È obbligatorio pagare il canone RAI? I casi in cui si può non pagare

Il canone RAI va pagato ogni anno ed è legato al possesso di un'apparecchiatura in grado di ricevere il segnale televisivo. La normativa vigente prevede che il canone venga addebitato nella bolletta della luce della prima abitazione con un pagamento rateale articolato in 10 mesi. Ecco quali sono i casi in cui si può non pagare il canone RAI in quanto si rispettano i requisiti per l'ottenimento dell'esenzione dal pagamento. 

È obbligatorio pagare il canone RAI? I casi in cui si può non pagare

Come previsto dalla Legge di Stabilità del 2016, il pagamento del canone RAI avviene in modo automatico, con addebito nella bolletta dell’energia elettrica per la prima abitazione e con un sistema di pagamento rateale che si articola in 10 mesi. Il pagamento del canone RAI è legato al possesso di un apparecchio in grado di ricevere le trasmissioni radiotelevisive.

La normativa vigente, infatti, chiarisce che “il canone tv dev’essere corrisposto da chiunque detenga uno o più apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni radiotelevisive indipendentemente dalla qualità o dalla quantità del relativo utilizzo”. Si tratta, quindi, di una tassa legata al solo possesso di un apparecchio televisivo che non tiene conto la qualità dello stesso o il suo effettivo utilizzo.

La detenzione di un apparecchio in grado di accedere alle trasmissioni radiotelevisive “si presume nel caso in cui esista un’utenza per la fornitura di energia elettrica nel luogo in cui un soggetto ha la sua residenza anagrafica” Di conseguenza, il solo fatto di avere una fornitura di energia elettrica, secondo la normativa, comporta anche il pagamento del canone RAI in quanto si presume che la fornitura energetica preveda anche l’utilizzo di un televisore o di un’altra apparecchiatura in grado di accedere alle trasmissioni radiotelevisive.

La presunzione di possesso comporta, quindi, che chi non ha un apparecchio televisivo sarà tenuto a richiedere l’esenzione dal pagamento del canone RAI seguendo le modalità previste dalla normativa. Ci sono alcuni casi in cui è possibile non pagare il canone RAI ma l’utente dovrà sempre procedere con la richiesta dell’esenzione da ripetere, di volta in volta, ogni anno.

Canone RAI: quanto e quando si paga

Il canone RAI, per il 2020, ha un importo complessivo di 90 Euro. Il pagamento del canone prevede una struttura rateale con 10 rate mensili da 9 Euro ciascuna che vengono addebitare direttamente nella bolletta della luce e vanno a sommarsi all’importo complessivo della bolletta stessa.

Se, ad esempio, per i mesi di maggio e giugno l’importo complessivo della bolletta è di 100 Euro (IVA inclusa), l’effettivo addebito per l’utente che è tenuto al pagamento del canone sarà di 118 Euro andando a considerare anche due rate mensili del canone stesso. La prima rata del canone RAI viene addebitata con il mese di gennaio mentre l’ultima viene pagata per il mese di ottobre.

Per dare un taglio alla bolletta dell’energia elettrica (quando il canone RAI) è dovuto è necessario individuare una tariffa luce più vantaggiosa rispetto a quella attualmente utilizzata. Per risparmiare sulla fornitura di energia elettrica è consigliabile scegliere la migliore soluzioni disponibile sul mercato libero dell’energia. Per individuare l’offerta luce più conveniente per le proprie esigenze è possibile consultare il comparatore di offerte di SOStariffe.it, accessibile cliccando sul box qui di sotto.

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Chi può non pagare il canone RAI

Il canone RAI è dovuto da tutte le famiglie che hanno un apparecchio in grado di ricevere il segnale radiotelevisivo. In sostanza, chi ha un televisore, anche se non lo utilizza per accedere ai programmi televisivi, dovrà pagare il canone RAI con l’addebito delle rate direttamente nella bolletta della luce.

Di conseguenza, se non si possiedono apparecchiature in grado di ricevere le trasmissioni radiotelevisive non ci sarà alcun obbligo di pagamento del canone RAI. In questo caso, il cittadino dovrà richiedere l’esenzione dal pagamento del canone RAI seguendo le modalità previste dalla normativa (che descriviamo nel paragrafo successivo).

Il canone RAI non va pagato quando:

  • non si possiede un televisore; il canone andrà versato solo se si posseggono apparecchi adatti o adattabili a ricevere il segnale audio/video tramite la piattaforma terrestre e/o satellitare sono soggetti al canone; ad esempio, chi utilizza un televisore come monitor del PC sarà tenuto al pagamento del canone RAI anche se il televisore non è collegato ad un’antenna per la ricezione delle trasmissioni radiotelevisive
  • si possiede una radio ma non un televisore
  • si accede esclusivamente ai programmi TV via Internet, in streaming, tramite un computer, uno smartphone o un tablet; se si accede ai programmi TV tramite un televisore collegato ad Internet (una Smart TV) il canone RAI è dovuto

La normativa prevede alcune precise esenzioni dal pagamento del canone RAI. Possono non pagare la tassa di possesso di un apparecchio televisivo:

  • chi ha compiuto i 75 anni e ha un reddito che non supera gli 8.000 euro all’anno
  • ospedali militari, Case del soldato e Sale convegno dei militari delle Forze armate
  • agenti diplomatici e consolari stranieri accreditati in Italia
  • militari di cittadinanza straniera appartenenti alle forze armate della NATO
  • rivenditori e riparatori di TV.

E’ importante sottolineare, inoltre, alcuni casi specifici in cui il canone RAI è dovuto:

  • gli inquilini di una casa arredata, che comprende un televisore, dovranno pagare il canone RAI con il tradizionale addebito in bolletta; anche se il televisore non è di sua proprietà, è l’inquilino e non il proprietario a dover versare il canone (il proprietario sarà tenuto al pagamento del canone RAI se possiede un TV nella sua casa di residenza)
  • i residenti all’estero che hanno una casa in Italia in cui c’è un televisore sono tenuti al pagamento del canone RAI

Per quanto riguarda la TV della seconda casa, invece, non è previsto il pagamento del canone RAI in quanto il canone è dovuto una sola volta per le TV detenute nei luoghi adibiti a propria residenza dallo stesso soggetto e dai soggetti appartenenti alla stessa famiglia anagrafica.

Come richiedere l’esenzione dal pagamento del canone RAI

Come abbiamo visto, la normativa prevede la presunzione di possesso di un televisore se si ha una fornitura di energia elettrica attiva. Chi rientra nei casi indicati per cui non è previsto il pagamento del canone RAI dovrà richiedere l’esenzione. La richiesta va inviata ogni anno, rispettando precise tempistiche.

Per richiedere l’esenzione dal pagamento del canone RAI è possibile presentare la richiesta:

  • direttamente online, grazie al servizio disponibile sul sito Internet dell’Agenzia delle Entrate ed utilizzando le credenziali Fisconline o Entratel
  • tramite un intermediario abiltiato all’invio di una richiesta d’esenzione dal pagamento del canone RAI; è possibile quindi affidarsi a CAF e studi di commercialisti che si occupano di completare la pratica di esenzione
  • inviando una raccomandata e spedendo il modulo disdetta canone Rai con allegato una copia del proprio documento d’identità all’indirizzo: Agenzia delle Entrate, Ufficio di Torino 1, S.A.T. – Sportello abbonamenti TV – Casella Postale 22 – 10121 Torino
  • inviando una PEC con in allegato il modulo della dichiarazione firmato digitalmente; l’indirizzo PEC a cui fare riferimento è cp22.sat@postacertificata.rai.it

I cittadini che rientrano nei casi in cui il canone RAI non va pagato devono inviare la richiesta di esenzione rispettando precise tempistiche al fine di poter ottenere l’esonero completo dal pagamento della tassa sul possesso di un apparecchio radiotelevisivo. Il modulo di esenzione andrà inviato:

  • entro il 31 gennaio per registrare l’esenzione totale dal pagamento del canone RAI per l’anno in corso
  • tra il 1° febbraio ed il 30 giugno per ottenere l’esenzione dal pagamento del canone RAI nel corso del secondo semestre dell’anno in corso; ricordiamo che nel primo semestre si pagano sei rate mensili del canone RAI (per una spesa totale di 54 Euro) mentre nel secondo semestre è previsto il pagamento di quattro rate (da luglio a ottobre) per una spesa complessiva di 36 Euro

Se il modulo viene inviato in una data successiva al 30 giugno, l’esenzione è prevista per l’anno successivo ed il canone RAI per l’anno in corso andrà pagato ugualmente e per intero, anche se non dovuto. E’ importante quindi rispettare, ogni anno, le tempistiche giuste per poter ricevere l’esenzione dal pagamento.

Come richiedere il rimborso del canone RAI in caso di addebito non dovuto

Cosa succede se il canone RAI viene addebitato ugualmente anche se è stata presentata la domanda di esenzione? Se il canone RAI non è dovuto ma viene comunque addebitato (ad esempio per un problema tecnico durante la gestione della pratica) è possibile richiedere il rimborso.

La richiesta di rimborso del canone RAI può essere presentata:

  • in via telematica dal titolare dell’utenza elettrica, o dai suoi eredi, utilizzando il servizio disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate
  • tramite intermediari abilitati, come CAF e commercialisti
  • inviando una raccomandata con in allegato copia di un documento di identità al seguente indirizzo: Agenzia delle entrate – Direzione Provinciale I di Torino – Ufficio Canone TV – Casella postale 22 – 10121 Torino

Se la richiesta di esenzione era stata presentata rispettando le tempistiche, l’utente riceverà il rimborso di quanto pagato dopo le dovute verifiche.