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Carte di credito in vacanze: come usarle evitando la stangata

A breve circa il 60% degli italiani partirà in vacanze, più del 2014 secondo dati Coldiretti, sebbene l'82% rimarrà nello Stivale. Per coloro che preferiscono il denaro in plastica anziché il contante, è utile conoscere quali sono i costi da sostenere se si vuole usare la carte di debito e credito all'estero. L'Università Bocconi, commissionata da CorrierEconomia, ha elaborato una guida all’utilizzo intelligente delle carte di credito e debito in Italia e all’estero.

Carte di credito in vacanze: come usarle evitando la stangata

Secondo recenti rilevazioni della Coldiretti e Federalberghi, il 59% degli italiani partirà in vacanza quest’estate e, sebbene una gran parte rimanga vicino casa, addirittura nella stessa regione, quasi un 20% invece visiterà Paesi stranieri. Il budget degli italiani in vacanze è ancora più ristretto rispetto il 2014, e per questo sono diminuiti i giorni di ferie.

Tuttavia, ogni anno si recano all’estero 28 milioni dei nostri connazionali, per vacanze o lavoro, secondo una recente ricerca pubblicata da Visa Europe. Tra chi ha deciso di partire all’estero quest’estate, gli USA sono la meta preferita fuori Italia, scelta da circa 19 milioni di italiani (50%), mentre il 45% preferisce la Spagna e il 40% la Francia.

Sapere quali sono i metodi di pagamento più convenienti quando si è in vacanze, quindi, sia all’estero che all’interno del nostro territorio, diventa fondamentale per tutti coloro che vogliono evitare una stangata causata da commissioni e spese accessorie.
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Conviene la carta bancomat dei conti online

L’estate scorsa, SosTariffe.it ha analizzato le soluzioni più vantaggiose per utilizzare la moneta elettronica all’estero, confrontando i costi medi delle commissioni per prelevare e pagare con carta all’estero proposti dai conti correnti delle banche online, delle banche tradizionali e delle più diffuse carte di credito.

Lo studio del 2014 ha dimostrato che la soluzione più conveniente è usare una carta bancomat associata a un conto online. In tutti i casi analizzati, infatti, il prelievo allo sportello in area Euro è vantaggioso almeno del 30% rispetto ai conti tradizionali e del 96% rispetto alle carte di credito.

Per quanto riguarda i prelievi fuori dall’area Euro, lo studio di SosTariffe.it dell’anno scorso ha dimostrato che le carte di debito dei conti online offrono un risparmio del 20% rispetto ai conti tradizionali e al 64% rispetto alle carte di credito.

Per maggior informazioni, consigliamo di leggere l’osservatorio completo.
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Come usare le carte di credito in vacanze

L’Università Bocconi, commissionata da CorrierEconomia, ha effettuato un’analisi sulle diverse spese che può comportare l’utilizzo delle carte di credito durante le vacanze estive 2015.

Nella sua guida all’uso intelligente del denaro in plastica, i ricercatori evidenziano che il pagamento con carta di credito presso i ristoranti o alberghi in Italia e la zona Euro è sempre gratuito, mentre ci sono commissioni applicate da tutte le banche per chi pagherà con la carta di credito al di fuori della zona Euro. Per una spesa di 200 euro, ad esempio, si può pagare una commissione che va dai 60 centesimi ai 4 euro, o almeno più di 3 euro nel 70% delle carte di credito analizzate dalla Bocconi.

Le diverse emittenti, ricordiamo, applicano commissioni diverse che talvolta dipendono dal Paese e dal circuito (Visa o MasterCard) in cui avviene l’operazione. I range o livelli massimi però sono sempre indicati nei contratti o nei fogli informativi del conto corrente in questione.

Carta di credito per pagare, mai per prelevare

In linea con quanto rilevato da SosTariffe.it l’anno scorso, lo studio della Bocconi dimostra che con la carta di credito conviene pagare anziché prelevare.

I costi di prelevare contanti con la carta di credito si aggirano intorno al 3,31% della somma richiesta in Italia o zona Euro; ad esempio, per prelevare 100 euro si paga in media di 3,3 euro.

Quando la valuta non è l’Euro, pagare con la carta prevede una commissione di circa 2-3,5%, ma prelevando allo sportello ATM con la carta di credito si può arrivare al 6%, con una media di 4,84 euro per il prelievo del corrispondente in valuta locale a 100 euro.

«Sulle carte di credito la struttura dei costi sta divergendo — commenta Stefano Caselli, prorettore all’Internazionalizzazione della Bocconi —. Le spese tendono a zero se si usa la carta per i pagamenti, ma proprio perciò, e perché la gestione del contante è sempre più complessa per le banche, i costi vengono caricati sul prelievo. Chi usa il contante troverà oneri sempre più pesanti, ma è motivato: alla banca gestire le banconote costa di più, con Basilea 2 e i vincoli sul capitale».

Commissioni delle carte di credito senza troppe variazioni

Per quanto riguarda le commissioni applicate dalle carte di credito, la Bocconi ha monitorato gli ultimi due anni e scoperto che sono rimaste pressoché stabili. Secondo i loro calcoli, il canone medio annuo si aggira intorno ai 29 euro, mentre la commissione di anticipo contanti è del 3,4% e quella per la valuta richiesta dall’emittente (senza considerare quel che applicano i circuiti di pagamenti) è dell’1,5%.

Non troppo diversi rispetto uno o due anni fa,  sebbene erano aumentate rispetto due anni prima (2010-2013).

Pagare a rate con la carta di credito, una movida in crescita

Quello che invece diventa sempre più usuale è pagare per gli acquisti con la carta di credito a rate, un’operazione molto frequente ad esempio negli USA, ma non in Europa. Tuttavia, secondo l’ultima rilevazione di Assofin-Crif-Prometeia, nel 2014 le erogazioni con le carte revolving rateali o con opzione (saldo o rateale) sono cresciute del 5,3% rispetto al 2013, con un aumento triplicato al +15,7% nel primo trimestre del 2015.

E’ evidente che, vista la perdita di potere d’acquisto delle famiglie che si viene registrando sin dagli ultimi anni, le carte revolving non sono più viste come “pericolose”, ma apprezzate dai consumatori, che hanno la possibilità di scegliere se saldare tutto subito o a rate. Sono le carte a opzione infatti, quelle che consentono di pagare un po’ alla volta, a registrare gli aumenti maggiori: +6.7% le erogazioni nel 2014 e +17.5% tra gennaio e marzo 2015.

Tuttavia, l’analisi della Bocconi sui costi delle carte revolving sottolinea quanto sia necessario fare attenzione all’uso di questo tipo di finanziamento: da un lato perché il rimborso a rate continuativo confonde, e non è facile capire quanto si sta spendendo. Dall’altro i tassi salgono sempre di più.

In effetti, il TAEG (tasso annuo effettivo globale) a luglio si aggira intorno al 19,37%, in aumento rispetto a marzo 2015 (19,05%) e a luglio 2014 (18,91%). La Bocconi ha simulato una spesa di 1.500 euro restituita con rate da 100 euro; con i tassi attuali, si pagheranno 1.681 euro, con un costo effettivo di 181 euro, dunque, mentre era di 178 a marzo e di 177  a luglio 2014.

Se siete alla ricerca di un finanziamento, vi consigliamo di consultare le attuali proposte delle banche con l’aiuto del comparatore di SosTariffe.it: i tassi previsti da molti finanziamenti sono più bassi rispetto alle carte revolving.

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