Ecobonus 2019: come funziona, come ottenerlo e cosa inviare a Enea

Per tutti gli interventi di riqualificazione energetica e per vari interventi di ristrutturazione edilizia è possibile ottenere l'Ecobonus 2019, un'importante detrazione fiscale che va a ridurre il costo effettivo dell'intervento effettuato sulla base della nuova normativa valida anche per il 2019. Ecco, quindi, come funziona e come ottenere l'Ecobonus 2019 e quale documentazione inviare all'Enea per vedersi riconosciuta la detrazione. 

Ecobonus 2019: come funziona, come ottenerlo e cosa inviare a Enea

L’Ecobonus 2019 garantisce ai contribuenti la possibilità di ottenere delle importanti detrazioni fiscali relative a diverse tipologie di interventi di riqualificazione energetica e ristrutturazione edilizia che vengono realizzati nei tempi e nei modi previsti dalla normativa fissata dall’ultima Legge di Bilancio.

In particolare, la normativa prevede diverse aliquote di detrazione a seconda della tipologia di intervento realizzato. Per i privati, in base al tipo di spesa, sono previste detrazioni del 50% o del 65% mentre per i condomini la detrazione parte dal 70% e può arrivare sino ad un massimo dell’85% per gli edifici situati in zone ad alto rischio sismico che realizzano interventi mirati sia al risparmio energetico che alla riduzione del rischio sismico.

Per i condomini, la detrazione fiscale prevista dall’Ecobonus 2019 è valida per le spese sostenute dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2021. Per ogni tipologia di intervento sono previsti precisi limiti di spesa da tenere in forte considerazione al fine di individuare, con precisione, la migliore tipologia di interventi di riqualificazione da effettuare per poter ottimizzare, al meglio, i costi.

La detrazione fiscale prevista dall’Ecobonus 2019 è disponibile per tutti i contribuenti che procedono con la realizzazione di un intervento incluso tra le varie tipologie di intervento ammesse. La detrazione è disponibile anche per i titolari di reddito di impresa che risultino possessori di un immobile in cui vengono realizzati interventi di riqualificazione energetica.

Possono ottenere la detrazione anche le associazioni tra professionisti, gli enti pubblici e privati che non svolgono un’attività commerciale ed anche le persone fisiche titolari di un diritto sull’immobile oggetto dell’intervento. La detrazione viene riconosciuta ai condomini per gli interventi effettuati sulle parti comuni, agli inquilini, a chi possiede un immobile in comodato d’uso, a familiari o conviventi del proprietario che partecipano alla spesa dell’intervento stesso. Confronta i preventivi e scopri la convenienza del fotovoltaico »

La detrazione fiscale garantita dall’Ecobonus 2019 viene suddivisa in 10 anni e, per la sua concessione, prevede che il contribuente segua un iter ben preciso che comprende la raccolta di una documentazione che attesti la tipologia di intervento effettuata e delle specifiche modalità di pagamento. Ecco tutti i dettagli sulla detrazione prevista, le aliquote disponibili ed i limiti di spesa.

Ecobonus 2019: come funziona

La detrazione fiscale relativa all’Ecobonus 2019 copre un periodo di 10 anni. L’importo complessivo detraibile dalla dichiarazione dei redditi, quindi, va suddiviso in 10 anni rispettando i vincoli fissati dai limiti di spesa che la normativa impone per ogni intervento che garantisce la possibilità di ottenere la detrazione.

Al fine dell’ottenimento dell’Ecobonus 2019 è necessario munirsi di una dettagliata documentazione che attesti la realizzazione degli interventi di riqualificazione compiuti che daranno poi la possibilità di accedere all’agevolazione fiscale prevista dalla legge.

La documentazione necessaria per effettuare la richiesta per l’ottenimento dell’Ecobonus comprende un’apposita scheda informativa degli interventi realizzati (è disponibile una scheda semplificata, compilabile direttamente dall’utente) ed un’attestazione di corrispondenza dell’intervento ai requisiti indicati dalla legge.

Tale attestazione riguarda gli interventi di installazione di finestre ed infissi e la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale (nel caso di un impianto di potenza inferiore ai 100 kW può essere presentata la dichiarazione del produttore mentre la sostituzione di uno scaldacqua andrà presentata la dichiarazione fornita dal tecnico abilitato che ha effettuato l’intervento). In caso di installazione di caldaie, pompe di calore, pannelli solari, infissi su singolo alloggio è necessario presentare la certificazione energetica dell’edificio o dell’immobile.

Per poter accedere alla detrazione fiscale prevista dall’Ecobonus 2019 è necessario prestare molta attenzione alle modalità di pagamento delle spese relative agli interventi di riqualificazione per cui si andrà a richiedere la detrazione. L’Agenzia delle Entrate specifica regole ben precise per procedere al pagamento.

Il contribuente non titolare di reddito d’impresa deve effettuare il pagamento delle spese sostenute per l’intervento di riqualificazione esclusivamente tramite bonifico bancario o postale. Nel effettuare tale bonifico bisognerà indicare nella causale anche il codice fiscale del beneficiario della detrazione ed il numero di partita IVA o di codice fiscale del soggetto che riceve il pagamento.

Il contribuente titolare di reddito d’impresa, invece, non è tenuto al pagamento tramite bonifico delle spese per cui si andrà a richiedere la detrazione fiscale prevista dall’Ecobonus. In questi casi, andrà comunque conservata tutta la documentazione che attesti la spesa effettuata al fine di poter procedere con il riconoscimento della detrazione.

Detrazione fiscale: le aliquote disponibili

A seconda della tipologia di intervento, la Legge di Bilancio prevede diverse aliquote per la detrazione fiscale. Ecco l’elenco completo delle detrazioni disponibili e dei relativi interventi effettuati:

  • detrazione del 65% della spesa sostenuta per interventi di coibentazione dell’involucro opaco, per l’installazione di pompe di calore, di sistemi di building automation, collettori solari per la produzione di acqua calda, scaldacqua a pompa di calore e generatori ibridi (pompa di calore integrata con una caldaia a condensazione);
  • detrazione del 50% della spesa sostenuta per interventi di sostituzione di finestre comprensive di infissi, installazione di caldaie a biomassa, schermature solari e caldaie a condensazione con efficienza media stagionale sufficiente per  appartenere alla classe A di prodotto prevista dal regolamento (UE) n.18/2013;
  • detrazione del 70-75% per interventi di tipo condominiale (coibentazione involucro) con spese sostenute dal 1° gennaio del 2017 al 31 dicembre del 2021 con limite di spesa di 40 mila Euro per singola unità immobiliare; la detrazione può arrivare all‘80% per gli edifici appartenenti alle zone sismiche 1, 2, 3 nel caso in cui gli interventi siano finalizzati alla riduzione del rischio sismico con il conseguente passaggio dell’edificio ad una classe di rischio inferiore; la riduzione di 2 o più classi comporta invece una detrazione dell’85%; per questi casi, il limite di spesa è di 136 mila Euro per unità immobiliare dell’edificio;

E’ importante, quindi, valutare sempre con molta attenzione la percentuale di detrazione fiscale concessa in relazione alla tipologia di intervento da effettuare. In questo modo, infatti, sarà possibile avere un’idea ben precisa delle effettive spese da sostenere per poter procedere con l’intervento di riqualificazione energetica previsto al netto della percentuale di detrazione e del limite di spesa specifico per ogni tipologia di intervento.

Ecobonus 2019: importo massimo della detrazione fiscale

A seconda della tipologia di intervento realizzato, l’utente potrà accedere ad una precisa detrazione fiscale pari ad una percentuale della spesa sostenuta per la realizzazione dell’intero intervento. Questa detrazione, in ogni caso, presenta un importo massimo.

L’importo massimo della detrazione garantita dall’Ecobonus 2019 è legato alla tipologia di intervento effettuato. Si tratta di un aspetto molto importante da tenere in considerazione in quanto la presenza di un limite di spesa, di fatto, va a limitare l’importo complessivo della detrazione e, quindi, la possibilità di ridurre la spesa complessiva per l’intervento di riqualificazione effettuato.

Per gli interventi di riqualificazione energetica è previsto un importo massimo della detrazione pari a 100 mila Euro. Per quanto riguarda gli interventi relativi all’involucro dell’edificio, invece, è prevista un limite di spesa complessivo di 60 mila Euro. Per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale, con la relativa installazione di impianti con caldaia a condensazione, pompe di calore ad alta efficienza e impianti geotermici, viene fissato un limite di spesa di 30 mila Euro. L’installazione di pannelli solari finalizzati alla produzione di acqua calda, invece, prevede un limite di spesa di 60 mila Euro.

Ecobonus 2019: cosa inviare a Enea

Al fine di ottenere la detrazione fiscale prevista per interventi di riqualificazione energetica o di ristrutturazione edilizia è necessario procedere con l’invio di una comunicazione specifica all’Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile). Tale comunicazione va inviata per via telematica tramite una procedura, di facile attuazione, disponibile direttamente dal portate dell’agenzia.

Per procedere con l’invio di tutta la documentazione è possibile visitare l’indirizzo detrazionifiscali.enea.it ed individuare la tipologia di intervento per cui si punta ad ottenere la detrazione fiscale. A questo punto, per completare l’invio, sarà sufficiente seguire tutti i passaggi indicati dal portale. L’intera procedura è molto breve e potrà essere completata in pochi minuti facendo attenzione a rispettare tutti i passaggi dell’iter e, soprattutto, ad individuare la tipologia di detrazione fiscale che si desidera ottenere.

In generale, sottolineiamo che entro 90 giorni dalla fine dei lavori di riqualificazione energetica, al fine di vedersi riconosciuta la detrazione fiscale, sarà necessario procedere con l’invio all’Enea della scheda informativa relativa agli interventi realizzati e della copia dell’attestato di qualificazione energetica AQE. Prima di procedere con l’invio di tutta la documentazione richiesta, è consigliabile verificare bene tutta la procedura e consultare tutto il materiale informativo messo a disposizione dall’agenzia tramite il portale www.enea.it.

Al fine di completare tutta la procedura in modo corretto e poter, quindi contare sulla detrazione fiscale per l’intervento eseguito, è fondamentale assicurarsi di aver compiuto in modo corretto tutti i passaggi. Per questo motivo, prima di procedere con l’invio della documentazione all’Enea, che va effettuato ricordiamo entro 90 giorni dal completamento dell’intervento, è consigliabile prendersi tutto il tempo di cui si ha bisogno per poter analizzare, nei minimi dettagli, tutta la procedura per l’ottenimento dell’Ecobonus.