Le lampadine come le auto: i test mentono?

Dopo il dieselgate, lo scandalo delle certificazioni truccate riguardanti le emissioni che ha sconvolto Volkswagen, gli europei incominciano a capire che i test dei laboratori di prova UE sono facilmente raggirabili, con regole che consentono troppe scappatoie. Pare, ad esempio, che le lampade alogene consumano più energia di quanto assicurato nelle confezioni. 

Le lampadine come le auto: i test mentono?

Sembra non essere esclusivo del settore dell’automotive lo scandalo europeo dei test truccati. I laboratori di prova consentono troppe scorciatoie, affermano dal quotidiano britannico Guardian, anche per quanto riguarda i produttori delle lampadine alogene, che avrebbero dichiarato prestazioni molto migliori da quelle reali.

Alcuni test infatti hanno dimostrato che nell’etichetta energetica delle lampadine alogene di noti marchi, vengono riportati dati sulla luminosità e i consumi di energia elettrica migliori fino al 25% rispetto alle reali prestazioni.

Tolleranza del 10% rende la “bugia” legale

Sono le associazioni dei consumatori svedesi a dare l’allarme, denunciando che Ikea, Philips, GE e Osram, dichiarano che le loro lampadine sono molto superiori in materia di prestazione rispetto la realtà. Tuttavia, non si tratta di una situazione illegale: la differenza tra valori reali e valori dichiarati è possibile grazie ad una regola che ammette una tolleranza del 10% nei test per gli elettrodomestici.

In pratica, una lampadina alogena venduta come 600 lumen (la misura della luminosità) potrebbe legalmente essere di soli 540 lumen, grazie a questa soglia di tolleranza.

Nessuna novità, afferma una fonte anonima dell’industria illuminotecnica, che sostiene che la prassi è diffusa in tutto il settore, costringendo le aziende più piccole a mettere prodotti declassati sul mercato per non rischiare di rimanere fuori. “Tutti i grandi marchi lo stanno facendo. Nessuno è pulito su questo tema”, si legge sul Guardian.

I test svedesi però si riferiscono a prodotti commercializzati fra il 2012 e il 2014. Ikea forse lo sapeva, perché da settembre 2015 non vende più lampadine alogene, e sugli scaffali della nota azienda svedese si trovano soltanto lampade a LED.

Queste scappatoie legali sono note alla Commissione Europea, che starebbe cercando di risolvere il problema sin da novembre 2012, valutando alcune proposte per ridurre il limite di tolleranza e ottimizzare il sistema di etichettatura e classificazione energetica. Purtroppo però, pare che Bruxelles lascerebbe senza modifiche la soglia della tolleranza prevista per quasi tutti gli elettrodomestici, compresi frigorifero, condizionatore, televisore, lavatrice, lavastoviglie e scaldabagno.

Infine, per tagliare le bollette in maniera sicura e reale, oltre a utilizzare bene gli elettrodomestici per risparmiare è conveniente passare al mercato libero. Con le tariffe luce attuali una persona che vive da sola o una coppia che si impegna per contenere i consumi può tagliare le bollette fino al 21% annuo.

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