Conto corrente e contante "sospetti": come essere in regola con il Fisco

Quando effettui movimenti sul conto corrente devi stare attento alle regole imposte dal Fisco per non rischiare una segnalazione e un controllo da parte dell'Agenzia delle Entrate. Ecco la guida sui prelievi e versamenti di contante sospetti che potrebbero metterti nei guai e qual è la normativa attuale

Conto corrente e contante "sospetti": come essere in regola con il Fisco

Il tetto massimo per le tue operazioni in contanti da Gennaio 2022 sarà di mille euro, lo ha stabilito il Decreto fiscale 124 del 2019, inserito nella Legge di Bilancio 2020. E per chi non rispetterà le regole è prevista una sanzione di mille euro. In Italia nel 2021 gli italiani hanno utilizzato di più le carte (soprattutto di debito e le prepagate) diminuendo invece l’uso del contante. A dirlo sono i numeri del 19° Osservatorio Carte di Credito e Digital Payments, curato da Assofin, Nomisma, Ipsos e con il contributo di CRIF:

  • importi prelevati 2021 -17,2% rispetto al 2020
  • -23% di Cash Lovers
  • frequenza utilizzo carta contactless +3,7%

Il Governo ha dichiarato da tempo di voler incentivare l’uso degli strumenti elettronici di pagamento, le carte infatti permettono di tracciare i movimenti dei contribuenti e rendono più semplice le verifiche per quel che riguarda la lotta all’evasione fiscale.

I movimenti sul tuo conto corrente sono sottoposti a dei controlli da parte del Fisco: devi stare particolarmente attento alle limitazioni sui versamenti di contante e alle regole sui prelievi. Ci sono infatti delle soglie contante che insospettiscono l’Agenzia delle Entrate e che possono portare ad una segnalazione del tuo account e delle tue operazioni.

Contanti, quali movimenti sul conto corrente insospettiscono il Fisco

Ci sono dei movimenti che fai sul tuo conto corrente che possono portare ad accertamenti fiscali, è bene che tu sappia quali sono e quali regole dovresti rispettare. L’Agenzia delle Entrate può verificare sia i movimenti in entrata che quelli in uscita e controlla che questi siano coerenti con il reddito da te dichiarato. L’attenzione del Fisco si concentra in particolare sul prelievo di contanti come manovra per evadere il Fisco.

I versamenti sul conto devono tutti essere giustificati, l’Agenzia delle Entrate infatti dà per scontato che ogni entrata sul conto faccia parte del tuo reddito imponibile. Diventa quindi fondamentale che tu possa giustificare ogni versamento, sia fatto con bonifico o assegno che in contanti. Ci sono pochi casi che ti consentono di escludere gli accrediti dal reddito, e quindi dal pagamento dell’Irpef, ma dovrai poterlo provare.

Puoi non inserire nella dichiarazione alcuni versamenti:

  • donazioni da un parente
  • vendere un bene usato
  • una vincita con giochi legali
  • risarcimenti

Se non hai conservato traccia del pagamento che hai ricevuto dovrai inserire l’importo nella dichiarazione evitando così di essere sanzionati per evasione dal Fisco.

L’antiriciclaggio

Le norme legate ai limiti per le operazioni in contanti sono state decise non solo per limitare l’evasione fiscale ma anche come sistema di monitoraggio antiriclaggio. Se non esistono soglie per i tuoi versamenti in contanti sul conto, ci sono dei limiti che impongono alla banca di investigare sulla provenienza del denaro che depositi sul tuo account.

La soglia di tracciabilità, come abbiamo già detto, è fissata a 1.000 euro da Gennaio 2022, se riceverai somme in contanti più elevate da un unico soggetto l’istituto segnalerà il movimento all’antiriciclaggio e sarai passibile di una multa tra i 1.000 euro e i 50 mila euro. Qualora la tua giustificazione rispetto alle operazioni bancarie sospette non dovesse essere sufficientemente convincente e non dovessi fornire le corrette prove, la banca comunicherà con al UIF (Unità di informazione finanziaria).

Esiste uno specifico protocollo per la segnalazione delle operazioni sospette e la UIF una volta attivata potrà effettuare i suoi controlli, se riterrà che ci siano gli estremi per denunciare un reato lo comunicherà alla Procura della Repubblica.

Tutti i correntisti sono tenuti a giustificare i versamenti ricevuti sul conto corrente ed eventuali incongruenze tra il reddito e i movimenti sul conto corrente. Il focus del Fisco si concentra sopratutto su coloro che non risultano avere fonti di reddito ma che operano accrediti sui propri conti.

Prelievi, le transazioni in contanti non consentite

Finora ci siamo occupati delle entrate sul conto che possono procurarti guai con il Fisco, ci sono però delle regole da conoscere anche sui prelievi. Se in questo caso i limiti sono meno stringenti e le regole sono meno definite, non credere che puoi prelevare dal conto come e quando vuoi. Innanzitutto ogni offerte di conto corrente e ogni carta ha dei limiti operativi mensili e annuali di cui devi tener conto, inoltre i prelievi presso gli sportelli sono diventati costosi.

Non avrai bisogno di giustificare le tue operazioni di prelievo, né da ATM né agli sportelli, almeno fintantoché  non supererai la soglia dei 10 mila euro mensili. Chi oltrepassa questo tetto di prelievi potrà essere oggetto di verifiche fiscali per via della normativa antiriciclaggio. La banca nel momento in cui un correntista supera il limite dei 10 mila euro deve comunicarlo alla UIF che valuterà se informare la Procura della Repubblica e avviare un’indagine per riciclaggio o altri reati.

Se un comune correntista deve stare in guardia solo da questa norma sui prelievi, il discorso per gli imprenditori e chi ha reddito d’impresa è diverso. Per contrastare l’evasione e i pagamenti a nero dei dipendenti, chi dirige un’azienda deve giustificare tutti i prelievi che superino i 1000 euro al giorno e i 5 mila euro in un mese.

I limiti per i cittadini stranieri

Le regole per i cittadini stranieri che non risiedono in Italia sono leggermente diverse quando si tratta di pagamenti e prelievi di contanti. Il limite all’uso di contanti per questi utenti sale a 15 mila euro, ma solo per le operazioni che riguardano lo shopping e le transazioni di viaggio (biglietti, hotel, ecc…). I commercianti o gli operatori turistici saranno però tenuti a comunicare i movimenti all’Agenzia delle Entrate.

Quando questi clienti compiono un pagamento l’operatore deve chiedere la copia del passaporto o un’autocertificazione in cui il cliente attesta di non essere cittadino italiano o europeo.

Come pagare le proprie spese

Se hai bisogno di effettuare prelievi o versamenti di importi superiori a quelli consentiti puoi ricorrere ad altri metodi di pagamento che non ti faranno incorrere in sanzioni fiscali. Le alternative a tua disposizione per poter completare gli acquisti in modo tracciabile (e quindi giustificabili per il Fisco) sono:

  • bonifici
  • addebiti diretti sul conto
  • carte di pagamento
  • assegni
  • app di pagamento

Utilizzare questi strumenti non ti proteggerà solo dalle multe e dalle indagini antiriciclaggio, con le nuove offerte per aprire un conto corrente se userai gli strumenti elettronici di pagamento e l’app della banca per effettuare i tuoi pagamenti potrai anche risparmiare sulle commissioni.

Per individuare il conto corrente più adatto alle tue esigenze come correntista puoi ricorrere all’aiuto offerto dal comparatore di SOStariffe.it, lo strumento che confronterà per te le promozioni conto corrente e ti restituirà uno schema con costi e condizioni operative. Il sistema ha creato 5 profili: standard, famiglia, giovani, pensionati e business.

Se sei in cerca di un conto a zero spese per effettuare le tue transazioni senza costi aggiuntivi devi essere maggiorenne e residente in Italia. Tra le promozioni più convenienti del mese di Dicembre ci sono:

  • conto BBVA – canone zero – carte di debito gratuita – bonifici e prelievi senza commissioni – Gran Cashback del 10% per il primo mese sugli acquisti fino a 500 euro – servizio di rateizzazione acquisti
  • conto UniCredit My Genius – conto a costo zero – carta di debito My One gratuita – bonifici online – prelievi UniCredit gratuiti e da altre banche 2 euro – buono Amazon da 100 euro in regalo e concorso Super Buoni
  • conto Banca Widiba – conto a zero spese – Pec e firma digitale gratuite per nuovi clienti – bonifici online gratuiti – prelievi gratuiti se superiori ai 100 euro