A finanziare il restauro A2A, che opera sul territorio di Milano per le forniture di energia e gas come A2A Energia, e Arcus. Il progetto multimediale è stato invece realizzato da Culturanuova, con il contributo di Intesa Sanpaolo, e prevede che vengano spostati i ponteggi attuali per far posto a un sistema di proiezioni, luci e ologrammi.
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«Un’interpretazione innovativa che mette al centro la natura e elimina qualsiasi presenza umana, tranne quella sul soffitto della sala, decorato con il blasone di Ludovico il Moro», secondo Claudio Salsi, Direttore della soprintendenza del Castello.
Il soffitto realizzato da Leonardo nella «camera grande da le asse», come recita un documento d’archivio, è decorato da tronchi, rami, foglie e bacche di gelso e venne scoperto verso la fine del diciannovesimo secolo dallo storico Luca Beltrame; presente anche un disegno chiamato “Monocromo” sulla parete est, ma per i restauratori il progetto vinciano doveva riguardare la decorazione di tutte le pareti della sala, come dimostrano i paesaggi abbozzati recentemente scoperti.