Bonus riparazione auto: tutto sui 500 euro per la manutenzione dell'auto

Un nuovo incentivo per gli automobilisti, la proposta è di creare un bonus da 500 euro. Questo incentivo è destinato a riparazioni e alle operazioni di manutenzione dei veicoli per quei cittadini che non possono acquistare un'auto nuova. Il bonus sarà riconosciuto sotto forma di detrazione fiscale, ecco cosa si sa finora di questo contributo

Bonus riparazione auto: tutto sui 500 euro per la manutenzione dell'auto

L’Osservatorio Autopromotec ha registrato un aumento nella spesa sostenuta ogni anno dagli italiani per manutenzione e riparazione delle auto. La ricerca della struttura di analisi del mercato dell’auto ha calcolato che nel 2019 la cifra delle spese per questo tipo di operazioni ha superato i 33,4 miliardi di euro.

Rispetto all’anno precedente c’è stato un incremento del 4,1%, nel 2018 infatti la spese per riparazioni è stata di poco superiore ai 32 miliardi di euro. È dal 2014 che questa voce di costo per gli automobilisti continua a crescere, 6 anni fa la spesa ammontava a 27 miliardi di euro.

Aumentano i costi per riparazioni e officina

Secondo gli esperti dell’Osservatorio l’incremento è dovuto a tre fattori: costo dei servizi di assistenza, parco autovetture e numero di interventi in officina. Ciascuno di questi elementi ha subito un incremento.

I prezzi dei servizi di assistenza per le vetture sono aumentati dell’1,4% in un anno. Questa percentuale è stata calcolata facendo la media degli indici Istat dei prezzi di manutenzione e riparazione, oltre che di quelli per pezzi di ricambio e di altri accessori. Sono stati conteggiati in questo calcolo anche i soldi spesi per l’acquisto di pneumatici e lubrificanti.

Le autovetture in circolazione tra il 2018 e il 2019 sono state l’1,4%, il numero assoluto di macchine in più è stato di 39.545.232 unità. Un altro fattore che ha contribuito in modo rilevante all’aumento nelle spese per riparazioni e manutenzione è stata la quantità di interventi richiesti alle officine. In questo caso l’incremento registrato è stato del +1,2%.

Cos’è il bonus da 500 euro e come funziona

Lo stesso Osservatorio  Autopromotec, dopo la pubblicazione di questi dati, ha rivolto un appello alle istituzioni chiedendo di creare un bonus da 500 euro. Questa indennità nelle intenzioni del promotore servirebbe a supportare i cittadini in difficoltà nell’affrontare le spese per riparazioni e manutenzione dei veicoli o che non possano cambiare la propria auto.

Mantenere la propria vettura efficiente e provvedere per tempo alle operazioni di manutenzione ordinaria sono azioni che contribuiscono a ridurre le emissioni inquinanti delle auto. Far controllare la vettura con regolarità e far cambiare i pezzi non appena i problemi insorgono è anche un elemento che contribuisce alla sicurezza stradale, sia per sé che per gli altri.

Anche se il Governo ha previsto degli incentivi interessanti per l’acquisto di auto elettriche o ibride, non tutti possono permettersi una spesa del genere. Per alcuni l’importante è mantenere la propria auto in buono stato in modo da poterla utilizzare per le esigenze quotidiane.

In Italia peraltro l’età media delle vetture in circolazione è piuttosto elevato rispetto al resto d’Europa. Nel nostro Paese le auto la flotta auto ha in media 11,3 anni, in Lussemburgo invece appena 6,4 anni.

Secondo la proposta dell’Osservatorio il bonus sarebbe riconosciuto come una detrazione sulla dichiarazione dei redditi. Se l’idea dell’Autopromotec sarà accolta, nel 2022 sarà possibile ottenere questo contributo. Il tetto massimo del rimborso sarà di 500 euro per auto e pari al 50% della spesa sostenuta per manutenzione e operazioni di riparazione.

L’incentivo potrebbe anche avere un altro risvolto positivo per i cittadini. Per ottener il bonus gli automobilisti dovranno portare la documentazione fiscale come prova delle spese sostenute. I clienti saranno quindi spinti a richiedere fatture o altre ricevute di pagamenti tracciabili. Il bonus potrebbe quindi rivelarsi un’arma per la lotta all’evasione fiscale.

Il Bonus Mobilità, fino a 1.500 a chi rottama l’auto

Il Governo ha già previsto nella Manovra di bilancio un bonus mobilità per le auto. L’incentivo però è destinato a chi rottama veicoli inquinanti (auto Euro 3, motocicli Euro 2 o Euro 3). Il contributo previsto potrà avere un valore fino a 1.500 euro per le vetture e di 500 euro per i motorini.

Non è un bonus aperto a tutti i cittadini, potranno farne domanda solo coloro che risiedono in una delle città metropolitane di Lazio, Liguria, Lombardia, Molise, Piemonte, Sicilia, Toscana e Veneto.

I fondi a disposizione per questo progetto green sono 255 milioni di euro suddivisi su tre anni. Secondo le intenzioni del Governo infatti i primi 5 milioni sono stati destinati alle rottamazioni 2019, altri 125 milioni sono stati stanziati per il 2020 e altrettanti ne saranno destinati per il 2021.

Unico vincolo posto ai cittadini è di non acquistare un’auto classificata come inquinante nei 2 anni successivi la richiesta di bonus. Se dovesse verificarsi questa situazione l’utente sarà costretto a rimborsare lo Stato.

Abbonamenti per autobus e mezzi pubblici

La rottamazione e l’incentivo proposto dal Governo non sono però destinati a chi ha intenzione di cambiare auto e moto, anche se con modelli più ecologici. Per gli utenti delle città metropolitane che richiedono il bonus mobilità il contributo di 1.500 euro (o di 500 euro per i motocicli) non sarà versato sui conti correnti o riconosciuto come detrazione fiscale.

Il bonus in questione sarà fornito con un vincolo di spesa, chi riceve il contributo potrà spenderlo solo per acquistare abbonamenti del trasporto pubblico urbano e regionale o bici a pedalata assistita, oppure per servizi di trasporto condiviso (car o bike sharing).

L’incentivo per cambiare auto e moto

Anche nel Decreto Agosto è stato previsto un bonus auto e moto per svecchiare il parco auto circolante in Italia. Questo contributo è destinato a chi rottama un’auto inquinante e ne acquista una con emissioni di CO2 inferiori a 60 g/km.

Il bonus potrà essere richiesto da chi compra o immatricola una vettura M1, questa sigla identifica i modelli a 4 ruote e con massimo 8 posti. I requisiti necessari ad ottenere il contributo sono che l’auto sia nuova, abbia emissioni di CO2 non superiori a 60 g/km, non costi più di 50 mila euro e sia acquistata e immatricolata in Italia tra Marzo 2019 e Dicembre 2021.

Rientrano nei modelli contemplati per la richiesta anche le auto Euro 6, in questo caso è richiesto che le emissioni siano comprese tra 61 e 110 g/km e il costo di listino delle vetture dovrà essere inferiore a 40 mila euro.

Gli incentivi vengono applicati anche per ciclomotori e motocicli acquistati e immatricolati in Italia, appartenenti alla categoria L. I veicoli dovranno essere:

  • nuovi di fabbrica
  • elettrici o ibridi
  • acquistati e immatricolati in Italia nel 2020

Perché si possa ricevere il bonus mobilità rottamando la propria auto o il motociclo è necessario essere proprietari della vettura da almeno 12 mesi.

A quanto ammonta il contributo di Agosto

Il valore del bonus potrà variare da un massimo di 2 mila euro ad  un minimo di 1.500 euro per chi rottama la propria auto. Gli scaglioni dell’incentivo dipenderanno dalle emissioni della vettura:

  • per valori compresi tra 0-60 g/km – 2.000 euro
  • tra 61-90 g/km – 1.750 euro
  • tra 91-110 g/km – 1.500 euro

Il contributo sarà riconosciuto anche a chi acquista un’auto nuova senza rottamazione. In questo caso i contributi destinati saranno:

  • emissioni tra 0-60 g/km – 1.000 euro
  • tra 61-90 g/km – 1.000 euro
  • tra 91-110 g/km – 750 euro

In aumento le polizze auto

Per gli automobilisti comunque le spese legate alla propria vettura continuano a crescere. Non solo manutenzione e riparazioni, ma anche le polizze si fanno sempre più costose. L’ultimo Osservatorio stilato da SosTariffe.it ha registrato le differenze di prezzo delle polizze auto, sia di quelle obbligatorie che delle garanzie accessorie.

L’assicurazione auto ha subito un incremento dei costi del 6% nell’ultimo anno, un aumento che in valore assoluto è stato calcolato essere pari a 33 euro.

L’indagine del sito si basa sui dati raccolti dai preventivi dell’rc auto effettuati con il comparatore di SosTariffe.it. L’analisi non si è limitata solo alle polizze di responsabilità civile (l’unica polizza la cui stipula è obbligatoria per legge), ma ha preso in esame anche le garanzie accessorie.

La polizze accessorie sono quelle coperture opzionali che coprono eventuali sinistri, le chiamate al soccorso stradale, danni per tentativi di furto e incendio, la rottura dei cristalli o gli eventi catastrofici. La garanzia opzionale più completa e costosa è la Kasko, si tratta di una polizza che copre l’assicurato anche nei casi in cui sia stato il conducente a provocare l’incidente.

Tra il 2018 e il 2019 è stato registrato un aumento nella spesa sostenuta dagli utenti per assicurare la propria vettura. Il costo dell’rc auto è cresciuto del +6%, se nel 2018 infatti la polizza in media costava 556 euro nel 2019 ha raggiunto i 589 euro.

Sono stati registrati aumenti per le coperture da Soccorso stradale (+25%), quelle Furto e Incendio (+23%) e Cristalli (+20%). Un rincaro più contenuto lo hanno avuto anche le garanzie per Infortuni (+16%) e quelle per Eventi naturali (+13%).

Come risparmiare con le migliori rc auto

In attesa di conoscere il destino di questo nuovo bonus riparazioni  può essere utile conoscere le condizioni delle polizze rc auto più convenienti. Avere una panoramica delle condizioni e dei costi proposti dalle diverse assicurazioni può aiutarvi a risparmiare qualcosa sul costo della polizza o a proteggere meglio la vettura.

Con il comparatore di SosTariffe.it sarà possibile confrontare gratuitamente le diverse polizze auto delle principali compagnie assicurative online e ottenere un preventivo in pochi minuti.

Risparmia sulla polizza auto »