Sulle strade a scorrimento veloce, o sulle quali (comunque) le forze dell’ordine non possono fermare i veicoli, la legge consente l’uso di apparecchiature di rilevamento di velocità: i ben noti autovelox. Quando l’infrazione viene rilevata con autovelox, essendo impossibile la contestazione immediata, il Codice della Strada prevede che la multa venga recapitata al destinatario entro 90 giorni dal rilevamento. Le sanzioni ricevute al domicilio oltre questo termine possono considerarsi multe invalide.
Ed è quello che è accaduto a Milano: una valanga di multe invalide, o meglio illegittime, sono state recapitate agli automobilisti oltre 90 giorni dalla presunta infrazione. Ma non è tutto. I ricorsi pendenti presso il Giudice di Pace del capoluogo lombardo sono migliaia, e la maggior parte di essi sono stati già persi dal comune a causa del rilevamento di multe invalide. Il comune di Milano sta svuotando le casse in legali, ma anche per pagare su ogni causa la tassa d’opposizione pari a 43 Euro.
L’associazione Altroconsumo consiglia agli automobilisti di fare ricorso avverso le multe invalide, facendo attenzione alla data presente sul verbale ricevuto a domicilio. Affinché la sanzione sia inefficace infatti, occorre che la stessa sia stata recapitata oltre 90 giorni dall’infrazione. Non solo multe per eccesso di velocità però, numerose sono anche le sanzioni per mancato pagamento dell’assicurazione auto.
Avverso le stesse però, è impossibile fare ricorso se effettivamente, le assicurazioni obbligatorie non sono state pagate. E’ importante sapere che chi non versa il premio Rc auto è soggetto a sanzioni che partono da 841 Euro e che comportano il sequestro del veicolo.
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