Evoluzione della pay TV: ecco come guardiamo la televisione

La televisione del passato non esiste più. Modalità di fruizione, apparecchi, programmi: tutto è cambiato, e la vecchia "scatola" con al massimo sei o sette canali si è trasformata in un sottilissimo schermo da cinquanta pollici. Il varietà del sabato sera sulle tv nazionali ha lasciato il posto a serie TV sempre più curate e cataloghi con centinaia di titoli. Non c'è più solo il salotto, ma ogni angolo della casa diventa perfetto per guardare la televisione su tablet, smartphone, console di gioco e PC. In più, grazie alle connessioni dati 4G l'alta definizione in mobilità è già realtà.

Evoluzione della pay TV: ecco come guardiamo la televisione

Passato prossimo: com’era la TV di ieri

Non è necessario parlare di Carosello o del bianco e nero per raccontare la televisione di ieri: è negli ultimi anni, infatti, che il panorama è completamente mutato. Fino a poco tempo fa i programmi erano riservati alle ingombranti televisioni con tubo catodico, e anche l’avvento di plasma e LCD rappresentò più un miglioramento in termini di visione (anche se certo non con l’alta definizione di oggi) che di offerta televisiva.

La scelta era infatti limitata ai sei canali principali più quelli locali, senza la minima possibilità di on demand: se non ci si trovava davanti allo schermo quando andava in onda un programma, l’unico modo per non perderselo era ricorrere ai videoregistratori, scomodi e non troppo affidabili. Idem se si voleva vedere un film appena uscito: noleggio o acquisto diretto (ed effettuato in persona) al locale negozio di VHS. Almeno finché il nastro non si rovinava…

La situazione cambia

Con l’avvento del satellitare il panorama televisivo comincia a diversificarsi e a offrire nuove alternative. Più canali a disposizione, di cui molti tematici (sportivi, di cinema, le serie di oggi sono ancora di là da venire) a fronte di abbonamenti non sempre economici e di altrettanto costose antenne da installare. Appaiono anche i contenuti singoli a pagamento, malgrado siano ancora limitati in quanto a offerta e rimane, comunque, l’obbligo di rispettare gli orari di programmazione.

Gli anni successivi portano, oltre al digitale (che garantisce una qualità di visione pressoché perfetta a prescindere dalla zona di fruizione), ulteriori innovazioni, dall’HD a decoder in grado di registrare i programmi molto più comodamente che con i vecchi videoregistratori.

L’avvento di Internet e dello streaming

Il vero “game-changer” è, ancora una volta, Internet. La possibilità di appoggiarsi alla propria linea dati è un cambiamento epocale, che consente di aggirare i limiti precedenti e dà vita allo streaming. Arriva il vero on-demand: in qualsiasi momento è possibile selezionare il programma desiderato e guardarlo quando si preferisce, dopo averlo scaricato sull’apposito decoder.

La banda larga si diffonde e aumenta l’offerta per gli utenti, ma sono soprattutto i dispositivi per la fruizione a moltiplicarsi: non più soltanto televisori (che a loro volta sono diventati “smart” e in grado di connettersi a Internet) ma tablet, smartphone, console di gioco. Con lo streaming di via Internet è possibile non perdersi neanche una trasmissione, anche se si è lontani da casa.

Cambia anche il modo di mettersi di fronte agli schermi: lo streaming permette interminabili sessioni di binge watching, cioè stagioni intere di serie televisive o film visti uno dopo l’altro, in perfetta logica on demand, mentre Twitter è il compagno preferito per commentare in diretta quanto succede in televisione.

In America a dare il via alla rivoluzione è Netflix, mentre in Italia ci sono Sky Online, con la sua offerta Cinema, Intrattenimento e Sport, Infinity TV e TIMvision.

Le migliori offerte per la TV di oggi

Oggi è possibile risparmiare molto scegliendo i pacchetti che permettono di avere, con un unico canone, tv e ADSL/telefonia fissa. Secondo il nostro ultimo osservatorio, con un’offerta congiunta ADSL, telefonia fissa e pay TV su base mensile e annuale i risparmi sono del 43,2% rispetto alle offerte attivate singolarmente; meno netto il vantaggio con lo streaming, 6,6% in meno il primo anno e 1,28% dopo cinque anni dall’attivazione.

Sky e Fastweb, ad esempio, si sono unite per proporre ai clienti soluzioni come Homepack, che permette di usufruire della velocità di ADSL o fibra ottica di Fastweb insieme al catalogo dei canali di Sky.

Per quanto riguarda le offerte singole, i vari operatori del mercato propongono tariffe sempre più basse per i loro pacchetti. Sky TV parte infatti da 19,90 euro al mese e include le migliori serie TV su Sky Atlantic (tra cui la nuovissima 1992 con Stefano Accorsi), i talent e i reality più seguiti di Sky Uno (MasterChef, Junior MasterChef, Italia’s Got Talent), canali per qualsiasi interesse o passione (Eurosport, Gambero Rosso, Comedy Central, Sky HD, Sky Arte HD, Classica HD) e l’informazione di Sky TG24 e Sky Sport 24. Aggiungendo Sky Cinema per due anni il canone è solo di 29,90 euro al mese invece di 34,90 euro al mese, e in più si ha diritto a un grande numero di prime visioni e super esclusive, 12 canali dedicati anche in HD, il tutto senza interruzioni pubblicitarie e quando si preferisce. Completano l’offerta Sky Sport, Sky Calcio e Sky Famiglia.
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Con la tv streaming di Sky Online, invece, si paga a ticket mensili, senza obbligo di rinnovo: 14,99 euro per il ticket Cinema e 9,99 euro per il ticket Intrattenimento, ma è possibile provare entrambi a solo 0,99 euro per 15 giorni.

Il modo migliore per trovare le offerte più convenienti in termini di pay tv e streaming rimane il comparatore di SosTariffe.it: basta premere sul pulsante qui sotto per iniziare a risparmiare scegliendo la tariffa più adatta alle proprie esigenze.
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