Fuga di gas in casa: cosa fare, chi chiamare e come difendersi

Aggiornato il: 27/07/2023
di Redazione SOStariffe.it
Pubblicato il: 14/06/2022

Come comportarsi in caso di perdite di gas in casa? Cosa si deve fare quando si sente odore di gas, anche senza perdite visibili? Gli incidenti domestici legati a fughe e perdite di gas possono essere molto pericolosi: vediamo subito insieme chi chiamare e cosa fare in caso di fuga di gas a casa e tutto quello che c'è da sapere sui rischi collegati alle eventuali perdite.

Cosa sono le fughe di gas e perché possono essere pericolose?

Con fuga di gas si intende una fuoriuscita di gas naturale dall'impianto di distribuzione di casa legata ad un malfunzionamento del sistema oppure ad una perdita. Chi non ha uno strumento per rilevare perdite di gas, in particolare, registra i rischi maggiori.

Le fughe di gas possono essere di vario tipo e si possono identificare come segue:

  • presenza di un leggero odore di gas vicino al contatore
  • presenza di una vera e propria crepa lungo uno dei tubi in cui il gas viaggia per raggiungere i fornelli o la caldaia di casa.

Le fughe di gas sono pericolose per la salute: inalare il gas naturale a lungo, anche con una concentrazione ridotta, provoca effetti gravi sul corpo umano. Una volta giunto nel sistema circolatorio, infatti, il gas impedisce il normale trasporto dell'ossigeno ai tessuti corporei. Alla lunga, l'inalazione di gas può comportare la perdita di coscienza.

Le fughe di gas sono pericolose non solo per la salute di chi vive in casa, ma nei confronti dell'integrità strutturale dell'intero condominio e dei palazzi vicini a causa del rischio di deflagrazione. Il gas, essendo composto prevalentemente da metano, presenta dei limiti di infiammabilità in aria ben precisi (tra il 4,4% e il 15% di concentrazione).

Quando un'area è satura di gas, infatti, basta una scintilla per avviare la combustione che genererà una vera e propria esplosione nell'ambiente, causando danni agli immobili e alle persone presenti nell'area.

Quando la concentrazione di metano raggiunge il range di infiammabilità indicato sopra, basterà una scintilla a causare un'esplosione.

Anche le micro perdite di gas possono trasformarsi in un rischio concreto per persone e cose. Una piccola fuga di gas prolungata nel tempo comporterà un aumento rapido della concentrazione di gas in una stanza. Senza un adeguato ricambio d'aria, quindi, la fuga, per quanto piccola, potrebbe innescare una reazione a catena imprevedibile se si dovessero verificare delle scintille.

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Come capire se c'è una perdita di gas?

  • L'odore di gas è sicuramente uno dei principali indicatori della presenza di una perdita di gas. Questo sistema è particolarmente valido quando si utilizza gas naturale, ovvero metano: essendo un gas particolarmente leggero, tende a salire verso l'alto e avvertirne l'odore è dunque più facile rispetto al GPL.

Se, invece, si sta utilizzando una bombola di gas GPL si potrebbe non percepire l'odore di una fuga di gas: il GPL è più pesante e tende a restare verso il basso. Percepirne l'odore è possibile solo quando la concentrazione in un ambiente ha raggiunto un livello particolarmente elevato.

  • Per rilevare una perdita di gas è possibile affidarsi ad un apposito strumento, il "cerca fughe", che permette di individuare la presenza anche di semplici micro perdite di gas nell'impianto. Ci sono, inoltre, diverse tipologie di sensori per il rilevamento del gas che possono essere installati in casa: essi funzionano in modo automatico e consentono di ottenere un monitoraggio costante degli ambienti, registrando rapidamente eventuali fughe di gas dall'impianto
  • Per capire se ci si trova di fronte ad una fuga di gas si può utilizzare un metodo fai da te molto semplice preparando una miscela di acqua e sapone (che sia esso detersivo, sapone liquido, shampoo o bagnoschiuma) in un bicchiere o in una bacinella in maniera che sia sufficientemente diluito. Si dovrà poi spargere la soluzione appena creata sulle superfici da cui sembra provenire l'odore e che si ritiene essere causa della perdita: i tubi di gomma (magari se un po' datati) o i racconti delle tubazioni, o ancora gli innesti nell'impianto.

Basterà attendere qualche istante e prestare attenzione alla reazione: se dovessero crearsi delle piccole bollicine sulle superfici cosparse di sapone, avremmo individuato la causa della perdita di gas.

Test fuga di gas: bolle di sapone su una tubatura

Cosa fare in presenza di una fuga di gas?

COSA FARE IN CASO DI FUGA DI GAS    PERCHE È IMPORTANTE
NON accendere la luce

Se si sente odore di gas è importante non attivare alcun interruttore, che sia della luce o di qualsiasi altro dispositivo elettronico: si può infatti generare una scintilla e dunque una possibile esplosione

Coprire naso e bocca

 

Evitare di inalare il gas (soprattutto quando la sua concentrazione nell'aria è elevata) è importante per evitare danni alla salute: utilizzare un panno o anche una mascherina per proteggere naso e bocca

Aprire porte e finestre 

 

Aprire porte e finestre con la massima cautela per far entrare aria pulita all'interno della stanza dove è presente la fuga di gas. Il gas uscirà verso l'esterno e la sua concentrazione nell'ambiente domestico si ridurrà, andando a ridurre progressivamente i rischi

Chiudere l'interruttore dell'impianto

 

Chiudere appena possibile il rubinetto dell'erogazione del gas dell'impianto domestico o chiudere la valvola della bombola per bloccare le fughe di gas

Chiamare un tecnico abilitato per le necessarie verifiche

Per risolvere il problema in maniera definitiva è necessario affidarsi ad un tecnico abilitato; è possibile contattare il distributore di gas - il numero verde è riportato in bolletta - per ottenere immediato supporto

Uscire di casa e chiamare i Vigili del Fuoco

 

Se la fuga di gas continua e l'odore resta persistente, in attesa dell'intervento dei tecnici, è necessario allontanarsi e chiamare i Vigili del Fuoco

  1. Partiamo da cosa non fare: non accendere la luce. Sebbene vada contro l'abitudine è necessario ricordare che l'interruttore della luce causa scintille, il che potrebbe provocare un'esplosione nel caso in cui la perdita sia consistente e l'ambiente particolarmente saturo di gas. Anche accendere o spegnere (se già in funzione) elettrodomestici potrebbe causare scintille, dunque è meglio evitare. Nè si dovrà - sembra banale, ma ricordarlo non costa nulla - accendere una sigaretta durante l'attesa dei soccorsi. Ogni scintilla è potenzialmente pericolosa: decisamente meglio evitare rischi.
  2. Se l'odore è molto forte, proteggersi con un panno (una sciarpa, un foulard, anche la maglietta andrà benissimo) naso e bocca, avvicinarsi alla finestra più prossima e con cautela aprire i vetri; meglio se le finestre aperte sono numerose al fine di creare correste d'aria e velocizzare il ricambio. Questa operazione è fondamentale: permette all'ambiente il ricircolo dell'aria fungendo da vera e propria valvola di sfogo.
  3. Dirigersi al contatore e chiudere il rubinetto dell'impianto del gas (nel caso del metano) o la valvola della bombola (se si tratta di GPL), in maniera da limitare ulteriori perdite. Se la perdita non sembra ingente forse la fuoriuscita è stata causata da una dimenticanza: un fornello (se molto vecchio, perché i modelli più nuovi sono dotati di un meccanismo di auto-chiusura nel caso di erogazione in mancanza di fiamma), o magari una stufetta a gas o un fornello a bombola. In questo caso la cosa migliore è assicurarsi che tutti i rubinetti e le valvole siano ben sigillate.
  4. E' arrivato il momento di capire da cosa sia causata la fuoriuscita. La soluzione migliore (e più sicura) è quella di chiamare un tecnico abilitato, in genere fornito dal fornitore di gas, che effettuerà tutti i controlli del caso sull'impianto al fine di individuare il problema e operare i lavori necessari per risolvere la situazione.                                                                                                                                Se il danno non sembra grave si potrà - nell'attesa del tecnico che è comunque bene contattare - tentare di farsi un'idea della situazione e capire che cosa causi la fuoriuscita del gas, o tramite la consultazione dei rilevatori elettronici (se installati nella propria casa in precedenza) o utilizzando il "metodo del sapone liquido" visto in precedenza, in realtà utilizzato spesso anche dagli stessi tecnici.
  5. Se l'odore di gas continua a persistere è opportuno contattare i Vigili del Fuoco chiamando il 115, allontanandosi dall'area dove è presente la fuga, ricordandosi di lasciare aperte porte e finestre per ridurre la concentrazione di gas. 

Come prevenire le fughe di gas

In ogni caso - come sempre - la miglior soluzione ai problemi è la prevenzione. Per poter prevenire le fughe di gas è necessario mettere in pratica alcuni piccoli ma fondamentali accorgimenti. In questo modo, infatti, si ridurranno i rischi legati a possibili malfunzionamenti dell'impianto, danni ai tubi che trasportano il gas e anche solo a micro perdite di gas dovute ad imperfezioni della rete di distribuzione domestica.

Per poter prevenire le fughe di gas è necessario eseguire un controllo periodico della caldaia, affidandosi ad un tecnico qualificato che andrà a completare le dovute verifiche garantendo il corretto funzionamento dell'impianto.

  • È importante, inoltre, non utilizzare la stessa canna fumaria per più di un impianto. In questo modo, si eviterà che il gas rientri in casa attraverso un'altra apertura.
  • La manutenzione è strettamente collegata alla prevenzione delle fughe di gas. Ogni 5 anni, infatti, è necessario sostituire il tubo che porta il gas ai fornelli. Tali tubi hanno una data di scadenza e vanno sostituiti periodicamente per evitare che piccoli danni si trasformino in vere e proprie fughe di gas, con tutti i conseguenti rischi per la salute e le l'immobile legati a tale fenomeno.
  • Un altro accorgimento da mettere in pratica per evitare fughe di gas è legato alla chiusura del rubinetto del gas quando ci si assenta da casa per alcuni giorni. In questo modo, infatti, si eviterà il rischio che micro perdite possano trasformarsi in fughe di gas più significative.
  • E' infine importante controllare che le manopole dei fornelli siano sempre perfettamente chiuse, soprattutto dopo aver completato la cottura.

Cosa fare se si ha un impianto vecchio?

Avere un impianto vecchio per l'erogazione del gas può esporre a diversi rischi. In questi casi, infatti, ci si può imbattere in un odore di gas anche senza perdite facilmente riscontrabili oppure in un leggero odore di gas vicino al contatore. Per evitare rischi, in presenza di un impianto vecchio e datato, è consigliabile munirsi di uno strumento per rilevare perdite di gas (sul mercato ci sono svariati sensori che possono essere installati in casa a tale scopo).

Anche la manutenzione costante dell'impianto è fortemente consigliata. Far controllare periodicamente la caldaia e sostituire il tubo che porta il gas ai fornelli (e che va sostituito ogni cinque anni) sono accorgimenti fondamentali per poter garantire la massima sicurezza in casa, anche in presenza di un impianto vecchio e potenzialmente soggetto a micro perdite di gas.