Una soluzione ecologica contro il traffico
La bici elettrica è uno dei mezzi più amati dagli italiani, e lo si vede ogni giorno, dal numero dei pendolari che scelgono la pedalata assistita – tempo atmosferico e traffico permettendo – per raggiungere il luogo di lavoro e per tornare a casa, ma anche per una gita domenicale. La comodità di scegliere quando pedalare e quando farsi “aiutare”, ad esempio nelle salite o per riposarsi un po’, è un perfetto compromesso tra sport e funzionalità; in più si tratta di mezzi con autonomia sempre più ampia e, soprattutto, decisamente ecologici, tenendo conto che le e-bike non hanno alcun tipo di emissione nociva.
Bici elettriche come veicoli a motore?
Tutto bene, quindi? Attenzione perché per i possessori di biciclette elettriche potrebbe essere in arrivo una sorpresa non proprio piacevole, con l’obbligo di assicurarle, né più né meno come si fa con un’assicurazione moto o per lo scooter.
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C’è infatti una proposta della Commissione europea che vuole modificare la direttiva del 2009 sull’assicurazione dei veicoli, ampliando le categorie di quelle che devono essere assicurate comprendendo anche i “light power assisted bicycles”. In altre parole, è sufficiente il supporto elettrico alla pedalata per considerare le bici elettriche come dei veri e propri veicoli a motore, con la necessità quindi di dotarli di un’assicurazione stipulata per la tutela di terzi.
Interrogativi anche per casco e targa
È ancora troppo presto per dire che fine farà la proposta e se si trasformerà a tutti gli effetti in una legge, ma è certo che l’iniziativa non ha suscitato il plauso, per usare un eufemismo, di chi considera la bici elettrica un’alternativa ecologica e sostenibile al traffico cittadino. Secondo la Federazione europea dei ciclisti, «con un testo del genere la Commissione Europea sta cercando di criminalizzare milioni di utenti della pedalata assistita, compresi quanti già hanno un qualche tipo di assicurazione, e sta cercando di rendere illegali i pedelec privi di un’assicurazione normalmente pensata per i veicoli a motore».
C’è incertezza anche per le possibili conseguenze sulle bici elettriche di una simile decisione, oltre ovviamente a un premio assicurativo in più da pagare ogni anno: ad esempio la riconoscibilità del mezzo tramite una targa oppure l’obbligo del casco per chi li conduce.