Decreto Taglia bolllette: a chi spetta e a quanto ammonta la riduzione bollette

Sono in arrivo dei nuovi aumenti quasi del 4% sulle tariffe luce e gas e il Decreto Taglia bollette. Ecco cosa prevede la manovra inclusa nell'ultimo provvedimento e del valore di oltre 600 milioni si euro per le imprese colpite dal Covid e dei consigli per risparmiare sulle fatture energia e gas per i clienti domestici

Decreto Taglia bolllette: a chi spetta e a quanto ammonta la riduzione bollette

Nei sostegni studiati dal Governo Draghi è stato definito il nuovo Decreto Taglia bollette, un provvedimento che dovrà aiutare le attività commerciali e produttive in difficoltà. La misura fa parte di un insieme di supporti che andranno a sostenere professionisti, lavoratori, imprese e start up. Nel complesso il Decreto Sostegni avrà un valore di 32 miliardi di euro, mentre il taglio delle fatture delle utenze per le attività dovrebbe vale intorno ai 600 milioni di euro.

Le bollette che potranno godere dello sconto di Stato sono quelle elettriche. Tra le decisioni del Governo c’è anche la riduzione del 30% del canone RAI per negozi e attività, una spesa compresa nelle fatture per le forniture di energia elettrica degli italiani. In genere questa imposta si paga sulla prima bolletta dell’anno, anche se si può richiedere la rateizzazione.

I tagli applicati ai consumi luce sono riservati alle piccole e medie imprese e e sono stati disposti dall’ARERA (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente) per 3 mesi. L’applicazione del Taglia bolletta inizierà con le fatture di Aprile e proseguirà anche sulle forniture di Maggio e Giugno 2021.

Se le imprese e i gestori di locali potranno godere di questi aiuti, per le utenze domestiche le notizie sono un po’ meno positive. Sono in arrivo infatti le rimodulazioni trimestrali dell’ARERA, dal 1° Aprile le bollette di energia e gas aumenteranno rispettivamente del 3,8% e del 3,9%. Questo aggiornamento delle tariffe vale per il mercato tutelato e le nuove disposizioni saranno in vigore dal 1° Aprile al 30 Giugno.

Gli aumenti in bolletta, come evitarli

In un anno, stando ai nuovi prezzi ARERA di energia e gas, la famiglia tipo arriverà a spendere fino a 517 euro per la fornitura luce e oltre 966 euro per il gas necessario ad avere acqua calda, per cucinare e per riscaldare casa.

Questi conti considerano i consumi di una famiglia di 3 persone che in un anno utilizza 2.700 kWh all’anno, con una potenza impegnata di 3 kW. Per quanto riguarda invece i consumi gas la spesa annuale considerata corrisponde al costo di 1.400 metri cubi annui di materia prima.

Per l’energia elettrica il nuovo costo delle risorse in un anno porterà ad una variazione del -0.7% rispetto ai 12 mesi precedente. Questo significa in termini assoluti un risparmio rispetto alle tariffe del periodo precedente di 4 euro su base annua. Per il gas la variazione rispetto a 12 mesi è stata del -5,2%, il risparmio stimato su base annua è stata di 52 euro.

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Decreto taglia bollette, cosa prevede

Il Decreto n. 41 approvato il 22 Marzo 2021, e pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 70, ha riproposto uno sconto in bolletta che è stato già applicato con il Decreto. Con la prima fase di questa riduzione delle bollette elettriche le imprese colpite dal Covid hanno risparmiato anche fino all’80% delle spese fisse in fattura.

Lo sconto previsto viene infatti applicato ai costi di trasporto e agli oneri generici applicati sulla fornitura di energia. Il provvedimento è nato grazie all’intervento e ad una proposta dell’ARERA, l’authority ha infatti effettuato uno studio che dimostrava come semplicemente riducendo queste componenti delle bollette fosse possibile dare un grande aiuto alle attività in bassa tensione non domestici. Si tratta di esercizi commerciali di piccole dimensioni, bar, ristoranti, artigiani, professionisti ecc. Per l’ARERA la misura coinvolgerà 3.7 milioni di utenti.

Nel terzo trimestre inoltre entrerà in vigore un risparmio parametrato dei prezzi di energia e gas applicato ai punti di prelievo. Questa riduzione sarà poi versata alla Cassa per i servizi energetici e ambientali nella misura del 50% ad un mese dalla conversione in legge del Decreto e della restante metà entro fine Maggio 2021.

Riduzioni bollette elettriche, gli importi

Nel provvedimento si spiega che “l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente dispone, con propri provvedimenti, la riduzione delle spese sostenute dalle utenze elettriche connesse in bassa tensione, diverse dagli usi domestici, con riferimento alle codi della bolletta identificate come ‘trasporto e gestione del contatore e ‘oneri generali di sistema”.

L’ARERA si occuperà di rideterminare i costi applicati alle utenze non domestiche di energia elettrica sia per quanto riguarda le tariffe di distribuzione che per quelli  di gestione delle utenze e quelle degli oneri. Gli sconti non saranno applicati a tutte le utenze, bensì potranno beneficiarne solo le attività – quindi i contratti non domestici – e saranno incluse le utenze che superano i 3,3kW, queste ultime saranno equiparate a quelle fino a 3kW.

Nel documento viene specificato che per le utenze con una potenza superiore a 3,3 kW la spesa effettiva relativa alle due voci interessate dal Decreto – quelle di trasporto e oneri – non dovrà supererà quella vigente per le tariffe applicate nel primo trimestre dell’anno in corso. Il taglio delle spese per le utenze elettriche ha un valore stimato di 600 milioni di euro.

Secondo quanto riportato da Adnkrons: “Lo sconto arriva a valere circa 70 euro al mese per un cliente con contratto con potenza di 15 kW e sarà particolarmente incisivo sulla spesa totale della bolletta per gli esercizi commerciali ancora costretti alla chiusura, riducendola fino al 70%. Per gli esercizi che possono rimanere aperti il risparmio si attesterà mediamente tra il 20% e il 30% della spesa totale della bolletta”.

Il presidente Stefano Besseghini, alla guida dell’ARERA, ha dichiarato: “Supportare le imprese in questi mesi è una scelta prioritaria, dal forte valore sociale anche per le famiglie, per questo l’Autorità ha dato immediata esecuzione anche provvedimento del Decreto Sostegni e rinviato il previsto aumento degli oneri generali di sistema, grazie alla residua flessibilità offerta dalle disponibilità finanziarie dei conti gestiti dalla Csea”.

Altri sostegni: contributi a fondo perduto

Nel provvedimento voluto dal nuovo Governo sono state anche previste altre forme di aiuto per le imprese. Il più importante tra gli aiuti che arriveranno alle aziende sono i contributi a fondo perduto. Le somme che saranno versate alle imprese potranno arrivare al massimo a 150 mila euro, ma gli importi dipenderanno dai dati sul calo del fatturato registrati tra il 2019 e il 2020.

Ecco l’elenco dei contributi in percentuale rispetto alle dimensioni del calo subito a causa del covid:

  • 20% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano la soglia di 5 milioni di euro fino a 10 milioni;
  • 30% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano la soglia di 1milione di euro fino a 5 milioni;
  • 40% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano la soglia di 400mila euro fino a 1 milione;
  • 50% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano la soglia di 100mila euro fino a 400mila;
  • 60% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 non superano la soglia di 100mila euro.

Per gli imprenditori è previsto comunque un contributo minimo di 1000 euro, mentre per le ditte che fanno capo ad una società si parte da un aiuto minimo di 2000 euro.

Chi ha diritto al taglio del canone RAI

Come abbiamo visto, è stato deciso di concedere anche una riduzione  del 30% per 3 mesi, quindi da Aprile a Giugno, del canone RAI. L’imposta per accedere ai programmi della tv nazionale dai propri apparecchi sarà alleggerita per i gestori di locali e negozi o nei ristoranti e negli alberghi che pagano le loro quote.

Il taglio del canone è riservato ad alcune categorie che potranno trarre un po’ di sollievo da questa agevolazione. In dettaglio ecco a chi è rivolta questa misura:

  • strutture ricettive (come hotel o alberghi);
  • strutture di somministrazione e consumo di bevande in locali pubblici o aperti al pubblico (come bar, pub o ristoranti).

Questi canoni speciali hanno dei valori decisamente elevati. Per esempio il prezzo per un albergo a 5 stelle con più di 100 camere può essere superiore a 6 mila euro, mentre per hotel di categorie inferiori è più alto di 1000 euro l’anno. Delle spese sostenibili in casi normali, ma che possono essere molto pesanti in tempi di pandemia e lockdown.