operatore.

Da notare, come sottolinea lo stesso operatore, che l’adeguamento all’inflazione non è una rimodulazione. Non si tratta, infatti, di una modifica unilaterale del contratto. L’aumento del canone, come definito da WINDTRE, rappresenta una parte integrante del contratto sottoscritto dal cliente con l’operatore che applicherà la relativa clausola per adeguare il costo mensile dell’offerta all’andamento dell’inflazione su base annua.

C’è, però, una precisione da fare. L’introduzione della clausola che lega il canone mensile all’inflazione non è retroattiva. In sostanza, le offerte già attive non saranno adeguate all’inflazione. Gli operatori che decideranno di introdurre questo meccanismo dovranno, quindi, applicare una rimodulazione ai propri clienti, con l’introduzione di una specifica “clausola Istat”. Tale rimodulazione renderà possibile esercitare il diritto di recesso senza costi aggiuntivi.

Al momento, oltre a WINDTRE che ha già introdotto questo meccanismo, anche TIM ha confermato l’interesse verso l’introduzione di offerte legate all’inflazione. Ulteriori provider del settore di telefonia, sia fissa che mobile, potrebbero seguire l’esempio dei due operatori nel corso del prossimo futuro. Ne sapremo di più, senza dubbio, nel corso dei prossimi mesi.