In sperimentazione al depuratore di Milano Nosedo, nell’ambito del progetto regionale Luce Bioelettrica, il programma sembra fornire i primi risultati incoraggianti. “L’abilità dei batteri nel fermentare la sostanza organica in prodotti utili per l’alimentazione umana è cosa nota da millenni” – spiegavano i responsabili scientifici del progetto sull’Ansa – “ma solo in questi ultimi anni si è scoperta la possibilità di trasferire direttamente gli elettroni derivanti dai processi ossidativi della materia organica tramite una sorta di cortocircuito tra metallo e componente biologica”.
Sempre secondo quanto riferiscono i migliori auspici, in futuro non è escluso che questo sistema possa essere ampiamente utilizzato per poter produrre energia elettrica o biocarburanti partendo da scarti agricoli, rifiuti civili e industriali.
Non ci resta quindi che attendere i primi risultati concreti del test e, di conseguenza, comprendere in che modo questo sistema di produzione ecologica energetica possa essere o meno applicato su larga scala.
Commenti Facebook: