Offerte di telefonia collegate all'inflazione: la proposta che apre le porte ai rincari

Negli ultimi mesi si è registrata una sostanziale crescita dell'inflazione che, inevitabilmente, sta influenzando l'economia italiana e che, in base ad una nuova proposta, potrebbe influenzare anche il canone mensile delle offerte di telefonia mobile e delle offerte Internet casa. La proposta in questione è stata presentata da WINDTRE a AGCOM ed è stata riportata in queste ore dagli organi di stampa. Ecco i dettagli emersi in queste ore:

Offerte di telefonia collegate all'inflazione: la proposta che apre le porte ai rincari

Nelle ultime ore, è emerso il contenuto di una lettera inviata da WINDTRE, primo operatore di telefonia mobile in Italia e punto di riferimento anche del mercato della telefonia fissa, ad AGCOM, il Garante per le Comunicazioni. La lettera contiene una proposta che, se venisse applicate, comporterebbe sostanziali aumenti per le famiglie e, più in generale, per i consumatori finali.

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Legare il canone mensile delle offerte Internet all’inflazione: una proposta che apre la porta a futuri rincari

LA PROPOSTA DI WINDTRE ALL’AGCOM
  • Collegare il canone mensile all’andamento dell’inflazione con aggiornamenti automatici
  • Per gli operatori ci sarebbero più risorse per investire nella rete e nei servizi al cliente
  • Per i clienti finali arriverebbero sostanziali rincari

Stando a quanto rivelato dal quotidiano, infatti, la proposta prevede la creazione di un meccanismo in grado di legare il canone mensile di un’offerta all’andamento dell’inflazione, in positivo o in negativo. In sostanza, periodicamente, il canone di un’offerta (di telefonia mobile o per la connessione Internet di casa) dovrebbe essere adeguato all’andamento dell’inflazione rilevato.

Ad esempio, con un’inflazione al 5% si registrerebbe, in base al meccanismo ipotizzato, un incremento del 5% del canone delle offerte. L’adeguamento verrebbe applicato in automatico con un meccanismo che, quindi, andrebbe ad adottare una serie di aggiornamenti periodici mantenendo un legame stretto tra inflazione e costo effettivamente sostenuto dal cliente finale.

Per gli operatori, un meccanismo di questo tipo consentirebbe di investire nella rete e migliorare i servizi offerti ai clienti senza il rischio che l’inflazione vada a limitare il valore dei ricavi registrati. Naturalmente, soprattutto in questo momento, un meccanismo di questo tipo andrebbe a rappresentare uno svantaggio notevole per i clienti, almeno per quanto riguarda le spese da sostenere.

Con un’inflazione galoppante e con il rischio di nuovi aumenti dietro l’angolo, infatti, gli utenti si troverebbero di fronte ad un ulteriore aumento delle spese. Anche la “certezza” del canone mensile fisso verrebbe messa in discussione dall’evoluzione dell’inflazione, comportando rincari ulteriori per gli utenti finali. Per gli utenti potrebbe esserci un parziale vantaggio da questo meccanismo con un possibile (ma sempre tutto da verificare) miglioramento dei servizi proposti dagli operatori.

Il meccanismo che legherebbe i canoni delle offerte con l’inflazione sarebbe automatico. Gli aggiornamenti tariffari non riguarderebbero, quindi, le “consuete” rimodulazioni, regolate dal nuovo Codice delle Comunicazioni elettroniche che ora impone agli operatori di fornire un preavviso di almeno 60 giorni ai clienti prima di applicare modifiche alle offerte attivate.

Come si legge su IlSole24Ore, secondo la proposta: “l’Agcom potrebbe considerare che gli adeguamenti tariffari fino al valore dell’inflazione non sono modifiche unilaterali del contratto. In più si potrebbe ragionare su un indice composito che tenga conto non solo dell’inflazione ma anche degli investimenti degli operatori, realizzando così anche una funzione di incentivo all’innovazione continua”

Per il momento si tratta solo di una proposta

Il meccanismo ipotizzato, al momento, non rappresenta nulla di più di una proposta da parte di uno dei principali operatori di telefonia mobile del Paese. Non c’è alcun progetto per collegare l’importo del canone mensile all’andamento dell’inflazione anche se, in futuro, non possiamo escludere che arrivino ulteriori novità in tal senso.

Di certo, per i consumatori finali, un meccanismo di questo tipo rischierebbe di tradursi in una nuova stangata. Dopo gli aumenti registrati dalle bollette di luce e gas, infatti, ulteriori aumenti anche sui servizi di telefonia potrebbero risultare difficilmente sostenibili, soprattutto dalle famiglie meno abbienti. Staremo a vedere quali saranno le novità in tal senso.

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Come difendersi dall’inflazione scegliendo le migliori offerte di telefonia

L’inflazione comporta un inevitabile aumento delle spese. Fino a quanto non ci sarà un rimedio contro questo problema quanto mai attuale, per i consumatori finali è necessario prestare la massima attenzione alle spese da sostenere, andando alla ricerca delle opzioni migliori per massimizzare il risparmio.

Grazie al comparatore di SOStariffe.it per offerte Internet casa è possibile, ad esempio, individuare, facilmente e in pochi click, le tariffe per la connessione Internet (tramite fibra ottica oppure altre connessioni) più vantaggiose disponibili. In questo modo, ridurre i costi sarà possibile anche senza rinunciare ad una connessione ad alta velocità.

Da notare, invece, che grazie al comparatore di offerte di telefonia mobile si potranno individuare le tariffe più vantaggiose per il proprio smartphone, andando a massimizzare i bonus (minuti, SMS e Giga) inclusi e ridurre il costo mensile applicato dall’operatore.