In altri termini, su OpenDemanio finiranno i dettagli dei beni del patrimonio immobiliare italiano, per un controvalore di circa 59 miliardi di euro: tutti i dati sono organizzati in 3 distinte sezioni:
- i dati riferiti al Conto Patrimoniale dello Stato, disponibili già da luglio 2015 e aggiornati al 31 dicembre di ogni anno;
- i dati sulla georeferenziazione dei fabbricati, disponibili dal 7 gennaio 2016;
- i dati sui fabbricati e sulle aree, disponibili in formato aperto dal 7 gennaio 2016.
In una nota, l’Agenzia spiega che attraverso tutte le potenzialità espresse dalla piattaforma, tutti i cittadini potranno visualizzare non solamente i dati tecnici degli immobili, quanto anche la localizzazione StreetView di Google, ottenendo in modo tempestivo il posizionamento dei singoli beni sul territorio e la loro visualizzazione su base cartografica, integrata con i dettagli su denominazione, indirizzo, categoria, stato di occupazione e superficie.
“OpenDemanio” – ha commentato il direttore del Demanio, Roberto Reggi – “è uno strumento importantissimo per dare un’informazione trasparente e aperta sui beni pubblici. Cittadini e associazioni potranno così conoscere i dati aggiornati sul patrimonio e visualizzare su mappa fabbricati e terreni nella loro città e farsi anche promotori di progetti di recupero. Nella nostra strategia di valorizzazione contano moltissimo anche i singoli cittadini e le loro idee”.
Per quanto concerne l’utilizzo concreto della piattaforma, sarà possibile accedere con la propria linea ADSL alla home page del sito istituzionale agenziademanio.it, o direttamente all’indirizzo dati.agenziademanio.it. Da qui sarà possibile scaricare i dati in formato aperto, o navigare mediante una serie di informazioni sul patrimonio immobiliare usufruendo della grafica predisposta dall’Agenzia.
I dati contenuti nella piattaforma OpenDemanio sono ottenuti attraverso l’elaborazione del patrimonio informativo mediato dal sistema gestionale dell’Agenzia, consentendo un pronto aggiornamento dello stato del patrimonio. L’operazione di aggiornamento proseguirà nel corso del 2016 con la geolocalizzazione non solo dei fabbricati e dei terreni in essere, quanto anche dei cantieri aperti o di prossima apertura, con la pubblicazione e la geolocalizzazione degli immobili inseriti in percorsi di valorizzazione.
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