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Decreto Rilancio di Maggio e legge 104: cosa prevede per le giornate di permesso

Cosa prevede il nuovo Decreto Rilancio per le giornate di permesso dei lavoratori coperti dalla legge 104? Approfondiamo le categorie di lavoratori interessati, modalità di richiesta e contenuti.

Decreto Rilancio di Maggio e legge 104: cosa prevede per le giornate di permesso

Mercoledì 13 aprile è stato approvato il cosiddetto Decreto Rilancio da parte del Consiglio dei Ministri. Oltre a ingenti finanziamenti previsti per tutti i settori messi in difficoltà dalla crisi scatenata dall’emergenza sanitaria a causa della diffusione del Coronavirus, vi troviamo anche agevolazioni dedicate ai lavoratori dipendenti che rientrano nelle categorie toccate dalla legge 104.

Decreto Rilancio di maggio e legge 104: cosa prevede  

Vediamo come il Decreto Rilancio influisca sulla legge 104 e cosa è previsto per le giornate di permesso.

Innanzi tutto, è opportuno specificare che quella legge a cui si fa riferimento solitamente con il nome di legge 104 è in realtà la legge del 5 febbraio 1991 n.104 che regola l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate. Se da questa definizione sembra che la norma di rivolga solamente agli stessi soggetti disabili, in realtà questa prevede ricadute anche per i familiari o le persone che prestano loro comprovata assistenza.

In particolare, la legge 104 ha importanti risvolti in ambito lavorativo. Sono infatti riconosciute speciali agevolazioni per i genitori o in generale persone di sostegno che lavorano con rapporto pubblico o privato. Questi soggetti hanno ad esempio la possibilità di scegliere, quando disponibile, la sede di lavoro più vicina alla propria abitazione e non possono essere trasferiti senza il loro consenso. Sono previsti inoltre permessi retribuiti ad hoc.

Il Decreto Rilancio pone attenzione sui soggetti che rientrano nelle linee tracciate dalla legge 104. Questo permette infatti ai lavoratori di usufruire di 18 giorni aggiuntivi di permesso durante i mesi di maggio e giungo 2020.

In ogni modo, è comunque importante rispettare la distribuzione dei possibili permessi, che devono essere utilizzati nel modo che segue:

  • 3 giorni a maggio 2020;
  • 3 giorni a giugno 2020;
  • 12 giorni tra maggio e giugno 2020.

Decreto Rilancio di maggio e legge 104: chi può chiedere permesso

Le giornate aggiuntive di permesso previste con l’aggiornamento della legge 104 come integrato all’interno del Decreto Rilancio possono essere richieste dai lavoratori dipendenti che ricadono nelle seguenti categorie: 

  • sono genitori (anche adottivi o affidatari) del soggetto handicappato;
  • sono coniugi del soggetto handicappato;
  • sono conviventi;
  • sono parenti e affini entro il secondo grado di parentela;
  • si tratta dello stesso soggetto interessato.

Per quanto riguarda partenti e affini, lo stesso diritto può in realtà essere esteso entro il terzo grado di parentela se quelli afferenti al secondo o primo grado hanno 65 anni o oltre, sono anch’essi affetti da patologie invalidanti e permanenti, sono deceduti oppure assenti.

Decreto Rilancio di maggio e legge 104: come chiedere permesso

Passiamo infine a come richiedere i permessi aggiuntivi disponibili durante i prossimi mesi per i lavoratori dipendenti che ricadono nelle categorie toccate dalla legge 104. Vi tranquillizzerà certamente sapere che la modalità per effettuare la richiesta non è cambiata rispetto a quella necessaria in tempi “normali.”

In ogni modo, per maggiore chiarezza, riportiamo in questa sezione tutti canali possibili per inviare la domanda. Il primo passaggio è quello di compilare un modulo dedicato presente online sul sito web dell’INPS. Successivamente, potrete effettuare l’invio tramite:

  • sito web INPS, se disponete di apposito PIN. Il servizio che dovrete scegliere è identificabile come “Invio OnLine di Domande di Prestazioni a Sostegno del Reddito”;
  • patronati, che si occuperanno in prima persona della richiesta procedendo per via dei propri canali telematici;
  • telefonicamente (Contact Center Multicanale), chiamando il numero gratuito da telefono fisso 803164, oppure da telefoni cellulari il numero 06164164.

A domanda avvenuta, il dipendente riceverà il nullaosta dall’INPS e potrà quindi assentarsi dal lavoro. Vi ricordiamo infine che chi avesse già effettuato la domanda ad aprile non sarà tenuto a ripetere l’operazione.

Decreto Rilancio di maggio: di che cosa si tratta

Il Decreto poggia su una serie di stanziamenti per il sostegno alla rete socio-economica nazionale, duramente colpito negli ultimi mesi a causa dall’emergenza sanitaria da Coronavirus. Il cosiddetto Decreto Rilancio è stato approvato lo scorso mercoledì 13 maggio dal Consiglio dei Ministri.

Sono così in arrivo circa 10 miliardi di Euro per la Cig, 4 miliardi di Euro per il bonus autonomi, oltre circa 500 milioni di Euro per supportare il lavoro e la sussistenza di collaboratrici domestiche, come colf e badanti. In parallelo, sono previsti 2 miliardi di Euro che saranno indirizzati agli interventi di finanziamento delle attività produttive ed esercizi commerciali, i quali dovranno affrontare notevoli investimenti per l’adeguamento dei locali alle norme igienico-sanitarie necessarie alla ripartenza. Due miliardi di Euro anche per le misure fiscali, circa 2,5 miliardi di Euro per le attività in ambito turistico e culturale. Sono stati stanziati infine 5 miliardi di Euro per i settori della pubblica Sanità e della Sicurezza.

Vediamo ora i punti fondamentali che rientrano in questo nuovo Decreto Rilancio:

  • finanziamenti a fondo perduto destinati alle piccole e medie imprese con un fatturato inferiore a 5 milioni di Euro all’anno;
  • ricapitalizzazione da parte dello Stato per le imprese più grandi;
  • cancellazione e rinvio delle imposte;
  • ampliamento delle risorse disponibili per la cassa integrazione, oltre che semplificazione delle procedure burocratiche per ottenerla;
  • sconti sul pagamento delle bollette per le piccole e medie imprese;
  • indennità per lavoratori autonomi, atipici e precari, tra i 500 e i 1.000 Euro;
  • sussidio per nuclei familiari che presentano un reddito ISEE inferiore ai 15.000 Euro;
  • sanatoria dei lavoratori stranieri senza regolare permesso di soggiorno o con permesso di soggiorno scaduto, in particolari quelli già attivi in nero nel settore agricolo, domestico e di cura della persona;
  • congedi parentali oppure bonus baby-sitter;
  • detrazioni per lavori di ristrutturazione, a sostegno del settore edilizio;
  • bonus vacanze di 500 Euro per la famiglie con reddito ISEE non superiore a 40 mila Euro;
  • bonus monopattini e biciclette (anche elettriche), per favorire la mobilità sostenibile.

In merito al punto relativo a cancellazione e rinvio delle imposte, è importante ricordare i seguenti elementi:

  • eliminazione totale della rata IRAP di giugno per tutte le società e le imprese individuali con fatturato non oltre a 250 milioni di Euro;
  • cancellazione della prima rata dell’IMU per alberghi e stabilimenti balneari;
  • rinvio dei versamenti IVA e dei contributi per le imprese con cali di fatturato significativi al 16/09/2020;
  • sospensione dei pignoramenti su stipendi, salari e pensioni da parte dell’Agenzia delle Entrate fino al 31/08/2020;
  • rinvio della notifica di cartelle esattoriali e richieste di accertamento fiscali (che ammontavano rispettivamente a 22 milioni e 8,5 milioni) al 16/09/2020.