Conto corrente per protestati: richiesta e offerte a giugno 2021

Il conto corrente per protestati si può aprire? Per rispondere a questa domanda, cercheremo prima di spiegare chi sono i soggetti protestati, quali sono le regole in vigore in Italia e come funziona un’eventuale richiesta di apertura di un conto corrente per questa particolare tipologia di correntisti. 

Conto corrente per protestati: richiesta e offerte a giugno 2021

In Italia non esiste una regola per la quale non è possibile aprire un conto corrente per protestati. Tuttavia, considerata la particolare condizione che caratterizza questi soggetti, potrebbe non essere così semplice e immediato. 

La banche potrebbero, infatti, voler tutelare i propri interessi: questo significa che, non essendoci dei divieti imposti, alla fine non esistono delle regole fisse e la decisione finale spetta all’istituto di credito. 

Prima di procedere con l’analisi del conto corrente per protestati, è bene chiarire cosa significhi questa parola e perché ci si può ritrovare in questa particolare categoria di pagatori. 

Cosa vuol dire protestato

I protestati sono quei soggetti che hanno subito un protesto, ovvero hanno rifiutato il pagamento di un assegno bancario o di una cambiale e sono stati dunque inseriti nel cosiddetto Registro dei Protesti

L’iscrizione al Registro non è immediata, ma si verifica nel momento in cui il mancato pagamento viene protratto nel tempo e non si provvede in alcun modo a saldarlo, tramite la procedura del ravvedimento operoso, che comporta anche il versamento degli interessi e di eventuali spese di mora. 

I protestati avranno la possibilità di aprire un conto corrente tradizionale tramite garante, che però rappresenta soltanto un’opzione teorica in quanto nella pratica è molto raro che venga concessa, oppure un conto corrente per protestati. In questa seconda ipotesi sarà necessario andare alla ricerca di quelle banche che permettono anche ai protestati di poter aprire un conto corrente. 

Confronta i conti correnti online »

Come richiedere l’apertura di un conto corrente per protestati

In primo luogo, si dovrà individuare un istituto di credito che sia più flessibile rispetto ad altri e dia anche ai soggetti protestati la possibilità di poter aprire un conto corrente

A questo proposito, potrebbe essere molto valido l’utilizzo di un comparatore di conti correnti online con il quale valutare le diverse proposte messe a disposizione dalle banche e comprendere quali sono le principali differenze in termini di prezzi e servizi offerti. 

Dopo aver trovato la soluzione che potrebbe essere più idonea rispetto alle proprie necessità di gestione finanziaria, si consiglia di rivolgersi direttamente alla singola banca in modo tale da conoscere nei minimi dettagli quali sono le condizioni contrattuali di un determinato conto corrente

In generale, il miglior consiglio sarebbe quello di procedere con il pagamento dei propri debiti e la conseguente cancellazione dal Registro dei Protesti, che sarà possibile se non è ancora trascorso un anno dal momento in cui è avvenuta la propria iscrizione. Sarà sufficiente l’invio di un’istanza all’Ufficio Protesti della Camera di Commercio di competenza. 

Se ciò non fosse possibile sarà necessario richiedere la riabilitazione, rivolgendosi al Presidente del Tribunale del proprio circondario: una volta ottenuta tale riabilitazione, aprire un conto corrente sarà solo una questione di clic (o di minuti). 

A conti fatti, dunque, dopo che sarà stato individuato l’istituto di credito, l’apertura del conto corrente per protestati diventerà davvero molto semplice. Nella pratica:

  • si dovrà fornire il proprio documento d’identità in corso di validità e il codice fiscale;
  • si dovrà firmare il contratto nel quale viene precisato quello che è l’Indicatore Sintetico di Costo, leggendo prima per bene le condizioni proposte dalla banca. 

Caratteristiche dei conti correnti per protestati

I conti correnti che possono essere aperti dai soggetti protestati permettono di effettuare le classiche operazioni dei conti correnti tradizionali, quali per esempio inviare e ricevere bonifici, utilizzare il Bancomat, accreditare lo stipendio o la pensione, domiciliare le bollette di luce, gas, telefono, e così via. 

Quello che cambia, però, è relativo al alcuni prodotti finanziari, per i quali ci potrebbero essere delle limitazioni. La banca, infatti, potrebbero non rilasciare ai protestati strumenti quali carte di credito o libretti degli assegni, che sono già normalmente caratterizzati dalla richiesta di requisiti specifici e di particolari garanzie da parte del cliente. 

Questi limiti sono, ovviamente, legati al fatto che le banche hanno meno fiducia nei confronti di un correntista che è stato segnalato (o si trova ancora) nel Registro dei Protesti, oppure come cattivo pagatore al Crif

Tenendo conto di questi elementi, nel momento in cui si vorrà richiedere l’apertura di un conto corrente per protestati, si consiglia di prestare attenzione a parametri quali l’operatività del conto, la presenza di carte di pagamento (in particolare, delle carte di credito), i costi, sia del canone mensile sia delle varie operazioni bancarie, e la possibilità (anche in un secondo momento) di poter trasferire il conto presso un altro istituto. 

In genere si suggerisce sempre di valutare l’attivazione di un conto corrente online perché, oltre ad essere più economico, la procedura di apertura è solitamente molto più snella e meno burocratica, quindi anche i soggetti protestati potrebbe avere meno difficoltà nel procedere con la sottoscrizione di un conto corrente

Per farsi un’idea di quelle che sono le migliori soluzioni disponibili attualmente sul mercato, si consiglia di cliccare sul link qui sotto e di valutare le offerte online confrontate da SOStariffe.it. 

Le alternative al conto corrente per protestati

Potrebbe anche capitare di non riuscire a trovare una banca che dia la possibilità a un protestato di aprire un conto corrente. Cosa si consiglia di fare in una simile evenienza? La soluzione è rappresentate dalle carte prepagate o dalle carte conto dotate di IBAN

Nonostante non si tratti di un vero e proprio conto corrente, essendo dotate di IBAN questi strumenti pagamento funzionano esattamente come un conto, nel senso che permettono di gestire i propri soldi in modo semplice e immediato, di ricevere e inviare bonifici, e di procedere con la maggior parte delle operazioni tipiche di un conto corrente tradizionale. 

Il loro vantaggio è rappresentato anche dalla loro economicità: molte carte conto con IBAN non prevedono il pagamento del canone mensile, o comunque presentano dei costi davvero molto bassi. 

SOStariffe.it presenta una sezione dedicata proprio alle carte di pagamento nella quale sarà possibile valutare le diverse tipologie di carte conto con IBAN (o di carte prepagate, quindi ricaricabili) che potranno essere attivate direttamente online in pochi minuti. 

Clicca sul link per avere maggiori dettagli in merito. 

Confronta le carte conto con IBAN »

Conto corrente per protestati in sintesi

Alla luce di quanto detto fin qui è possibile concludere nel seguente modo: i protestati hanno diverse possibilità a loro disposizione con le quali poter gestire i propri risparmi. La prima è rappresentata dall’apertura di un conto corrente per protestati, che prevede la necessità di trovare una banca che sia disposta a dare fiducia al nuovo correntista. 

La seconda consiste nella risoluzione dei propri debiti, che permetterà di essere cancellati dal Registro Informatico del Protesti se l’insolvenza risale a meno di un anno di tempo, oppure di essere riabilitati dal Presidente del Tribunale del proprio circondario.

L’ultima alternativa è costituita dalla scelta di una carta conto con IBAN, la quale non richiede particolari requisiti per poter essere rilasciata, ma rappresenta, al contrario, una soluzione pratica, economica e utile, con la quale potranno essere eseguite le principali operazioni bancarie.