Coronavirus, fase 2 dal 4 maggio: spostamenti e fine lockdown totale

Le notizie su come sarà la Fase 2 dell'emergenza coronavirus si sono succedute negli scorsi giorni, tante delle ipotesi ventilate dai media sono state poi smentite dalla conferenza stampa ufficiale del premier Conte. Dal 4 Maggio finirà il lockdown totale, ma le restrizioni eliminate saranno molte meno di quelle ipotizzate. Ecco chi potrà riaprire la propria attività e quando nella nuova Fase di questa crisi

Coronavirus, fase 2 dal 4 maggio: spostamenti e fine lockdown totale

La tanto attesa conferenza stampa del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, è arrivata ieri sera alle 20.20. In discorso abbastanza dettagliato il premier ha reso ufficiali le misure che porteranno alla fine del lockdown. Cittadini e imprese erano in fermento per conoscere i prossimi passi della gestione dell’epidemia.

Conte ha aperto il suo discorso dicendo: “Inizia la fase 2, ora la convivenza con il virus. Sarà fondamentale il comportamento responsabile di ciascuno di noi: Non bisogna mai avvicinarsi, al distanza di sicurezza deve essere di almeno un metro”. E ha continuato: “Se non rispettiamo le precauzioni la curva risalirà, aumenteranno i morti e avremmo danni irreversibili per la nostra economia”. Lo slogan di questa fase sarà: “Se ami l’Italia mantieni le distanze”.

Gli spostamenti privati dei cittadini

I servizi dei programmi di intrattenimento e dei tg hanno riportato diverse teorie sulla ripartenza e qualche anticipazione dagli organi di Governo. Questa quarantena però ci ha abituati a diversi colpi di scena e anche in questa occasione il nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri ha deluso molte aspettative per la Fase 2.

Nessun via libera a piccole riunioni tra amici e parenti come avevano anticipato alcuni giornali, il premier ha chiarito che saranno aperti gli spostamenti all’interno della regione per visitare congiunti ma sempre rispettando il distanziamento e in piccoli gruppi. Nessuna circolazione extra regionale sarà consentita, ma questo Conte lo aveva già anticipato in un’intervista pubblicata Domenica da “la Repubblica”.

Confermata quindi la possibilità di spostarsi all’interno della regione, ma restano attive le disposizioni sui motivi di salute, lavoro o urgenze che giustifichino il grosso degli spostamenti.  Il distanziamento sociale è la misura che dovrà essere mantenuta in ogni attività pubblica e privata e le mascherine si dovranno indossare in ogni luogo. Le cose potrebbero poi cambiare dal 18 Maggio, è questa la data fissata per eventuali nuove aperture.

Sì allo sport in solitaria, no alle messe

Si potrà riprendere a fare sport anche allontanandosi da casa e saranno riaperti i parchi, anche se i sindaci potranno decidere di mantenere chiusi i luoghi in cui non riescano a garantire il contingentamento degli ingressi. Mentre si pratica attività motoria all’aperto non si potrà andare con altre persone e si dovrà mantenere il distanziamento sociale.

Una prima concessione per i fedeli sarà la possibilità di celebrare le cerimonie funebri, dal 4 Maggio si potranno fare queste funzioni. Saranno posti dei limiti molto precisi sul numero di partecipanti e sullo svolgimento. Non si potrà ancora invece dire messa o fare alcun altro tipo di funzione religiosa

I problemi legati al trasporto pubblico

Uno dei problemi che è stato necessario superare prima di poter definire il calendario per la ripresa delle diverse attività produttive e di dare ufficialità di altre misure è stato il nodo del trasporto pubblico. Si è discusso molto in questi giorni su possibili controlli delle temperatura per i passeggeri, ingressi contingentati su tram, autobus e metro. Nella giornata di Domenica la discussione con gli enti comunali  e i rappresentanti dell’ANCI si è concentrato su questo punto cruciale.

I temi al centro di questo incontro sono stati diversi: i controlli in entrata sui mezzi pubblici, le operazioni di sanificazione, i numeri contingentati di utenti per corsa, la frequenza dei viaggi. Il tutto si dovrà poi rapportare alle casse vuote delle municipalizzate che pagano stipendi da due mesi ma con pochissimi biglietti staccati.

Su questo non sono ancora stati forniti maggiori dettagli in conferenza stampa, ma prima del 4 Maggio si dovrà dare risposte per risolvere le questioni di sicurezze e di rispetto della salute, sia dei viaggiatori che degli operatori dei mezzi, e trovare anche un accordo che renda sostenibile economicamente il proseguimento delle attività per i comuni.

Imprese, chi ripartirà il 4 Maggio

Le imprese, ormai chiuse da 2 mesi, stanno premendo per poter tirare su le serrande e cercare di ripartire. Come farlo però nel rispetto della salute dei cittadini e dei lavoratori? Il tema è questo. Il calendario, stabilito dal Governo d’accordo con la task force di esperti guidati da Vittorio Colao, vede le prime autorizzazioni del 4 Maggio per il settore manifatturiero (moda, produzioni di componenti e automotive).

Sempre nella stessa data  potranno riprendere le attività del settore costruzioni e quelle per il contrasto del dissesto idrogeologico. Anche i lavori per la messa in sicurezza di carceri e scuola dovranno essere riattivati. Per la stessa data si attende il via libera alla riapertura dei negozi all’ingrosso dei materiali necessari a queste attività. Tutti coloro che riapriranno dovranno poter assicurare alcune misure di sicurezza concordate tra il Governo e i sindacati per la tutela della salute dei lavoratori.

Si dovrà misurare la temperatura agli impiegati in ingresso nei luoghi di lavoro, si dovrà poter lavorare rispettando le distanze di 1 metro (alcuni impianti hanno posto come distanza di sicurezza i 2 mt) e si dovrà ridurre il personale presente in stabilimenti e negozi, quindi turni scaglionati.

Cura della persona slitta la riapertura dei saloni

Le ipotesi che vedevano nell’11 Maggio la data per centri estetici e parrucchieri si sono rivelate sbagliate. I saloni e i negozi di questo settore dovranno attendere il 1 Giugno e dovranno comunque rispettare delle norme molto stringenti. Sarà necessario garantire il rapporto di 1 a 1 tra operatore e cliente e pratiche di sanificazione degli strumenti e delle superfici tra un uso e l’altro. Per questo i titolari hanno annunciato orari prolungati, prestazioni solo su appuntamento e all’inizio sarà possibile pagare solo con carte di credito o bancomat.

Sempre l’11 Maggio nelle previsioni più ottimistiche si attendeva il via libera per la riapertura anche i negozi al dettaglio, si dovrà riparlarne forse dal 18 Maggio e per quei negozi che potranno garantire l’utilizzo di protezioni individuali e il distanziamento tra clienti. Maggiori regole saranno imposte a chi vende calzature e abbigliamento, per queste attività sarà necessario sanificare gli indumenti e gli accessori dopo ogni prova da parte degli utenti.

Bar e ristoranti, con o senza parafiati?

In questo caso la ripresa avverrà in due step, dal 4 Maggio sarà consentita ai ristoranti e ai bar in modalità d’asporto, ma avvisa il premier niente assembramenti, file ordinate e rispettose delle misure di distanziamento. Delusi anche bar e ristoranti dunque che speravano di poter riaprire il 18 Maggio.

Ma si dovranno montare i parafiati in plexiglass, quelle barriere trasparenti apparse alle casse di farmacie e supermercati, oppure no? I ristorati non sono favorevoli a questa misura, anche diversi nomi famosi della ristorazione milanese per esempio si sono detti convinti che montare questi strumenti scoraggerebbe i clienti. La risposta del Governo si attende nei prossimi giorni

Musei e mostre al via, ma ancora chiusi cinema e teatri

Saranno aperti musei, biblioteche e mostre, anche in questo caso sono stati studiati contingentamenti e misure ad hoc. Restano ancora molto incerti invece i tempi di ripartenza per il mondo dell’arte e dello spettacolo dal vivo. Discoteche, cinema, teatri e sale concerti sono infatti ritenuti dei luoghi a maggior rischio per la trasmissione del coronavirus Covid-19.

Nella stessa condizione restano le attività turistiche e gli stabilimenti balneari, oltre alle palestre e alle piscine al chiuso. Per intervenire e mitigare le conseguenze per il turismo nazionale il ministro Dario Franceschini ha rassicurato gli imprenditori e gli enti del settore di nuove misure di sostegno nel Decreto Aprile.

Che fine faranno le autocertificazioni?

Una delle domande che si stanno ponendo i cittadini è quella sulla necessità di continuare a girare per le città con l’autocertificazione. Questo documento servirà dal 4 Maggio? Sì, sarà ancora necessario fornire dei validi motivi per i propri spostamenti. Non si potrà varcare i confini regionali se non per emergenze comprovate.

L’apertura come detto sarà solo per piccoli incontri con i propri congiunti, ma le raccomandazioni sono di mantenere sempre le distanze di almeno un metro. L’uso di mascherine resta obbligatorio, così come tutte le disposizioni igieniche sul lavaggio delle mani.

Prezzi controllati per le mascherine

Il premier in un’intervista a “la Repubblica” ha annunciato che i prezzi delle mascherine saranno calmierati per evitare truffe e difficoltà per i cittadini. Notizia anche confermata durante la conferenza stampa.  Il “Sole 24 Ore” ha fatto un calcolo approssimativo di quanto potrebbe costare ad una famiglia di 4 persone una scorta mensile di mascherine chirurgiche, la cifra stimata è di 200 euro. Il premier ha però assicurato che il costo delle mascherine chirurgiche sarà fissato a 0.50 euro.

Nell’intervista rilasciata al quotidiano il premier ha anche toccato un argomento che ha destato numerose polemiche in questa prima fase di crisi sanitaria: i tamponi. Alla domanda di Molinari e Cappellini: “Come potrà funzionare l’app per i tracciamenti se non aumenterà il numero di tamponi?”.

Conte ha risposto che nella Fase 2 sarà necessario rafforzare non solo il tracciamento dei contatti ma anche l’assistenza a distanza e che i controlli sierologici e con i tamponi saranno decisivi.

Le norme di allarme in caso di risalita dei contagi

Sin dal principio della conferenza Conte ha sottolineato più volte che la ripresa è necessaria, ma che sarà prudente. L’equipe che ha studiato date e sistemi per la ripartenza ha messo a punto anche un sistema che permetterà di agire in modo tempestivo qualora le nuove misure portino ad un nuovo innalzamento dei contagi.

Per evitare di dover tornare ad un lockdown totale è innanzitutto reso obbligatorio contattare le strutture sanitarie se si ha la febbre a più di 37.5. Chiunque avesse sintomi febbrili dovrà restare in casa e chiamare il medico di base. Le Regioni dovranno poi fornire dati quotidiani sull’andamento della curva epidemiologica e sul rispetto delle misure di sicurezza nei luoghi di lavoro.

Le misure per il sostegno di  famiglie e imprese

Oltre alla conferenza che dovrebbe ufficializzare quindi la progressiva uscita dalla fase più acuta di emergenza, si attende per il 30 Aprile la presentazione dell’informativa del premier Conte sulla programmazione per la ripresa delle attività economica davanti ai componenti della Camera.

Con i decreti di Marzo e Aprile sono state previste agevolazioni, contributi e misure straordinarie per molte categorie di lavoratori. Dal bonus da 600 euro per gli autonomi, alla Cassa integrazione in deroga e ordinaria, i bonus per baby sitter e i congedi parentali straordinari, questi sono tutti provvedimenti che dovrebbero essere rinnovati con il nuovo documento di fine Aprile.

In particolare per garantire una ripartenza reale e avendo già annunciato che la scuola riaprirà a Settembre il Governo si è impegnato, per il momento a parole, a rinforzare le risorse destinata a bonus baby sitter e congedi parentali. I genitori lavoratori dovranno infatti poter contare su questi provvedimenti per poter tornare alle attività e non lasciare incustoditi i propri figli.