AppTaxi è un nuovo servizio simile a Uber, presentato qualche settimana fa, e già attivo sul nostro territorio. Disponibile sia per iOS (sull’Apple Store) che per Android (sul Google Play Store), si tratta di un’app estremamente semplice da utilizzare, e con caratteristiche che ricalcano quelle, ben note, dei più famosi concorrenti.
Tuttavia, guai a pensare che AppTaxi sia una semplice “replica” di quanto già usufruito con MyTaxi & co. Innanzitutto, AppTaxi può vantare un invidiabile valore aggiunto, contraddistinto da una maggiore diffusione: oggi l’app è utilizzabile da Milano a Cagliari, da Bologna a Roma, passando per altri centri di medie dimensioni. Inoltre, AppTaxi permette alla propria clientela di poter pagare con carta di credito la prenotazione della corsa, aprendo inoltre lo scenario a nuove modalità di regolamentazione via Bitcoin e Apple Pay.
Dunque, tra diffusione più estesa e innovazione monetaria, AppTaxi sembra avere le carte giuste per cercare di contrastare Uber e gli altri servizi più noti. Naturalmente, il servizio operativo su Internet mobile andrà testato sul banco di prova più importante: quello della reale esperienza di utilizzo della platea italiana, “tradita” dalla sospensione di UberPop e ora alla ricerca di nuove alternative al tradizionale servizio taxi.
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Occhi aperti inoltre su un ulteriore competitor particolarmente agguerrito, MyTaxi: startup fondata nel 2009, è stata recentemente acquisita da Daimler, ed è entrata nel mercato italiano attraverso delle politiche promozionali piuttosto aggressive, che ne hanno decretato la convenienza. Per il resto, si tratta di un’app molto solida, in grado di replicare le funzioni del – per ora – defunto UberPop: dalla georeferenziazione delle auto al pagamento tramite carta di credito o carta prepagata, si tratta di un software di prenotazione taxi molto efficace e specifica.
MyTaxi è già disponibile in alcuni dei principali mercati europei (Germania, Austria, Spagna, Polonia), con una rete di 40 città e ben 10 milioni di download, a coinvolgimento di 45 milioni di taxi.