Fatturazione a 28 giorni, gli indennizzi alternativi di Tim, Wind, Vodafone e Tre convengono rispetto ai rimborsi?

Ecco le proposte che gli operatori di telefonia fissa hanno lanciato in attesa che il Consiglio di Stato si pronunci sull'anticipazione della tariffazione. Il Codacons consiglia di non accettarle perché garantiscono solo i rimborsi minimi. Le ultime novità sulla spinosa questione delle tariffe a 28 giorni

Fatturazione a 28 giorni, gli indennizzi alternativi di Tim, Wind, Vodafone e Tre convengono rispetto ai rimborsi?

La soluzione della diatriba tra operatori di telefonia e utenti sulla questione delle tariffe a 28 giorni sembra non aver mai fine. È da oltre un anno che tra sentenze di tribunale, TAR e ricorsi si parla di indennizzi e di proposte, ma ancora non c’è nulla di fatto.

Per chi avesse bisogno di rinfrescarsi la memoria l’illegittima anticipazione, così definita tecnicamente, è iniziata nel 2016 quando le principali compagnie telefoniche italiane nel giro di pochi mesi hanno portato la tariffazione da mensile a 28 giorni. Le proteste dei consumatori non si sono fatte attendere e nel marzo del 2017 l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha diffuso un comunicato in cui evidenziava:

“L’unità temporale per la cadenza di rinnovo e fatturazione dei contratti di rete fissa deve essere il mese, affinché l’utente possa avere la corretta percezione del prezzo offerto da ciascun operatore e la corretta informazione sul costo indicato in bolletta per l’uso dei servizi”.

Quando gli operatori hanno unilateralmente disposto il cambio di fatturazione non è stato uno scherzo, i consumatori infatti sono arrivati a pagare anche un mese in più all’anno. Nel dicembre dello scorso anno proprio per questo motivo l’Agcom si è pronunciata positivamente rispetto alle richieste di rimborso da parte degli utenti. L’Autority ha quindi risposto che Fastweb, Tim, Vodafone e Wind Tre restituissero in bolletta quanto fatturato con l’illegittima anticipazione.

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Cosa sarebbe dovuto accadere…

Dopo questa decisione della Agcom gli operatori avrebbero dovuto calcolare la somma di giorni da restituire a ciascun cliente. Il calcolo doveva tenere in considerazione il periodo trascorso dal 27 giugno 2017 e aprile 2018 ed era una semplice somma. Per ciascun mese da 30 giorni la fatturazione a 28 giorni aveva sottratto 2 giorni al consumatore, nel caso di mesi da 31 i giorni diventavano 3.  Ciascun cliente avrebbe quindi recuperato questi giorni nelle bollette successive, in partica avrebbe avuto dei giorni di traffico gratis.

Ma la questione non si è chiusa lì, dopo essere passata per il Tribunale del riesame del Lazio, adesso è nelle mani del Consiglio di Stato che dovrebbe pronunciarsi entro il 4 luglio.

In attesa di questa sentenza gli operatori hanno iniziato una campagna per convincere i clienti con offerte di rimborso attraverso l’offerta di GB o di altri benefit. La speranza di Fastweb, Tim, Wind Tre e Vodafone è che i consumatori stremati dall’attesa o allettati dalle proposte accettino rinunciando così ad eventuali rimborsi economici o di giorni di fatturazione imposti poi nelle aule giudiziarie.

D’altra parte è comprensibile che gli operatori tentino strade alternative rispetto al pagamento di indennizzi economici. Le multe stabilite finora da parte dell’Agcom sono state abbastanza consistenti, ad esempio per Tim sono state deliberate multe per quasi 1 milione e mezzo di euro, mentre a Wind Tre è stata comminata una multa da 870 mila euro, a Fastweb da 406 mila euro e a Vodafone da quasi 1 milione e 200 mila euro. Poi tutte annullate dal Tar.

La proposta dell’Agcom sui rimborsi, come spiegato, è quella di posticipare le fatturazioni di qualche giorno in modo da recuperare progressivamente l’illegittima anticipazione dei 28 giorni. Ogni caso è a sé e dovreste calcolare se le promozioni messe in campo dai 4 operatori valgono il rimborso che potrebbe essere stabilito dal Consiglio di Stato.

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Fastweb

In una prima battuta la compagnia ha offerto il servizio WOW Space come rimborso. In cosa consiste? In uno spazio cloud illimitato in cui caricare i vostri contenuti multimediali. Chi abbia accettato questo accordo ha in automatico perso diritto all’eventuale rimborso in bolletta. Ad oggi però la compagnia non propone più questo servizio in compensazione e non risulta che stiano circolando offerte specifiche.

TIM

Per i clienti Tim rete fissa l’operatore ha proposto diverse soluzioni per tentare di limitare i rimborsi. Le offerte sono riservate ai clienti Tim attivi prima del 31 Marzo dello scorso anno. Le promozioni in compensazione sono 6 mesi gratuiti di un servizio a scelta tra:

  • Chi è? – permette di vedere il numero di chi chiama sul telefono fisso
  • Extra Voice – possibilità di chiamate illimitate verso fissi e cellulari nazionali
  • Max Speed – uno strumento che permetterà di sfruttare la vostra connessione ultra veloce
  • TIM Vision – la tv online di Tim
  • Voce internazionale – chiamate illimitate verso i numeri fissi in Ue, Canada e USA

Questa offerta/rimborso può essere attivata solo fino al 31 ottobre sul sito di TIM, nei negozi o chiamando il 187 e garantisce la disattivazione dei servizi al termine dei 6 mesi gratuiti.

Se si legge nelle clausole TIM sottolinea che:

  • L’iniziativa rappresenta una proposta volontaria di compensazione da parte di TIM per i clienti di rete fissa che sono stati oggetto di fatturazione a 28 giorni.
  • L’accettazione di uno dei servizi in promozione gratuita comporta la rinuncia al diritto di richiedere la restituzione dei giorni erosi di cui alla delibera AGCom n. 269/18/CONS.

Vodafone

Anche Vodafone, come tutti i suoi concorrenti, ha proposto dei pacchetti per allettare i clienti e convincerli con le soluzioni compensative. Nella delibera sui rimborsi infatti l’Agcom ha contemplato che gli operatori abbiano questa possibilità.

La proposta di Vodafone consiste in

  • 50GB gratis per 1 mese
  • 5 voucher da selezionare sul sito o app nell’apposita sezione voucher e da spendere entro il 25 Agosto

Gli sconti proposti sono su una serie di prodotti e offerte di Nespresso, Saldi Privati, Nike, Philips o di abbonamenti a riviste.

Anche Vodafone, come Fastweb e Tim, specifica che chi accetta questa promozione rinuncia ad altri tipi di rimborso rispetto alla tariffazione a 28 giorni.

Wind Tre

Nel messaggio giunto ai clienti di Wind e Tre l’operatore rimanda al sito per conoscere le “soluzioni di ristoro” pensate per i propri clienti di rete fissa.

La proposta offerta da Wind è al momento la più trasparente per quanto riguarda i termini e le promozioni attivabili.

Accedendo al sito di Wind Tre, nell’home page gli interessati troveranno un’area riservata in cui potranno scegliere di richiedere il rimborso per l’illegittima anticipazione e di riceverlo in bolletta. Basterà cliccare sulla parola Ristoro e conoscerete sia l’importo che i metodi di addebito. Oppure come si legge sul sito: “Potrai scegliere tra numerose proposte di Partner selezionati, molte delle quali di valore superiore a quanto previsto dalla suddetta delibera, nonché soluzioni proposte Wind Tre quali ad esempio GIGA gratuiti o sconti per l’acquisto di telefoni”. Quali sono le offerte al momento?

Ecco il catalogo di offerte e sconti:

  • 100 GB per internet
  • Acquisto scontato di Alcatel 1X o di Huawei PSmart
  • Un buono per 2 ingressi in una SPA
  • Bonus su corsi di lingua
  • Sconto nei negozi NaturaSì
  • Sconto su ePrice
  • Bonus Feltrinelli

E altre promozioni con partner convenzionati.

Wind Tre specifica che il catalogo nei prossimi mesi subirà modifiche e aggiunte.

I consigli della Codacons

Gli utenti devono tener presente che i rimborsi imposti dal Consiglio di Stato possono essere anche pari ad un intero mese di servizio gratuito e in base alla propria situazione valutare. Il suggerimento riportato dagli esperti è quello di attendere di capire come si evolverà la situazione in merito ai giorni sottratti.

Se vi state chiedendo se quanto stanno facendo gli operatori del settore sia legittimo o meno, il dubbio non si pone proprio. L’Agcom stessa infatti ha previsto: “la possibilità per gli operatori di proporre ai singoli interessati soluzioni di compensazione alternative, satisfattive del diritto di ristoro degli utenti, dandone idonea comunicazione a quest’Autorità”.

La reazione delle associazioni di consumatori alla notizia delle offerte proposte da Tim, Vodafone, Wind Tre e Fastweb non si è fatta attendere e la Condacons attraverso il suo presidente Carlo Rienzi ha sottolineato come: “Con tale operazione le aziende telefoniche gettano fumo negli occhi dei consumatori, perché il rischio concreto è che, accettando le offerte di questi giorni, i clienti ottengano meno di quanto spetta loro di diritto per effetto delle decisioni dell’Agcom”. Il punto su cui si concentra la Codacons riguarda il valore delle promozioni proposte in compensazione. Si tratta infatti di offerte che andrebbero a coprire solo il valore dei rimborsi minimi a cui gli utenti potrebbero aver diritto, circa 30 euro e non il massimo, stimato in approssimativamente 50 euro.