Bonus TV 100 euro: come ottenere il contributo per la rottamazione TV 2021

Il bonus TV 2021 potrebbe essere integrato da un nuovo bonus per la rottamazione del vecchio televisore, diverso rispetto a quello previsto nel 2020, quando si poteva ricevere uno sconto per l'acquisto di un apparecchio di nuova generazione, se in possesso di determinati requisiti. Vediamo di seguito quali sono le proposte nell’aria e le novità che potrebbero rivoluzionare la situazione attuale. 

Bonus TV 100 euro: come ottenere il contributo per la rottamazione TV 2021

Nel 2020 era stato introdotto un bonus TV del valore di 50 euro riservato ai nuclei familiari con un ISEE inferiore ai 20.000 euro all’anno: tale sconto potrà essere utilizzato fino al 31 dicembre 2021 per l’acquisto di un nuovo televisore dvb-t2. 

Il decreto attuativo della legge di Bilancio 2021 potrebbe portare all’introduzione di un nuovo incentivo – il cosiddetto bonus rottamazione TV – il quale non dovrebbe prevedere limiti ISEE e si dovrebbe basare sulla consegna del vecchio televisore

Com’è noto, dal 1° settembre 2021 sarà obbligatorio adeguarsi al nuovo standard Mpeg-4 per le trasmissioni TV, mentre entro il 30 giugno del 2022 tutte le emittenti dovranno passare al nuovo digitale terrestre, ovvero il dvb-t2 Hevc – attualmente è in vigore il dvb-t1.

Questo cambiamento permetterà di ottenere maggiore qualità nella visione dei programmi TV, che non si potranno più vedere nel caso in cui si disponga ancora di un apparecchio di vecchia generazione. 

Secondo uno studio di Fondazione Ugo Bordoni intitolato “Diffusione degli Apparati TV in Italia e scenari evolutivi”, in Italia:

  • il 74,5% delle famiglie possiede un televisore abilitato alla decodifica  Mpeg-4;
  • soltanto il 17,9%, invece, dispone di apparecchi che siano in grado di ricevere le trasmissioni dvb-t2.

Come verificare la propria TV è compatibile con il nuovo digitale terrestre

Per capire se si rientra tra le famiglie che dovranno necessariamente cambiare il proprio televisore, non sarà necessario dover sfogliare la scheda tecnica. Nella pratica sarà sufficiente collegarsi al canale 200 Mediaset, o al canale 100 Rai

Il televisore è compatibile se apparirà la scritta “Test HEVC Main10”, altrimenti si vedrà la dicitura “canale non disponibile”. Nell’ipotesi in cui non dovesse apparire alcun messaggio, si dovranno risintonizzare tutti i programmi. 

Se dopo la risintonizzazione dei canali o della numerazione lo schermo rimarrà nero, allora il televisore che si ha in casa non è compatibile con il nuovo standard richiesto dalla legge. 

Nel caso di incompatibilità, il bonus TV permetterà:

  • da un lato di comprare una TV compatibile con il nuovo standard del digitale terrestre;
  • dall’altro che sia adatta anche alla codifica Hevc.

Come ottenere il bonus TV 

Abbiamo detto che in questo momento il bonus TV è valido soltanto per le famiglie che hanno un ISEE inferiore ai 20.000 euro. Per questo motivo è molto importante dimostrare di essere in possesso di tale requisito. 

Ci si dovrà, praticamente, recare in un negozio che venda televisori entro settembre 2021 presentando un’autocertificazione nella quale si attesti il proprio reddito ISEE. Tale autocertificazione è disponibile sia sul sito del Mise sia presso i rivenditori di TV che accettano il bonus. 

Scendendo maggiormente nel dettaglio:

  • ogni famiglia potrà utilizzare un solo bonus TV indipendentemente dal numero di televisori presenti in casa;
  • la TV potrà essere comprata online, ma solo nel caso in cui i negozi online dispongano della possibilità di inserire la firma digitale;
  • si potrà eventualmente scegliere di comprare il prodotto online e poi ritirarlo dal vivo, presso lo store fisico. 

Acquistare una nuova TV compatibile o un decoder

La scelta del nuovo televisore dovrà essere orientata su quei dispositivi che supportano il nuovo digitale terrestre, ovvero dvb-t2 con codifica hevc main 10, che è la più evoluta. In alternativa, sarà anche possibile acquistare solo un decoder

Di solito sui volantini e in negozio è presente la dicitura “compatibile con il bonus TV” che aiuta ad avere la certezza di acquistare un modello perfettamente adatto alla transizione obbligatoria in arrivo. 

Lo sconto di 50 euro viene applicato direttamente nel momento in cui si paga, mentre chi è interessato a rottamare un modello di TV acquistato prima del 16 dicembre 2018 potrà attendere il nuovo bonus rottamazione TV da 100 euro senza limiti di ISEE che dovrebbe arrivare con il decreto attuativo della nuova legge di Bilancio. 

Nel momento in cui si sceglierà un nuovo modello di televisore o di decoder bisogna comunque stare attenti al fatto che dovrà essere compatibile non solo con la tecnologia dvb-t2, ma anche con la codifica Hevc, la quale, rispetto a quella Mpeg-4, è n grado di trasportare un numero maggiore di programmi su un solo canale – si parla di 40 in definizione standard e di almeno 15 in HD. 

Nella scelta del nuovo decoder ci si potrà praticamente sbizzarrire: si va, infatti, dai modelli che hanno un costo compreso tra i 25 e i 30 euro, che sarebbero del tutto gratuiti con l’utilizzo del bonus TV, a quelli più avanzati e di ultimissima generazione. 

Questi ultimi sono dispositivi che oltre al digitale terrestre dvb-t2 integrano anche quello satellitare, ma anche:

  • un hard disk;
  • un registratore;
  • la possibilità di leggere file mkv, avi, mp4 e di supportare i 4K.

Qual è l’obiettivo della nuova trasformazione tecnologica

Il passaggio al nuovo standard TV, che dovrà essere definitivo su tutto il Paese entro il 30 giugno 2022, è dovuto alla necessità di ridurre le frequenze in banda Uhf riservate al Dtt legata a sua volta al fatto che la banda 700 MHz, ovvero i canali che vanno dal 49 al 60, è stata ceduta alla telefonia mobile. 

In questo modo:

  • la banda Dtt avrà 12 canali in meno rispetto a quelli attualmente utilizzati in banda Uhf;
  • le risorse disponibili in banda Uhf saranno ridotte di almeno il 30%, anche se, per i vincoli che sono stati imposti dal coordinamento internazionale delle frequenze, la riduzione reale sarà pari al 65%. 

Nella pratica, la riduzione delle frequenze ha avuto un impatto notevole sul settore radiotelevisivo: la nuova tecnologia dvb-t2 è stata introdotta proprio per far fronte alla disponibilità di un numero minore di frequenze. Così facendo sarà possibile migliorare l’efficienza delle trasmissioni TV, riuscendo a trasmettere più programmi su un solo canale televisivo e con una qualità più elevata. 

Una legge poco chiara 

Nonostante il bonus TV sia ormai in vigore da diverso tempo e sono già diversi gli utenti che hanno usufruito di tale risorsa, la legge non è stata sufficientemente chiara in merito all’adozione obbligatoria della codifica Hevc, in quanto ha citato soltanto degli standard tecnologicamente più avanzati. 

Non è stato dunque esplicitato un obbligo nell’utilizzo dell’Hevc così come è invece avvenuto per l’obbligo di mettere in vendita soltanto televisori e decoder con standard dvd-t2: non c’è dunque da stupirsi se, alla data del 30 giugno 2022, molte famiglie non avranno ancora provveduto con l’acquisto di un nuovo dispositivo conforme alle regole stabilite. 

Prendendo in considerazione i dati pubblicati dal Mise e relativi al mese di marzo 2020:

  • a febbraio 2020 soltanto il 42,4% delle famiglie italiane aveva un televisore dvb-t2;
  • le stime elaborate per il mese di settembre 2021 hanno invece previsto che per quella data soltanto il 27,1% non si sarà ancora attrezzato con l’acquisto di un nuovo dispositivo. 

Ad ogni modo, al momento resta chiaro il fatto che il bonus TV da 50 euro è riservato soltanto alle famiglie meno abbienti, mentre per il nuovo bonus rottamazione TV da 100 euro senza limiti ISEE bisognerà attendere le approvazioni future. 

La roadmap della transizione

Di certo, in questo momento, rimane anche la roadmap relativa alla transizione che dovrà portare allo spegnimento definitivo dal digitale terrestre della banda da 700 Mhz e che avrà come mese di partenza settembre 2021. 

In particolare, sono state stabilite 4 aree geografiche nel processo di transizione:

  • tra settembre e dicembre 2021 i canali che vanno dal 49 al 60 saranno cancellati nelle Regioni Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia tranne la provincia di Mantova e le province di Piacenza, Trento e Bolzano, ovvero la cosiddetta area 2;
  • nei mesi  compresi tra gennaio e marzo 2022 toccherà all’area 3, ovvero a Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, tranne la provincia di Piacenza e la provincia di Mantova;
  • nel primo trimestre del 2022 sarà anche il turno dell’area 1, che comprende le Regioni Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Campania e Sardegna;
  • nei mesi compresi tra aprile e giugno 2022 ci sarà infine il passaggio definitivo, con la transizione nelle Regioni collocate in area 4, ovvero Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata; Abruzzo, Molise e Marche.

Non resta che tenere a mente le date da rispettare previste nella propria Regione di residenza e procedere con la scelta di un dispositivo conforme ai nuovi standard.