1. Tariffa acqua potabile
Come spiegato in precedenza, l’Autorità per l’energia, il gas e il sistema idrico (AEEGSI) ha introdotto un nuovo metodo omogeneo per le tariffe acqua. Con questa nuova tariffazione, per circa 40 milioni di utenti il prezzo dell’acqua potabile nel 2014 è salito del 3,9% e nel 2015 del 4,8%. E’ giusto dire però che per altri 6 milioni di utenti c’è stata una riduzione del 10%.
2. Benzina e gasolio dovevano aumentare
In realtà, spiega la CGIA, i rincari sulla benzina e il gasolio sono poi stati congelati, grazie a una norma inserita all’ultimo momento nel decreto Milleproroghe, che rende non valida la clausola di salvaguardia pensata per coprire il gettito mancante dell’IMU sulla prima casa relativo al 2013.
Per fortuna, la benzina non solo non è aumentata, ma è in evidente retrocesso, con minimi che toccano l’1,50 euro/litro in alcune zone del Nord.
3. Multe per violazione del codice della strada
Il Nuovo Codice della Strada, aggiornato ogni due anni per aggiustare l’importo delle multe all’inflazione, prevede un aumento – seppur lievissimo – sulle multe. (Art. 195 Codice della Strada).
4. Bollo auto e moto d’epoca
Per i veicoli di età compresa tra i 20 e i 30 anni la Legge di Stabilità 2015 ha eliminato la riduzione sul bollo, incluse anche le moto d’epoca. Non si è verificato un aumento sull’rc auto o moto come conseguenza.
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5. Pedaggi autostradali
Secondo la CGIA di Mestre, i rincari sui pedaggi autostradali non supereranno l’1,5%. Tuttavia, secondo un recente studio di Altroconsumo rispetto al 2014 sulla Milano-Bergamo si è verificato un rincaro del 3% rispetto al 2014, e del 2,4% sulla Napoli-Salerno. In tre anni le tariffe autostradali per queste tratte sono aumentate rispettivamente del 10 e dell’11%. Considerando l’ultimo triennio però la tratta che ha subito un aumento maggiore è la Roma-Pescara, con un +17%.
In effetti, i prezzi del pedaggio autostradale confrontati con quelli al 31 dicembre 2012, sono cresciuti di circa il 9,5%, 3 volte in più dell’inflazione.
6. Contributi previdenziali per artigiani e commercianti
E’ aumentata l’aliquota del prelievo INPS a carico degli Artigiani e dei Commercianti, che passa dal 22,2% al 22,6% per gli Artigiani e dal 22,29% al 22,74% per i commercianti. (Comma 22 art. D.L. 6/12/2011 n.201)
7. Contributi previdenziali gestione separata INPS
In salita anche l’aliquota del prelievo INPS a carico dei lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata dal 22% al 23,5% per coloro i quali sono iscritti anche ad altra forma previdenziale e per coloro che sono già pensionati; dal 27,72% al 30,72% per i lavoratori autonomi iscritti alla sola gestione separata. (Comma 57 art. 2 Legge 28/6/2012 n. 92 e successive modifiche).
8. Birra e prodotti alcolici
Quest’anno è stato deciso anche un aumento sull’accisa birra, che passa da 2,7 euro a 3,04 euro per ettolitro. In salita anche l’accisa sui prodotti alcolici intermedi (come vini liquorosi, “mistelle”, vini aromatizzati), che passa da 80,71 euro a 88,67 euro per ettolitro e le accise alcol etilico (come rhum, gin, whisky), che raggiunge i 1.035,52 euro per ettolitro (da 942,49 euro).
9. Tassazione dei fondi pensione
Raddoppia quasi l’aliquota relativa all’imposta sostitutiva per i fondi pensioni, che passa dall’11 al 20% secondo quanto previsto dalla Legge di Stabilità 2015. L’aliquota, spiega la CGIA, si applica sul risultato netto maturato dai fondi di previdenza complementare in ogni periodo di imposta.
10. Tassazione sulla rivalutazione del TFR
La Legge Stabilità 2015 prevede l’aumento, dall’11% al 17%, dell’aliquota relativa all’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi che si applica ai redditi derivanti dalla rivalutazione del trattamento di fine rapporto (TFR). Per maggiori informazioni sulla tassazione del TFR leggi il nostro articolo sull’anticipo del TFR in busta paga.
11. Iva per l’acquisto del pellet
Infine, quest’anno l’acquisto dei pellet non sarà più agevolato ai fini fiscali, e quindi l’IVA passa dal 10% al 22%. Se siete interessati a risparmiare sul riscaldamento, vi consigliamo di dare un’occhiata alle tariffe gas del mercato libero, che consentono un taglio sulla spesa annua del gas di 140 euro circa per una famiglia di almeno 5 persone.
Confronto Tariffe Gas »
12. Aumento accise tabacchi e affini
Dal 1° gennaio del 2015 scattano le nuove accise su tabacchi e affini, che determinano aumenti sulle sigarette bionde tradizionali in particolare sulle fasce di prezzo più basse, dai 4,3 euro in giù. Sulle sigarette elettroniche la tassazione provvisoria, in attesa delle prove tecniche necessarie, è di 3,33 euro più IVA per i liquidi da 10 ml, e per le cialde senza combustione, equivalenza piena con le sigarette normali ma sconto del 50% dell’accisa.
Altri aumenti tra novembre e dicembre 2014
Infine, da ricordare alcuni degli ultimi aumenti che hanno riguardato gli ultimi mesi dell’anno scorso, come:
- Aumento del Canone Telecom: dallo scorso 1° novembre Telecom ha modificato l’offerta base relativa alle chiamate e al canone mensile. Non c’è più lo scatto alla risposta e il costo al minuto ora è uguale, 10 centesimi, per le chiamate dirette a fissi e cellulari, mentre il canone è passato da 17,54 € a 18,54 € al mese.
- Aumento sulle tariffe postali: A partire dal 1° dicembre sono in vigore nuovi rincari tariffari per tutte le missive che prevedono affrancatura, raccomandate e pacchi ordinari per l’Italia o per l’estero.
Risparmiare sulle utenze domestiche
Per far fronte a questi inevitabili rincari, una possibile alternativa è quella di tagliare i consumi e le spese di casa. Al riguardo, con le offerte luce e gas del mercato libero è possibile ridurre complessivamente di oltre 290 euro all’anno la spesa per luce e gas.
Taglia la bolletta della luce »
Per quanto riguarda l’aumento sulla tariffa base di Telecom, uno studio di SosTariffe.it ha dimostrato che è possibile evitare il rincaro (e risparmiare fino all’80% della spesa per telefono e Internet) con una buona offerta ADSL e voce come quelle che trovate seguendo questo link:
Risparmia con le offerte ADSL »