Lo scandalo-batteria e la risposta di Apple
Il caso ha tenuto banco per tutta la fine del 2017 nel mondo della telefonia mobile: Apple ha ammesso di aver rallentato artificialmente i vecchi modelli di iPhone con batterie usurate, in modo da non rischiare spegnimenti improvvisi, pagando il prezzo di prestazioni un po’ diminuite. Una soluzione ragionevole, ma che è stata fatta totalmente all’oscuro dei clienti: almeno fino a quando alcuni utenti di Reddit non hanno effettuato degli inequivocabili test prima e dopo la sostituzione della batteria con una nuova di zecca, mettendo a nudo senza possibilità di appello la strategia di Cupertino.
Apple, che ha subito respinto le prevedibili accuse di obsolescenza programmata – non rallenta gli iPhone più vecchi per spingere all’acquisto di nuovi modelli, ma per evitare malfunzionamenti quando un componente fondamentale con la batteria non lavora più come dovrebbe – ha anche chiesto scusa ufficialmente per bocca del CEO Tim Cook, promesso un aggiornamento di iOS per far fronte al problema e soprattutto deciso un piano di sostituzione batteria a prezzi superscontati: 29 euro invece dei consueti 89 euro.
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Come capire se la propria batteria non va
Per cominciare va subito precisato che il piano di sostituzione riguarda soltanto l’iPhone 6 e i modelli più recenti (quindi anche 6s, 6s Plus, SE, 7, 7 Plus). Inoltre la sostituzione (gratuita nel primo anno di utilizzo, per la garanzia) è scontata solo nel caso in cui si dimostri che la batteria è più usurata di quanto Apple garantisca, cioè all’80% della sua capacità originale per 500 cicli di ricarica.
Ma come si fa a capire se si rientra o meno in questa fattispecie? Basta usare un’applicazione ad hoc, come ad esempio Battery Life, in grado di analizzare lo stato della batteria e fornire un report accurato sulla sua condizione.
In alternativa esistono altri metodi per sincerarsi delle condizioni della batteria: dall’eventuale avviso presente nella sezione “Batteria” delle impostazioni (compare quando lo stato di salute del componente è inferiore al 70%, ed è di fatto la conferma che Apple sta riducendo le prestazioni del dispositivo via software per evitare malfunzionamenti) a software molto più sofisticati che possono venire utilizzati quando il telefonino è collegato a un Mac.
Nel caso in cui il vostro smartphone rientri tra i beneficiari del piano di Apple, basta visitare un Apple Store o, se non ce n’è uno nelle vicinanze, richiedere il ritiro a domicilio dell’iPhone, a un costo di 12,20 euro.