Lenovo abbandona il brand Motorola

Il mercato dei telefonini perde un altro storico brand. Dopo l'abbandono di Nokia, infatti, ad andare in pensione è Motorola, uno dei più remoti marchi nel mondo dei dispositivi di telefonia mobile, accantonato da Lenovo in un'ottica di revisione strategica di branding che, probabilmente, non farà piacere ai più nostalgici.

Lenovo abbandona il brand Motorola

Ad ogni modo, l’abbandono di Motorola da parte di Lenovo è tutt’altro che completo. Motorola rimarrà infatti nell’immaginario degli smartphone in commercio grazie al brand “Moto”, che Lenovo utilizzerà per poter contraddistinguere i suoi prodotti di fascia alta. Ai prodotti di fascia medio bassa, invece, verrà abbinato il brand “Vibe”.

Al CES di Las Vegas la società ha dunque ribadito che Motorola Mobility continuerà a esistere come azienda di Lenovor, ribadendosi come motore della progettazione e del design per i prodotti di telefonia mobile dell’azienda cinese che pochi anni fa rilevò il business Mobility da Google, che a sua volta l’aveva acquisito dall’originaria Motorola, in un’operazione costata 12 miliardi di dollari (la successiva vendita a Lenovo fu fatturata invece per “soli” 2,9 miliardi di dollari).

Attraverso tale opzione strategica Lenovo ha dunque voluto rafforzare la propria posizione nel mercato degli smartphone, cercando di focalizzarsi su due distinti approcci commerciali. I risultati, per il momento, sembrano dar ragione ai cinesi: nel corso del terzo trimestre del 2015, ultimo periodo al quale è possibile, per il momento, attribuire dei dati ufficiali, Lenovo ha visto crescere la propria quota del 5,3 per cento, arrivando a occupare la quarta posizione nella classifica mondiale di categoria.

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Ad ogni modo, revisione di branding a parte, quel che rimane è l’impressione che, dopo Nokia, il mercato dei telefonini stia perdendo un altro suo pezzo storico. Motorola è stata una dei massimi pionieri nel mercato delle telefonia mobile, varando lo storico DynaTac, i successivi successi MicroTac e StarTac (primo cellulare a conchiglia) e quindi, negli 2000, cercando il rilancio con il Razr. Quindi, il costosissimo acquisto da parte di Google, che nel 2012 mise le mani sul business mobile per 12 miliardi di dollari. Seguì la cessione a Lenovo e, dunque, questa nuova fase della vita dell’operatore, pronto comunque, anche nel 2016, a cercar fortuna sui mercati internazionali con i prodotti made in Lenovo.

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