Il canone Rai 2016 si pagherà in bolletta. Dopo il tentativo non riuscito di un anno fa solo perché la proposta era arrivata troppo tardi per renderla effettiva, Matteo Renzi ce l’ha fatta a infilare la tassa all’interno del conto per la fornitura elettrica.
E’ ancora necessario in un periodo come quello attuale in cui i contenuti televisivi sono sempre più personalizzati pagare il canone? Questa è la domanda che ormai da tempo periodicamente torna nella mente degli italiani, ma nessuno ha ancora preso la coraggiosa decisione di eliminarla in modo definitivo. Gli utenti, infatti, ora possono scegliere in maniera libera di aderire alle proposte delle due pay TV, Sky e Mediaset Premium, ma allo stesso tempo anche di fruire di quello che si preferisce dove e quando si vuole grazie alla TV in streaming (dal 22 ottobre in Italia si può anche contare su Netflix).
Chi sceglierà la tv streaming e proverrà a disfarsene del televisore, non sarà tenuto a pagare il canone Rai.
Canone Rai in bolletta luce: come funziona?
A partire dal 1° gennaio 2016, il canone televisivo verrebbe pagato in bolletta elettrica. In particolare, secondo la Legge Stabilità 2016 si pagherà un importo di quasi 100 euro all’anno, in una rata unica con la prima fattura dell’anno; dal 2017 l’importo sarebbe di 95 euro annui e verrebbe saldato in sei rate bimestrali.
Il nuovo canone Rai verrà corrisposto soltanto dai titolari dei contratti domestici e sarà destinato soltanto ai residenti, quindi proprietari di prima casa o anche chi è in affitto e abbia trasferito la residenza uscendo dallo stato di famiglia dei genitori. Si potrà chiedere l’esenzione del pagamento del canone televisivo attraverso autocertificazione da presentare all’Agenzia delle Entrate, purché non si sia in possesso di un apparecchio televisivo.
Inizialmente si era parlato di un canone televisivo spettante non solo a chi possiede un televisore ma anche una connessione ADSL casa. Apparentemente, l’unico requisito per avere l’obbligo del pagamento del tributo è il possesso di un televisore, e non altri device quali smartphone, tablet o PC.
L’ha rassicurato il sottosegretario Antonello Giacomelli a Mattino 24: «Rimane l’impianto della normativa in vigore. È il possesso di un televisore il requisito per il pagamento del canone, non degli altri device. Nella norma abbiamo solo aggiunto una presunzione del possesso del televisore che è il contratto di fornitura elettrica».
Ancora si attendono ulteriori novità da parte del Governo per quanto riguarda la strumentalizzazione del Canone Rai in bolletta luce.
Il no deciso delle aziende
La proposta di Renzi e del suo governo non è piaciuta alle società elettriche, pubbliche e private, così come era accaduto un anno fa. A spiegare la posizione in maniera chiara è stato Chicco Testa, presidente di Assoelettrica: “Mettere il canone Rai in bolletta resta un gran pasticcio, restiamo contrari. In questo modo il consumatore non saprebbe infatti più cosa sta pagando e noi non riusciremo più a fare il nostro mestiere. E’ un errore considerare che chi è titolare di un contratto elettrico possieda anche una TV e viceversa”.
Da non trascurare anche la situazione che coinvolge uffici ed esercizi commerciali: qui, infatti, ovviamente arriva la corrente elettrica, ma non tutti sono dotati di una televisione e sono quindi in dovere anche di versare anche il canone Rai. La bolletta elettrica, infatti, già attualmente presenta il 50% di voci che non risultano essere direttamente legate alla fornitura e non sarebbe corretto addossare sugli utenti un ulteriore costo che non ha niente a che vedere con il servizio richiesto.
Il rischio concreto quindi è che i conti nel nuovo anno possano aumentare, anche se grazie al mercato libero è già possibile sin da ora risparmiare. Per maggiori informazioni puoi cliccare sul bottone verde qui sotto e visionare le offerte proposte dai vari operatori:
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