Classifica delle città più inquinate d'Italia

Mal d'aria in città 2016: il rapporto di Legambiente segnala Frosinone (e non Roma), Pavia e Vicenza come i centri meno salubri dello Stivale, in cui quel che viene respirato dagli italiani può dirsi tutto fuorché salutare. Seguono Milano e Torino, ma la classifica delle città più inquinate continua a colpi di giornate "nere". Ecco il contenuto dell'indagine più aggiornata dell'istituto.

Classifica delle città più inquinate d'Italia

Chi l’avrebbe detto? Non è Roma ma Frosinone il centro in cima alla classifica delle città più inquinate d’Italia. Qui, nei primi 47 giorni del 2015, si è registrato l’allarme città “nera” in ben 35 occasioni, diventate 115 a fine anno con una concentrazione di Pm10 superiore al consentito. I risultati del Rapporto 2016 di Legambiente, che prende il nome di “Mal d’aria in città”, rivelano condizioni di respirabilità più che inaccettabili in numerosi altri centri, e rimandano ai dati che confermano l’inquinamento quale responsabile di quasi 60mila decessi.

Più della metà dei capoluoghi di provincia analizzati superano il limite consentito dalla legge. Cosa ci aspetterà in futuro? E’ evidente come il sistema targhe alterne, l’aumento delle aree pedonali e la creazione di giornate dedicate esclusivamente alla circolazione con mezzi di trasporto pubblici siano insufficienti. Viene da pensare che gli italiani sono ancora troppo affezionati alle auto e alle moto per rinunciarvi (ecco i preventivi Rc auto ed Rc moto), anche se diverse persone stanno già optando per l’utilizzo di vetture elettriche: le uniche in grado di risollevare la salubrità dell’aria.
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Classifica delle città più inquinate d’Italia

Seguono il triste primato di Frosinone le città di Pavia e Vicenza, rispettivamente con 114 e 110 giornate “nere”. Milano e Torino sono più salubri (sì, ma non troppo): in queste città i giorni di aria irrespirabile ammontano rispettivamente a 101 e 90. A sorpresa Roma, la metropoli che forse più di tutte ha i riflettori puntati sull’inquinamento cittadino (ricordiamo che oltre a nuocere alla salute la concentrazione di inquinanti ha rovinato monumenti come il Colosseo), conta solo 65 giornate e si posizione al 25simo posto della classifica. Il rapporto di Legambiente ha registrato non solo i livelli di concentrazione di Pm10, ma anche di Pm2,5, le particelle di particolato che, senza arrestarsi ai bronchioli arrivano direttamente ai polmoni. Riguardo al Pm2,5 i dati fanno riferimento al 2014, anno in cui solo Cremona e Milano hanno superato il limite ammesso.

In una città su 3 l’ozono ha varcato il valore soglia. In 28 capoluoghi di provincia si sono superate le 25 giornate off-limit (qui, nella classifica delle città più inquinate vediamo in testa Rimini e Genova, con più di 64 giorni segnalati). In dieci città italiane, in testa Torino, Roma e Milano anche il diossido di azoto -che non dovrebbe superare i 40 microgrammi al metro cubo annuali- ha oltrepassato il limite della salubrità. La colpa è del riscaldamento atmosferico, responsabile dell’emissione di 1,93 milioni di tonnellate di inquinanti l’anno su un totale di 4,65.
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Un Paese più salubre: le proposte di Legambiente

L’istituto propone di incrementare il trasporto su ferrovia e il trasporto pubblico riducendo al minimo l’utilizzo dei veicoli privati più inquinanti (per verificare le potenzialità inquinanti del proprio mezzo bisogna fare riferimento alla classifica EURO). Interessante la proposta di costruire nuove piste ciclabili nelle aree urbane (la vera novità è a Roma, dove in occasione del Giubileo 2016 sarà inaugurato il Grande Raccordo Anulare delle bici) e di utilizzare i proventi derivanti dalle soste su strisce blu per rendere più efficiente il trasporto pubblico.