Limite contante: costi e vantaggi delle principali carte di pagamento

La Manovra finanziaria 2020 prevede di incentivare i pagamenti elettronici e di penalizzare l'uso del contante. SosTariffe.it ha quindi studiato le condizioni proposte dai diversi istituti per richiedere le migliori carte in circolazione, ecco i risultati della ricerca sulle carte di credito più convenienti

Limite contante: costi e vantaggi delle principali carte di pagamento

L’Osservatorio di SosTariffe.it ha pubblicato una nuova indagine sulle carte di credito. Lo studio capita a pennello, proprio in vista dell’entrata in vigore del piano Cashless che attiverà una serie di nuove agevolazioni legate all’uso dei sistemi di pagamento elettronici.

Per chi non fosse aggiornato sui recenti sviluppi, il Governo Conte Bis sta puntando ad incrementare la lotta all’evasione fiscale con limitazioni nell’utilizzo del contante, con tanto di sanzioni ai commercianti senza POS, e carcere per gli evasori. La guerra al contante è scattata e per incentivare i cittadini a limitare l’uso della moneta e ad aumentare le transazioni con carte di credito e bancomat è stato introdotto il Bonus befana.

La misura è una sorta di cashback sugli acquisti effettuati dai cittadini con carte di credito e bancomat e sarà attivo da luglio 2020. Una volta entrato in vigore, il provvedimento consentirà a chi utilizza sistemi di pagamento elettronici di richiedere la restituzione di quote delle somme spese. Saranno inoltre messi in palio dei premi con la lotteria degli scontrini.

Quali carte di credito offrono le condizioni migliori?

La ricerca di SosTariffe.it ha analizzato i diversi tipi di carte di credito disponibili al 31 Ottobre 2019:

  • Carte con iban
  • Carte a rate o revolving
  • Carte a saldo
  • Carte ricaricabili

Per ciascuna di queste tipologie sono stati presi in considerazioni il canone medio richiesto, le condizioni di pagamento del conto, le commissioni sulle operazioni effettuate, oltre, ovviamente ai limiti di spesa imposti. Lo studio, riassunto nella tabella, è stato condotto tramite lo strumento di comparazione di SosTariffe.it.

Se non avete ancora una carta di credito e volete valutare quale sia quella più adatta a voi potete avviare una ricerca personalizzata tramite il comparatore del sito inserendo le caratteristiche che preferite: canone zero, senza conto corrente, per minori, e tante altre opzioni.

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Carta a saldo: i vantaggi e i limiti

Si tratta delle carte di credito comunemente intense, sono quindi quei prodotti che si possono ottenere in abbinamento all’apertura di un conto corrente in banca o alle Poste. Queste carte hanno un tetto massimo di spesa mensile e il saldo dei pagamenti effettuati verrà scalato dal deposito della carta mensilmente, in genere entro il 15 del mese successivo agli acquisti.

Alcune carte a saldo vengono offerte a canone gratuito, ma facendo una media generale delle proposte attuali del mercato la ricerca di SosTariffe.it mostra un costo medio del canone di 6.30 €. A cui va abbinata una spesa di attivazione della carta che, sempre facendo una stima complessiva, si aggira intorno ai 2.60€.

Dallo studio delle condizioni poste su prelievi e operazioni POS è emerso che l’utilizzo delle carte a saldo per i pagamenti elettronici in negozi e online in Italia e in Ue è gratuito. Il costo delle operazioni al di fuori della Comunità europea è dell’1.50% della spesa.

Le commissioni sui prelievi con le carte a saldo

Discorso diverso quello relativo alle commissioni per i prelievi di contante da ATM. In media i titolari delle carte hanno a disposizione 90 prelievi gratuiti ogni mese. Una volta raggiunta questa soglia saranno applicate delle spese piuttosto elevate.

Per esempio, per chi prelievi contante dalla propria banca in Italia la commissione si aggira intorno al 3.31% della somma prelevata se l’operazione avviene all’estero sarà del 3.54%. Per un prelievo all’estero, in territorio Ue, il costo della transazione sale a 3.65% dell’importo prelevato. Utilizzare la carta per ritirare denaro contante mentre si è fuori dall’Ue sarà molto dispendioso, la commissione applicata infatti cresce fino a superare il 5%.

Come accennato ci sono poi i massimali di spesa giornalieri da considerare. Facendo una media tra i prodotti attivabili al momento la spesa massima giornaliera con le carte a rate è di 607€.  Si tratta della spesa maggiore tra i quattro tipi di carte considerati.

Il plafond annuale medio è stato calcolato essere 26.489 €, questo perché ci sono soluzioni che hanno tetti di spesa illimitati, di 50 mila € o che si aggirano intorno ai 18 mila €. Se l’unico elemento che vi spinge a non ritenere questa soluzione come la migliore per voi è il tetto di spesa è bene che sappiate che ci sono delle carte a saldo con cui la banca consente una personalizzazione del limite di spesa.

Carta conto con iban: pro e contro

Dopo aver visto insieme quali sono le condizioni delle più classiche carte di credito passiamo alle più recenti carte conto con iban. Ecco quali caratteristiche sono emerse per questa tipologia di prodotto dalla comparazione delle diverse carte di credito con codice Iban.

La presenza del codice rende queste carte degli  ibridi, infatti hanno funzionalità delle comuni carte di credito e al contempo consentono agli utenti di effettuare operazioni prima possibili solo tramite un conto corrente tradizionale. Le si potrà utilizzare quindi sia come strumenti di pagamento online o presso i negozi, sia per effettuare bonifici o per farsi accreditare lo stipendio o la pensione a fine mese.

Per ottenere queste carte non è necessario aprire o possedere un conto corrente, sono degli strumenti indipendenti. Al contrario della carta di credito però le carte Iban sono delle carte di debito, cioè si può spendere solo il denaro già depositato sul prodotto.

Costi e commissioni

Lo studio ha stimato che queste carte si possano attivare gratis e che i costi mensili di gestione di questi strumenti siano di circa 5€. Il grande vantaggio offerto da questi strumenti, anche in vista dei nuovi limiti sui prelievi e delle agevolazioni sui pagamenti tracciabili, è che queste carte non prevedono commissioni per i pagamenti Pos effettuati in Italia o all’estero. Il tetto di spesa giornaliero con questa tipologia di carta di credito è stato calcolato introno ai 457 €, a fronte di un plafond che supera i 24.165 €.

Per quanto riguarda invece le spese per prelevare denaro, con questo tipo di carte la media dei prelievi gratuiti scende a 60 mensili, solo se fatti agli sportelli automatici della propria banca. Dopodiché saranno applicate le seguenti commissioni:

  • Prelievo propria banca in Italia 0.20 €
  • Prelievo altre banche in Italia 0.20€
  • Prelievo in Ue 0.20€
  • Prelievi extra Ue commissione del 5.20€ dell’importo

Tra i vantaggi delle carte con Iban quindi si può senz’altro citare la convenienza delle commissioni sui prelievi e ancor più dei pagamenti tramite POS, a cui non vengono applicate commissioni né in Ue né all’estero e che inoltre permetteranno agli utenti di ottenere le detrazioni previste nella Manovra 2020.

Carta revolving: commissione elevata ma spese a rate

Passiamo quindi all’analisi delle caratteristiche delle carte revolving, o a rate. In questa categoria sono comprese quelle carte d credito che non solo consentono di saldare il pagamento degli acquisti in un secondo momento e per cui la banca anticipa il denaro transato, bensì permettono di pagare il conto a rate.

Queste carte implicano un continuo scambio cliente banca, infatti c’è uno scambio di credito tra l’istituto e l’utente che poi pagherà gli interessi sul “prestito” che la banca gli concede.

Contrariamente a quanto si potrebbe immaginare queste carte a rate hanno dei costi di canone e di attivazione inferiori alle altre soluzioni viste sin qui. In media una carta revolving può essere attivata con una spesa di 3.30€, a cui poi si devono sommare circa 4 € di canone mensile.

Una sintesi delle commissioni

Orientando il discorso sulla questione dei pagamenti e dei prelievi, e quindi valutando quanto questo tipo di carte potrebbero essere convenienti nei prossimi mesi, ecco cosa emerge dall’analisi di SosTariffe.it:

  • 90 prelievi gratuiti
  • Prelievi presso la propria banca commissioni 3.31%
  • Operazioni presso altre banche in Italia 3.45%
  • Prelievi in Ue commissioni al 3.61%
  • Operazioni extra Ue le commissioni salgono al 5.15% della somma prelevata

I costi quindi sui prelievi sono decisamente più alti di quelli applicati con altri tipi di carte di credito, questo è sicuramente il limite maggiore delle carte a rate. Potrebbero però spingere gli utenti ad utilizzare le carte per pagare tramite POS, infatti questo tipo di operazioni sia in Italia che in Europa non prevedono commissioni (all’estero commissioni dell’1.35%). E se si usa questa tipologia di carta per pagare all’estero la commissione applicata sarà solo dell’1.35%, più bassa che per le carte a saldo (1.50%).

Il limite maggiore, dopo quello dei costi di prelievo, è il plafond ridotto che viene associato a queste soluzioni, la media calcolate è di poco più di 10 mila €. Il tetto massimo di prelievo giornaliero è il più basso tra le quattro diverse tipologie di carta esaminate da SosTariffe.it, in media è di 456€.

Carta prepagata: vantaggi e svantaggi

Veniamo infine alle carte prepagate, queste sono delle carte di debito pensate per essere flessibili e in genere mirate per soddisfare gli utenti più giovani. Il funzionamento non è diverso dalle Postepay o dalle altre ricaricabili che conoscete. L’importo presente sulla carta e quindi spendibile dipenderà dalla cifra che ci avrete ricaricato. Anche queste carte, come quelle Iban, non sono abbinate per forza ad un conto corrente.

Per richiedere una carte prepagata servono in genere 5.57€ per l’attivazione e poi il pagamento del canone mensile. La quota da versare ogni mese per gestire questi prodotti è quasi pari a zero, la media delle spese di canone richieste dalle banche per queste carte è di 0.61€.

Le altre caratteristiche identificate dal confronto sono:

  • 75 prelievi gratuiti ogni mese
  • Commissioni sui prelievi ATM propria banca 0.43€
  • Prelievi altre banche 1.88€, se in Italia
  • Prelievi ATM Ue 1.87€
  • Commissioni su prelievi all’estero 1.62% della spesa (o alcuni contratti prevedono un costo fisso di circa 4 € ad operazione)
  • Pagamenti POS in Italia gratis
  • Pagamenti POS in UE gratis
  • Spese POS extra UE commissioni 1.04%

Ogni giorno con queste carte di potranno prelevare quasi 570 €, anche se il plafond di spesa è tra i più bassi, solo 11.316 € in media.