Condizionatori per riscaldamento invernale: vantaggi, svantaggi, consumi e costi

Aggiornato il: 09/11/2023
di Paolo Marelli
Pubblicato il: 13/07/2021

In 30 secondi

Tutto quello che c’è da sapere sui condizionatori per riscaldamento:

  1. Convenienti, “green” e facili da installare: l’identikit dei condizionatori per riscaldare casa
  2. La “rivoluzione” della tecnologia inverter e i suoi benefici
  3. Condizionatori o termosifoni: quando è meglio l’uno o l’altro
  4. Vantaggi e svantaggi di riscaldare gli ambienti con il condizionatore
  5. Quanto costa riscaldare casa con i climatizzatori invernali
  6. Anche le tariffe luce e gas incidono sulle bollette: come trovare le migliori offerte con il comparatore di SOStariffe.it

Il condizionatore è un insostituibile alleato durante la stagione calda, ma può a buon diritto essere usato anche in inverno per riscaldare gli ambienti. Non solo: con gli opportuni accorgimenti, è in grado di rappresentare un’ottima alternativa alle stufette elettriche ma anche, in determinate condizioni, al classico riscaldamento a gas, sfruttando la pompa di calore del dispositivo per rendere più mite la temperatura in casa. Ecco, quindi, tutto quello che c'è da sapere sull'utilizzo dei condizionatori per riscaldamento invernale.

condizionatore su parete arancione e raggio di sole che lo illumina

Utilizzare il condizionatore al posto del termosifone per il riscaldamento invernale presenta tanti pro e qualche contro; in alcuni contesti può comunque rappresentare una buona soluzione anche per quanto riguarda costo e consumi. Vediamo, quindi, come usare il condizionatore in inverno e quali sono vantaggi e svantaggi per chi scelga questa soluzione.

Come si usa il condizionatore per riscaldare?

condizionatori per riscaldamento di ultima generazione sono prodotti dotati di pompa di calore. Questa tecnologia sfrutta l’energia termica prelevata dall’ambiente per generare aria calda d’inverno (o fredda d’estate).  

Si tratta di un sistema di riscaldamento “green” in quanto ha un basso impatto ambientale: secondo alcune stime, è in grado di abbattere del 70% le emissioni di CO₂ rispetto a una caldaia tradizionale, ottimizzando così i consumi e alleggerendo di fatto le bollette.

Proprio per la loro duplice funzione (raffrescamento d’estate e riscaldamento nella stagione fredda), questi prodotti sono sempre più ricercati dalle famiglie italiane, attenti al risparmio in bolletta ma anche a caccia di un prodotto versatile, semplice da installare e da gestire (un unico sistema di climatizzazione anziché due impianti separati).

Una volta installato il dispositivo a pompa di calore, per usare i condizionatori per riscaldamento basta impostare la funzione per aria calda premendo l’apposito pulsante dal telecomando che è stato dato in dotazione con l’installazione dell’apparecchio.

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Riscaldare casa con climatizzatore: l’alternativa ai radiatori

Prima di tutto è bene chiarire, a chi ha troppe aspettative al riguardo, come stanno davvero le cose quando si parla di climatizzatori con pompa di calorenelle zone più fredde, come il Nord Italia o quelle zone lontane dal mare dove il clima è molto rigido durante l’inverno, è molto difficile riscaldare casa con il climatizzatore; non ci si può dunque aspettare che questo prodotto, da solo, possa sostituire il normale riscaldamento a gas.

Questo non vuol dire che si tratti di dispositivi inutili, perché accenderli rimane un’ottima idea durante le mezze stagioni e quando si ha bisogno di un po’ di caldo in un ambiente circoscritto: di solito i condizionatori sono installati proprio nel salotto o in camera, e accenderli per qualche tempo, senza ricorrere alla caldaia, è di solito più conveniente e meno dispendioso.

Inoltre, il condizionatore è uno strumento che spicca per versatilità: è possibile infatti riscaldare ma anche deumidificare, il che potrebbe essere sufficiente, o comunque gradito rispetto al riscaldamento a gas, nelle zone con un’alta percentuale di giorni di pioggia.

Utilizzo del condizionatore per riscaldare: la rivoluzione della tecnologia inverter

La tecnologia inverter ha rappresentato una vera rivoluzione nel mondo dei condizionatori: fino a poco tempo fa, infatti, usare il condizionatore per raffreddare o riscaldare significava continue ripartenze e disattivazioni del compressore, quindi consumi più alti e anche una minor vita dell’apparecchio; ora, invece, la modulazione del riscaldamento e del raffrescamento è continua, con il condizionatore che utilizza in modo molto più efficiente l’energia elettrica. Il tutto con anche un maggior comfort acustico.

Quel che è certo è che i condizionatori con inverter sono molto più convenienti dei tradizionali termoventilatori da pochi euro che vengono usati per scaldare in fretta un ambiente di casa, e che rappresentano una vera minaccia per la propria bolletta dell’energia elettrica. Questi dispositivi, infatti, sono non di rado a 2000 W, mentre un buon inverter ha un consumo a regime che si aggira intorno ai 300-600 W.

Attenzione a non commettere l’errore di pensare che le stufette, solo perché di minori dimensioni, siano meno “impegnative” in termini di energia rispetto al proprio condizionatore, che al contrario può essere molto più efficiente e consentire di risparmiare anche rispetto al riscaldamento a gas.

Naturalmente, possono esserci integrazioni ancora più virtuose con impianti “green” preesistenti di proprietà dell’utente, come un impianto fotovoltaico: in questo modo è possibile riscaldare la propria casa praticamente a costo zero, o comunque, aiutandosi con l’energia prodotta, a un costo sicuramente più basso di quello che si può trovare sul mercato.

Cosa conviene tra termosifone o condizionatore in inverno?

TECNOLOGIA IMPIEGATA

VANTAGGI

SVANTAGGI

Climatizzatore per riscaldamento

  • Efficienza energetica
  • Risparmio in bolletta
  • Sostenibilità ambientale
  • Semplicità di installazione
  • Flessibilità d’uso
  • Velocità nel riscaldare l’ambiente
  • Prestazioni ridotte con inverno rigido: sotto i 7° è difficile garantire un grado di comfort termico simile a quello assicurato dai termosifoni
  • Il riscaldamento non riguarda l’intera casa, ma solo il locale in cui il condizionatore è installato
  • Tendenza eccessiva alla deumidificazione

Riscaldamento a gas

  • Assicura un adeguato comfort termico in tutta l’abitazione e non solo in una stanza
  • In condizioni meteo rigide assicura prestazioni più elevate di un climatizzatore per riscaldamento
  • Maggiori emissioni inquinanti di CO₂
  • Minor efficienza energetica utilizzando dispositivi più datati
  • Manutenzione periodica prevista per legge
  • Tempi di riscaldamento più lunghi per raggiungere la temperatura desiderata

Il rendimento dei condizionatori a pompa di calore comincia a diventare meno efficiente in presenza di temperature particolarmente rigide, soprattutto se si mantengono tali per lungo tempo e c’è una forte umidità. Questo perché, oltre al fatto che a pieno regime di solito è meglio accendere la caldaia sapendo che la si userà con continuità, il rischio è che si formi del ghiaccio sugli elementi esterni del condizionatore, svantaggiando lo scambio termico.

L'efficienza di un condizionatore per riscaldamento si riduce notevolmente quando la colonnina di mercurio scende sotto i 7°. Tra i 7° e i 5° diventa difficile per tali dispositivi assicurare un adeguato comfort termico. Quando le temperature esterne raggiungono lo zero termico, diventa praticamente impossibile rinunciare a un sistema di riscaldamento trazionale. 

In termini di spazio, un condizionatore anche di discreta potenza non può certo competere con la capillarità all’interno di una casa dei radiatori per il riscaldamento a gas, ma ugualmente può offrire una temperatura molto piacevole in ambienti anche di 50 metri quadri. Le regole d’uso, comunque, sono le stesse: mai creare uno sbalzo di temperatura troppo elevato tra l’esterno e l’interno, anche per motivi di salute, e soprattutto spegnere sempre l’apparecchio prima di andare a dormire.

Da notare, inoltre, che i condizionatori devono essere soggetti a regolari interventi di manutenzione (comunque inferiori rispetto a quelli di una caldaia a gas). Per questo motivo è una buona regola controllarne l’efficienza e pulire periodicamente i filtri con acqua e sapone perché in casa ci sia sempre aria pulita. Bastano pochi interventi per garantire un funzionamento ottimale.

Condizionatore in inverno: vantaggi e svantaggi

Accendere il condizionatore in inverno è un'opzione sempre più utilizzata. Sfruttando le caratteristiche delle tecnologie più moderne, infatti, è possibile utilizzare in modo molto efficiente l'energia elettrica e, quindi, accendere il condizionatore per il riscaldamento invernale. Questa soluzione offre diversi vantaggi e può rappresentare l’opzione migliore in diversi contesti di utilizzo. Il riscaldamento con condizionatore durante i mesi invernali è possibile e può essere anche molto conveniente.

Tra i principali benefici dei condizionatori per riscaldamento dotati di pompa di calore c’è l’alta efficienza energetica, che implica una conseguente ottimizzazione dei consumi di energia elettrica e una riduzione delle spese nelle bollette del gas.

 C’è anche la manutenzione tra i principali vantaggi dei condizionatori per riscaldamento. Questi apparecchi non necessitano della stessa manutenzione della caldaia, che richiede invece checkup periodici per legge. Per i condizionatori basta una manutenzione ordinaria ed una periodica pulizia dei filtri per un corretto funzionamento, che può durare anche fino a 20 anni.

 Il riscaldamento invernale con condizionatori richiede poco tempo. Basteranno poche decine di minuti (in base all’ampiezza dell’ambiente da riscaldare) per raggiungere la temperatura ottimale in casa.

Il condizionatore è un’ottima alternativa per il riscaldamento anche in tutte quelle aree dove non è presente la rete di distribuzione di gas o ci sono pericoli connessi al suo utilizzo.

Tuttavia, scegliere i condizionatori per riscaldamento può rivelarsi anche una mossa poco azzeccata in presenza di alcune condizioni:

Nelle zone d’Italia nelle quali il clima invernale è particolarmente rigido e il freddo dura a lungo, l’utilizzo dei condizionatori per riscaldamento non garantirebbe un adeguato comfort termico, oltre a far impennare i consumi energetici, con un effetto domino anche in bolletta.

Alcuni condizionatori per riscaldamento potrebbero essere rumorosi, soprattutto nel caso in cui si imposti il loro funzionamento alla massima potenza. Un’assenza di comfort che potrebbe pesare, soprattutto nelle ore serali e notturne.

L’utilizzo di questi elettrodomestici comporta la necessità di installare un motore esterno. Tale unità non è sempre installabile, in particolare nelle abitazioni collocate in palazzi antichi che potrebbero presentare dei vincoli architettonici. Non è sempre possibile installare un condizionatore in casa.

Un altro elemento da considerare è la tendenza eccessiva alla deumidificazione dei condizionatori. In alcuni casi quest’aspetto può risultare particolarmente fastidioso, obbligando all’utilizzo di un umidificatore come forma di compensazione.

Quanto consuma un condizionatore per riscaldare? I costi

I consumi legati all'utilizzo dei condizionatori per riscaldamento e il relativo costo dipendono da vari fattori. Per il riscaldamento invernale è necessario affidarsi ad un condizionatore ad alta efficienza, una soluzione di ultima generazione in grado di offrire un ottimo funzionamento con un consumo ridotto.

Ad influenzare consumi e costi del condizionatore in inverno sono sia la temperatura che si desidera raggiungere in casa sia l’ampiezza dell'ambiente da riscaldare oltre, naturalmente, al tempo di utilizzo.

In linea di massima, un condizionatore riesce a garantire un buon riscaldamento di un ambiente piccolo (40-50 metri quadrati) con un costo in linea con quello legato all'utilizzo di una caldaia a gas metano.

Per riscaldare ambienti più grandi, invece, potrebbe essere necessario utilizzare due condizionatori con un netto incremento dei consumi di energia elettrica e, quindi, del costo del riscaldamento. Naturalmente, le abitazioni che hanno la possibilità di ricorrere al fotovoltaico per auto-produrre energia elettrica potranno abbattere il costo di utilizzo del condizionatore in inverno.

In linea generale si può stimare che un condizionatore per riscaldamento dotato di pompa di calore consumi in media dai 300 ai 600 watt all’ora. Con un utilizzo medio di circa 5 ore al giorno per avere un buon comfort in casa, il consumo quotidiano oscillerebbe tra i 1.500 e i 3.000 watt. Tradotto in euro, considerando la miglior tariffa luce del Mercato Libero attualmente disponibile (0,17 €/kWh), risulterebbe una spesa mensile da un minimo di 7,50 euro a un massimo di 15,30 euro per un impiego medio di 5 ore al giorno del condizionatore

Come utilizzare il condizionatore per il riscaldamento invernale

Spesso ci si chiede come utilizzare bene il condizionatore in inverno nel modo corretto. Quest’elettrodomestico può rappresentare una buona soluzione per gestire le temperature in casa nei mesi invernali, riscaldando gli ambienti domestici al punto giusto.

È opportuno seguire alcuni accorgimenti per ottimizzare al massimo il funzionamento del condizionatore. Per un risultato ottimale, è consigliabile ricorrere al condizionatore per riscaldare ambienti di dimensioni ridotte.

Per stanze fino a 40-50 metri quadrati, basteranno poche decime di minuti per un buon riscaldamento. Per riscaldare ambienti più grandi o per utilizzare più condizionatori in contemporanea (per riscaldare più ambienti) potrebbero sorgere dei problemi. Per piccoli appartamenti, o per riscaldare solo alcuni ambienti di casa, la scelta di ricorrere al condizionatore durante i mesi invernali può rappresentare un'ottima soluzione.

I risultati migliori nel riscaldamento con condizionatore in inverno vengono ottenuti quando all’esterno le temperature non sono troppo rigide con una forte umidità. Da notare, inoltre, che è consigliabile fissare una temperatura obiettivo tra i 20 ed i 25 gradi centigradi, senza spingersi troppo in alto. Scegliere una temperatura corretta, evitando di esagerare nel riscaldamento di casa, è sicuramente la scelta migliore, anche per quanto riguarda l'aspetto economico ed il costo del condizionatore utilizzato per il riscaldamento invernale.

Quando conviene riscaldare con il climatizzatore? Considerazioni finali

I condizionatori per riscaldamento rappresentano una scelta vincente in quelle zone del Paese dove il clima è mite e raramente la colonnina di mercurio scende in picchiata. In questo caso, infatti, i climatizzatori con pompa di calore si dimostrano tre volte più efficienti di una caldaia a condensazione, portando a un risparmio fino al 45% in bolletta.

Nelle aree dove l’inverno è lungo e freddo, invece, è difficile sostituire i sistemi tradizionali di riscaldamento, in quanto l’efficienza del condizionatore diminuisce quando la temperatura esterna scende al di sotto dei 7°. Una soluzione ottimale è quella di associare a una caldaia a gas di ultima generazione un climatizzatore con tecnologia inverter, così da utilizzare i termosifoni come fonte di calore primaria, facendo però scendere in campo il condizionatore quando si ha bisogno di maggior calore in una stanza o maggior comfort in un ambiente. 

L’utilizzo di tali prodotti è anche molto indicato quando si debba aumentare in breve tempo il comfort di una stanza. Bastano infatti poche decine di minuti (in base all’ampiezza del locale da riscaldare) per raggiungere la temperatura desiderata nella stanza di proprio interesse. I termosifoni, invece, sono più lenti nel raggiungere la temperatura impostata e riscaldano tutta la casa, non un solo locale.

Gas o elettricità, l’importante è risparmiare

Che si scelga un sistema di riscaldamento tradizionale o si faccia ricorso all’energia elettrica per far funzionare il condizionatore a pompa di calore, è comunque necessario (a meno che non si tratti di uno di quei rarissimi casi di assoluta autosufficienza) puntare su soluzioni luce e gas che propongano prezzi contenuti di energia elettrica e metano.

Una mossa vincente per risparmiare in bolletta è quella di scegliere una delle tante offerte energia elettrica o le tariffe gas proposte dai gestori energetici del Mercato Libero. Come trovarle? Utilizzando il comparatore di SOStariffe.it per offerte luce e gas, che consente di scandagliare le proposte del Mercato Libero e individuare quella più conveniente sulla base del fabbisogno energetico del proprio nucleo familiare.

Risorse utili

I trucchi per consumare meno d’inverno

Come riscaldare casa senza gas

Quanto consuma in media una famiglia di 4 persone

Domande correlate

Quanto costa riscaldare la casa con il condizionatore?

Un condizionatore per riscaldamento dotato di pompa di calore consuma in media dai 300 ai 600 watt all’ora. Ipotizzando un utilizzo medio di 5 ore al giorno e considerando la miglior tariffa luce del Mercato Libero attualmente disponibile (0,17 €/kWh), la spesa mensile andrebbe da un minimo di 7,50€ a un massimo di 15,30€.

Quanto si risparmia usando il condizionatore al posto del termosifone?

In determinate condizioni, l’utilizzo di un condizionatore per riscaldamento ad alta efficienza fa risparmiare fino al 45% in bolletta rispetto a un sistema di riscaldamento tradizionale.

Il condizionatore consuma di più a caldo o a freddo?

I consumi sono simili. Ciò che incide sui consumi non è il tipo di utilizzo (raffrescamento/riscaldamento), ma la classe energetica dell’apparecchio, la tecnologia di cui è dotato, la durata e le modalità del suo utilizzo, oltre alla differenza tra temperature esterne e interne.