Decreto Milleproroghe 2021 e rinvio mercato libero energia: ecco quando sarà

Tra le proposte salvate tra i 2.500 emendamenti che erano previsti nel decreto Milleproroghe 2021 ce ne sono alcune che riguardano il settore energia: vediamo insieme cosa cambierà, in particolare per quanto riguarda il mercato libero e la definitiva fine del mercato tutelato

Decreto Milleproroghe 2021 e rinvio mercato libero energia: ecco quando sarà

Il decreto Milleproroghe 2021, nella sua veste ufficiale, ha introdotto alcune novità di non poco conto che riguarderanno direttamente il settore dell’energia. La prima consiste nella proroga del Piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee (PiTESAI), per il quale è stato spostato, al 30 settembre 2021, il termine per l’approvazione. 

Il cambiamento più significativo, però, consiste nella proroga dell’inizio del mercato libero obbligatorio per tutti, derivante dalla fine definitiva del mercato tutelato dell’energia e del gas, che slitterà di un anno e avverrà ufficialmente il 1° gennaio 2023

Quali sono state le reazioni da parte dei politici e quali saranno, invece, le eventuali conseguenze per i consumatori? Cosa cambia, in pratica, nel dover attendere un anno in più prima che il mercato libero diventi definitivo per tutti?

Le opinioni dei politici

Secondo Davide Crippa del M5S, la proroga del passaggio totale al mercato libero è una buona notizia. Ha infatti ribadito: “L’abbiamo detto e lo abbiamo fatto, superando le resistenze delle altre forze di maggioranza: con un nostro emendamento al decreto Milleproroghe tuteliamo gli utenti più vulnerabili prevedendo la proroga al 2023 dell’entrata in vigore del passaggio al mercato libero dell’energia elettrica e del gas”. 

Luca Sur, capogruppo in commissione Attività produttive, ha invece affermato che: “Nel 2019 le famiglie che hanno aderito al mercato libero hanno pagato l’energia elettrica in media il 26% in più rispetto a quelle che sono ancora nel mercato di maggior tutela: con il nostro intervento abbiamo evitato che nel 2022, oltre alle conseguenze della pandemia, famiglie e microimprese debbano anche subire un pesante aumento delle bollette”.

In realtà, quanto appena citato non è vero: il mercato libero dell’energia e del gas naturale è stato creato proprio per permettere ai cittadini di pagare di meno e di risparmiare sulle bollette dell’energia e del gas, scegliendo il provider più conveniente. 

Cosa cambia tra mercato libero e mercato tutelato

Facendo una breve parentesi “storica”, il mercato libero del gas è stato introdotto in Italia nel 2003, mentre quello dell’energia risale al 2007. A partire da questi due momenti ogni cliente ha avuto la possibilità di scegliere se:

  • continuare ad accettare le condizioni previste nel mercato tutelato;
  • cambiare fornitore, optando per una delle promozioni presenti nel mercato libero

Nel mercato tutelato il prezzo delle tariffe viene stabilito ogni 3 mesi da Arera: di contro, nel mercato libero il prezzo viene proposto liberamente dal singolo gestore

L’obiettivo della liberalizzazione, in pratica, è da sempre stato quello di favorire la libera concorrenza tra i vari fornitori di luce e gas e, di conseguenza, di tutelare anche i clienti che possono valutare (tramite la comparazione) le tante offerte a disposizione. 

In un primo momento, la data di inizio del mercato libero obbligatorio per tutti era stata fissata a luglio 2020: dopo un primo slittamento al 1° gennaio 2022, ecco che con il decreto Milleproroghe 2021 le carte in tavola cambiano nuovamente, dato che la nuova data ufficiale è diventata il 1° gennaio 2023

Le tariffe intermedie introdotte negli anni

La procedura per il passaggio totale al mercato libero dell’energia e del gas è iniziata, in realtà, già nel 2015, ma il traguardo tanto atteso si allontana di anno in anno, invece di avvicinarsi. 

Qualche anno fa, nel 2017, sono state anche introdotte le tariffe a tutela simile, nate con l’obiettivo di facilitare la transizione al mercato libero dal mercato tutelato: in pratica sono previste le condizioni economiche del mercato tutelato per un periodo di 12 mesi, e un bonus una tantum che varia in relazione al gestore scelto. 

Tuttavia, nonostante le buone intenzioni di partenza, questa tipologia di offerte non ha avuto grande successo e ancora oggi la maggior parte dei consumatori sono all’oscuro circa la sua esistenza. 

In un secondo momento sono state ideate le cosiddette offerte placet, le quali hanno le stesse condizioni contrattuali di ARERA, ma il prezzo viene definito dal singolo fornitore: quello che non si può fare in questo genere di offerte è aggiungere dei servizi extra in abbinamento. 

A proposito di costo dell’energia

Un elemento importante sul quale spesso i consumatori non sono veramente ben informati riguarda le componenti del prezzo dell’energia, dalle quali deriva il costo totale che risulta poi in bolletta. Ecco di cosa si tratta. 

Voce di costo dell’energia In cosa consiste
La prima parte viene stabilita dall’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente Questa voce di costo copre i servizi di trasporto e di distribuzione dell’energia e gli oneri generali di sistema 
La seconda parte è costituita dal costo di commercializzazione

 
Questa voce viene stabilita dal singolo fornitore per coprire i costi da sostenere per rifornire i propri clienti
La terza parte deriva dal costo di approvvigionamento dell’energia Serve per coprire il costo di acquisto dell’energia elettrica
La quarta parte è composta dalle imposte Si tratta dell’IVA e delle accise

Nel momento in cui ci si ritrova a dover scegliere una delle tante proposte disponibili nel mercato libero, si dovrà quindi prendere in considerazione la voce di costo che può essere decisa dal fornitore individuato, a partire dalla quale si cerca, generalmente, di mettere in piedi le offerte di maggiore interesse per i consumatori

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Cosa succederà con la fine del mercato tutelato

Quali saranno le conseguenze reali della fine del mercato tutelato, che porteranno un gran numero di famiglie a dover individuare un nuovo fornitore nel mercato libero dell’energia e del gas naturale?

Ad oggi, è evidente che dal 1° gennaio 2023 tutti dovrebbero già aver abbandonato il mercato tutelato. Non è, però, chiaro, quali saranno gli effetti reali che ricadranno sui quei clienti che non avranno ancora scelto un nuovo gestore per tale data. 

Tra le varie ipotesi che sono state presentate ci sarebbe quella di un cambio automatico al servizio di salvaguardia, che servirebbe a tutelare tutti i consumatori indecisi che non sono riusciti a prendere una decisione entro i termini fissati dalla legge. 

In questo modo, però, ci si potrebbe ritrovare con una tariffa che non è stata scelta in autonomia e che potrebbe essere poco conveniente rispetto alle tante soluzioni disponibili sul mercato. 

In questo senso, allora, come sottolineato da diverse associazioni dei consumatori, la proroga del mercato libero obbligatorio per tutti potrebbe essere utile a diffondere maggiore consapevolezza tra i consumatori in relazione ai vantaggi del mercato libero. 

Come orientarsi nel mercato libero: consigli utili

Il mercato libero si basa sul meccanismo della libera concorrenza: alla società di distribuzione locale è rimasta la sola gestione della distribuzione dell’energia in regime di concessione, sulla base delle tariffe stabilite da ARERA, mentre il prezzo della materia prima delle promozioni del libero mercato viene comunque stabilito dal singolo fornitore sulla base dell’andamento del mercato all’ingrosso. 

Ai singoli fornitori è anche stata data la possibilità di integrare le proprie offerte con una serie di prodotti e servizi, utili a differenziarsi rispetto ai competitor. Perché questo punto è di estrema importanza? 

Perché nel momento in cui ci si ritrova per la prima volta a confrontare le offerte disponibili all’interno del mercato libero dell’energia e del gas naturale non si dovrà mettere a confronto soltanto il prezzo finale proposto. 

Ci saranno altri elementi da prendere in considerazione, tra i quali spiccano in particolare:

  • la presenza di offerte con un prezzo bloccato per un determinato periodo di tempo, che non subiranno alcuna variano anche se il mercato cambia;
  • la differenza tra tariffe monorarie, biorarie o triorarie, che potranno essere più o meno convenienti a seconda di quelle che sono le proprie abitudini di consumo;
  • gli sconti e i benefici aggiuntivi associati alla singola offerta, come per esempio la possibilità di risparmiare in bolletta nel caso in cui si scelga di attivare la fattura digitale e l’addebito diretto su conto corrente o carta di credito. 

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